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A presentarlo a Carlo Verdone fu Sergio Leone che lo aveva conosciuto tramite Rick Battaglia. Sergio gli disse: «Fallo lavorare se puoi, è un personaggio incredibile». La bella faccia scanzonata, i modi di fare e di dire di Angelo colpirono immediatamente Carlo, e così lo scelse per interpretare il famoso ruolo del playboy Manuel Fantoni. Dopo averlo ingaggiato e averne parlato agli sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi, Verdone scrisse personalmente la sua parte. In ogni modo Angelo Infanti interpretava perfettamentequel "figlio di puttana" che coincideva alla perfezione con la canzone degli Stadi: un seduttore senza requie, né desiderio di pacificazione che sullo schermo salvava e concupiva Magda la moglie dell'ossessionante "Furio". In questo breve video, una delle ultime interviste a Angelo, realizzata a Verona nel 2008 due anni prima che se ne andasse ...
Trascrizione
00:00Al giorno infatti lo incontrai un giorno a casa di Sergio Leone a pranzo, una gran bella
00:15faccia, però era spiritoso, era un po' insolente, era divertente, era cacerone, allora pensavo
00:25che lui poteva fare benissimo il ruolo di quello che porta via Magda a furio.
00:33Quel film, il primo film che ho fatto con Carlo è stato una benedizione perché era
00:40tanto tempo che non lavoravo divertendomi come è successo con Carlo, io vorrei che tutti
00:50i film fossero gelati da Carlo perché tutti quelli che mi offrono, io lavorerei sempre
00:58con lui perché distende i nervi, si diverte lui, si diverte la truppe, si diverte l'attore,
01:09poi ti aiuta anche nella gestualità, se tu inventi una cosa lui te la seconda se gli piace.
01:20Se a qualcuno veniva un'idea, una gag o una cosa improvvisa così, Carlo l'accettava
01:31volentieri e non è poco.
01:34Lo spazacchiamo nella macchina sollecitandogli la vescica, andiamo, forza, dai, muoviti.
01:37Quando capita un furio in casa cessa la vita proprio.
01:49Io ho conosciuto qualcuno così e le mogli sono tutte scappate.
01:54Ma perché non mette a letto i bambini e viene a cena con me?
01:58No.
02:00Conosco un ristorantino, da queste parti niente male, e poi vorrei raccontarle la storia
02:03della mia vita, è molto interessante, sa, è tre continenti.
02:06No, guardi, non mi interessa.
02:09Come non le interessa?
02:10Almeno scendiamo giù al bar a prendere un drink.
02:12Vieni.
02:13No.
02:13Poi c'era per esempio il custode del cimitero, quello con gli occhi proprio storchi, lui
02:21si era messo in testa che era il mio maggior dono, era una cosa che faceva ridere tutti
02:28i matti, insomma, Carlo si faceva delle risate, anche Sergio, e allora l'ha preso per fare
02:36il guardiano del cimitero.
02:40C'è poco da ridere.
02:43L'Aul porterà via Magda, però non credo che abbia intenzione di rimanerci per tutta
02:54la vita.
02:55Un'avventura, una cosa che sembra un'idea che si era messa in testa e l'ha portata a
02:59termine.
03:00Quindi la durata si può calcolare in una settimana, ecco, il tempo che lui diventi
03:09ancora più passo.
03:13Il rapporto con Sergio Leone è nato tramite un mio amico carissimo, si chiama Rick Battaglia,
03:34lui era molto amico di Sergio Leone e ha cominciato da ragazzo a portarmi, insomma, lì
03:42dice andiamo a Natale, lo facciamo a casa di Sergio Leone.
03:45Dico, ma chi è il suo Sergio Leone?
03:47Ne aveva fatto pochissimo ancora.
03:50Dice un amico, è un amico e basta, dai.
03:54E così ci davamo appuntamento ogni Natale a casa sua, poi ci vedevamo durante l'anno
04:00naturalmente, però era fisso il Natale in casa Leone.
04:04a Carlo, per esempio, piaceva molto, rideva molto quando io lo guardavo, sì, in scena,
04:24e gli facevo questo gesto ambiguo, lo fissavo, ma solo che io glielo facevo anche fuori scena
04:37e lui si deve ancora di più.
04:40Te lo rifaccio, Carlo.
04:41E' stato un grandissimo attore.
04:51Signora, la voglio un'altra telefono!
04:54C'è suo marito!

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