Milano ha ballato al ritmo del K-pop. L’Ippodromo Snai La Maura è stato il palcoscenico del primo attesissimo concerto italiano delle Blackpink, il gruppo sudcoreano che ha fatto il suo debutto nel nostro Paese con il Deadline World Tour. Più di 50mila spettatori, fan da tutta Europa, celebrità dello spettacolo e perfino Giorgia Meloni, presente per accompagnare la figlia Ginevra, si sono ritrovati sotto il palco del quartetto femminile più potente del pop globale. Nascosta in un’area vip, con camicia rosa e pantaloni neri – gli stessi colori simbolici della band –, la premier ha assistito allo show insieme all’ambasciatore coreano. Una presenza che dice molto su quanto le Blackpink siano ormai ben più di un fenomeno musicale: sono uno simbolo culturale e generazionale.
[idgallery id="2422288" title="Stile coreano: 15 outfit Street Style delle icone k-pop da copiare"] Chi sono le Blackpink Jisoo, Jennie, Rosé e Lisa formano le Blackpink, nate nel 2016 sotto l’egida della YG Entertainment, una delle agenzie più influenti del pop coreano. In pochi anni sono diventate icone planetarie, con oltre 40 miliardi di stream, un tour mondiale da record e milioni di fan che seguono ogni loro passo tra musica, moda e social media. Paragonabili per impatto mediatico ai BTS, sono interpreti di una nuova idea di popstar: parlano tre lingue, vivono tra Seoul, Parigi e Los Angeles, e rappresentano brand come Chanel, Dior, Saint Laurent, Celine.
La loro estetica è curatissima, la presenza scenica formidabile e il messaggio – che unisce femminilità forte e inclusività globale – arriva dritto a una generazione fluida e interconnessa. Time le ha inserite tra le 100 persone più influenti del mondo, mentre Forbes le definisce «un brand pop totale», capace di unire numeri da capogiro a un’identità culturale precisa e fortemente aspirazionale.
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[idarticle id="2422208,2463326" title="Effetto k-pop: 5 must-have dello stile coreano da copiare alle star e icone d'oltreoceano,4 libri da leggere sull'Asia e il K-pop"] Blackpink a Milano: uno show esplosivo tra disciplina e spettacolo Alle 20:30 in punto, le luci si abbassano e le urla salgono. Le Blackpink appaiono sul palco e, da quel momento, è pura energia: fuochi d’artificio, coreografie perfette, visual spettacolari e voci impeccabili per uno show di oltre due ore. Le quattro si alternano in momenti solisti, ringraziano la band e scherzano con il pubblico milanese: «Com’è tutta questa energia? È la pasta? È la pizza?», fino a concludere con un affettuoso «Bellissime» rivolto alla folla, accompagnato da un arcobaleno finale di fuochi.
Dietro ogni movimento si intravede la formazione durissima affrontata in giovanissima età sotto il sistema dei “trainee”, una sorta di accademia pop ad altissima competizione che le ha trasformate in superstar mondiali. È anche grazie a questa disciplina che oggi dominano le classifiche, conquistano i brand e infiammano le folle. E Milano, per una notte, è stata il centro perfetto di questo universo pop globale.
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[idarticle id="2131706" title="Gucci Cruise 2024, da Seoul alla conquista della Gen Z. A ritmo K-pop"] I giovanissimi fan del K-pop L’effetto Blackpink ha travolto Milano ben prima del concerto. I fan – i cosiddetti "Blink" – hanno organizzato l’attesa come un grande rito collettivo, tra fan action coordinate, cene coreane, bandiere da firmare e prove di coreografie nei giorni precedenti. Il dato parla chiaro: il 37% del pubblico arrivava dall’estero, a conferma della portata internazionale dell’evento.
L’età media resta bassa, ma la partecipazione è trasversale, con famiglie intere, giovani adulti e appassionati di tutte le età. Non è un caso che tra il pubblico siano stati avvistati anche personaggi noti come Michelle Hunziker, presente con le figlie Sole e Celeste, e Boosta dei Subsonica. Una dimostrazione del fatto che il K-pop, lontano dall’essere una moda passeggera per teenager, è ormai parte integrante dell’immaginario culturale contemporaneo.
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