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Trascrizione
00:00Proteggere i cetacei e tartarughe marine che sono presenti nell'Adriatico.
00:09Questo è stato l'obiettivo di NETCET, progetto internazionale finanziato dall'Unione Europea
00:13che tra il 2012 e il 2016 ha riunito 12 partner e 5 paesi che si affacciano sull'Adriatico.
00:19Tra le variazioni messe in campo e ancora in essere dopo 10 anni,
00:22il progetto ha permesso la nascita di un centro di primo soccorso per tartarughe marine
00:26realizzato all'interno del centro Morosini al Lido di Venezia,
00:29tra Malamocco e gli Alberoni, una zona strategica tra mare e laguna,
00:33facilmente raggiungibile via terra e via acqua.
00:35Qui gli esemplari vengono accolti da personale specializzato, monitorati,
00:39visitati da un veterinario e se necessario trasferiti in altri centri.
00:43La proprietà è del Comune di Venezia ed è gestito dal Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue
00:47che ha avuto un ruolo centrale nella statura del progetto nella consulenza e pianificazione scientifica.
00:52Il centro lavora in stretta collaborazione con il coordinamento tra i tartarughe marine del litorale Veneto
00:56e l'obiettivo di NETCET e il Museo di Storia Naturale di Venezia
00:59è portare più conoscenza, più strumenti, più consapevolezza per difendere la biodiversità del nostro mare,
01:04oltre a progetti di comunicazione e diffusione di buone pratiche.
01:08Tra queste, ecco le linee guida da seguire nel caso di rinvenimento di tartarughe.
01:11La cosa da fare è chiamare immediatamente la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera,
01:16che è l'ente competente a livello nazionale per questi animali,
01:20che ricordiamo sono specie protette, per cui non si possono toccare senza autorizzazione.
01:26Quindi anche i volontari, anche la buona intenzione, va fatta con granosalis,
01:31quindi chiamare la Guardia Costiera, farsi dare indicazioni.
01:33Tenere l'animale all'ombra, se c'è sole, metterci sopra uno straccio bagnato,
01:38quindi tenerlo all'ombra, tenerlo idratato.
01:40Non tentare di togliere i balani, come purtroppo si vede moltissimo nei social fare.
01:45Non si deve fare, né col coltello, né con le unghie, né con niente,
01:48perché si feriscono gli animali che stanno già male e così possono avere infezioni.
01:55Una volta soccorse, le tartarughe vengono portate nel centro e curate.
01:58L'animale viene messo in acqua dolce, così si riidrata, perché spesso sono disidratati,
02:04anche se stanno in acqua perché hanno bisogno di acqua dolce,
02:07e se è molto che non mangiano, non bevono anche.
02:11Stando in acqua dolce, i balani muoiono e si staccano da sole in pochi giorni.
02:15Poi l'animale viene gradualmente riportato in acqua salata.
02:19Oltre che di soccorso agli animali in difficoltà,
02:20il centro veneziano è anche un luogo di ricerca e di studio,
02:23che monitora i flussi migratori e si prende cura della biodiversità su scala più ampia.
02:27L'importante è riuscire a capire esattamente qual è il percorso
02:32e fare in modo o implementare delle misure di conservazione
02:36che possano influenzare gli animali su tutto il loro percorso vitale, ovviamente.
02:41Quindi durante la migrazione, in particolare legati alla pesca,
02:46ma anche all'inquinamento,
02:47a tutti quei fattori che possono minare la loro salute durante il movimento.
02:53Quindi non solo proteggiamo i nidi e non solo le proteggiamo
02:56quando le troviamo spiaggiate qui mentre mangiano.
03:00Forse un'altra delle cose che questo centro ci racconta
03:02è che l'impegno per la salvaguarda degli ambienti naturali e degli ecosistemi
03:05riguarda tutti noi, non solo certi luoghi esotici o lontani,
03:09è parte della nostra realtà di ogni giorno
03:11e forse dovremmo acquisirne più consapevolezza.

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