Omicidio colposo, è il reato con cui è stato iscritto nel registro degli indagati il padre di Riccardo Boni, il 17enne morto sepolto in una buca da lui scavata sulla spiaggia di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.
I pm di Civitavecchia, che per competenza territoriale indagano su quanto avvenuto il 10 luglio, hanno proceduto come atto dovuto all'iscrizione nel fascicolo per una fattispecie - l'omicidio colposo appunto - che assorbe anche i reati omissivi, come la mancata custodia del minore, che per legge spetta ai genitori. La formalizzazione dell'accusa è però sostanzialmente legata ad una serie di attività che l'ufficio giudiziario dovrà, come da prassi, disporre, a cominciare dall'autopsia sul corpo del ragazzo. L'esame autoptico servirà a fornire elementi di chiarezza sui tempi del decesso. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dal Procuratore Alberto Liguori, Riccardo era appena arrivato in quel campeggio di Montalto di Castro, dove doveva passare un mese insieme alla famiglia, ma dove invece, per un tragico gioco, ha trovato la morte.
Nel primo pomeriggio di giovedì si è allontanato dai genitori per andare a giocare con i fratellini di 5 e 8 anni. La madre intenta a lavare i piatti, il padre si era concesso un po' di riposo su una sdraio. Una giornata di relax che però si è trasformata in tragedia: Riccardo è rimasto sepolto sotto chili di sabbia di una buca di oltre un metro e mezzo scavata, nel corso del pomeriggio, a poca distanza dal mare.