Una piazza che ci crede ancora, dopo 4 anni. Piazza Poggi strapiena, in festa, tra colori, gioia e rabbia, striscioni per Gaza, una Guernica palestinese dipinta sul muro: sono alcune migliaia le persone accorse in riva all’Arno per sostenere ancora una volta la battaglia della Gkn nell’anniversario – 4 anni fa – del licenziamento collettivo dei 422 della fabbrica di Campi Bisenzio divenuti un simbolo a livello nazionale di resistenza alla crisi industriale. E che da 4 anni portano avanti un presidio permanente al cui cuore c’è la speranza di una riconversione, anche ecologica, dello stabilimento. Speranza che permane – almeno stando ai sorrisi e alle parole della piazza – nonostante i tanti segnali contrari che potrebbero soffocarla. Un lungo gioioso concerto ha accompagnato la folla accorsa in gran numero. Tra incitamenti e comizi, qualche frecciatina del mattatore Piero Pelù alla Regione Toscana affinché “faccia davvero quello che promette e non solo perché siamo in campagna elettorale” e la forza trainante della Bandabardò che ha fatto saltare ed esultare sulle note di Manifesto tre generazioni riunite sotto il palco.