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ROMA (ITALPRESS) - "Noi trasferiamo conoscenza, sia per stare sui mercati dove già si è presenti, che per andare a esplorarne di nuovi, perché bisogna capire le storie di questi Paesi altrimenti si fanno errori banali e si rischiano diseconomie". Così Giuseppe Scognamiglio, fondatore e CEO di Eastwest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano, dell'agenzia Italpress. "Eastwest è una piattaforma che fa informazione, formazione e assistenza alle imprese affinché possano capire meglio come fare per andare all'estero. Siamo in grado di seguire l'imprenditore e l'azienda sia dal punto di vista strategico che nella gestione dello sviluppo - aggiunge -. La ragione per la quale sono partito da una rivista geopolitica e sono arrivato all'assistenza alle imprese è proprio cercare di diminuire il più possibile il fattore incertezza. Ovviamente non possiamo prevedere tutto in un mondo che è diventato sempre più imprevedibile".

sat/azn

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Primo Piano, rubrica di Italpress
00:16che affronta l'attualità attraverso un'intervista a un protagonista dell'attualità medesima.
00:21Oggi l'argomento non è la politica e i libri che sono un po' i temi dominanti, diciamo
00:27che è qualcosa che ha a che fare con l'economia e la diplomazia, mettiamolo in questo modo,
00:32perché è venuto a trovarci Giuseppe Scognamiglio, fondatore e CEO di East-West, questa è la
00:39carica con cui oggi intervistiamo, tra poco ci spiega cosa è East-West, però esperienza
00:44diplomatica, dove è stato?
00:46Turchia e Argentina, insomma per dieci anni, poi Nazioni Unite me la sono occupato, quindi
00:52spesso a New York, Vienna, Ginevra.
00:54Esatto, presidente fino a poco tempo fa di un circolo importante, qui a Roma è il circolo
00:59degli esteri, insomma anche quello è un altro grado istituzionale importante, però noi
01:04vogliamo sapere innanzitutto che cosa è East-West, io traduco tutte le sigle, tutte le entità,
01:10tutte le associazioni, che cos'è, cosa fa, qual è la sua missione?
01:15Nasce East-West da una rivista geopolitica che mi inventai vent'anni fa, quando dentro
01:20Unicredito volevamo esportare un concetto di Europa positivo in tutta Europa, operazione
01:26diciamo che è ancora faticosa oggi, l'ho trasformata da sette anni, cioè da quando mi
01:33sono messo in proprio, in una piattaforma che fa informazione, formazione, scenario e carriera
01:40internazionale per un migliaio di studenti all'anno che provengono da 50 paesi del mondo
01:45e assistenza alle imprese, diciamo una boutique che fa un'assistenza dedicata a tutte le imprese
01:52che vogliono capire meglio come fare per andare all'estero senza perdere tempo, soldi ed energie.
01:58Ecco, io prima di fare una seconda domanda, qui trattiamo spesso questo argomento qui, sempre
02:02di più, anche nella nostra rubrica economica, che quella è un settimanale, invece di Amital Press
02:07Economy, che è nato diciamo due anni dopo, primo piano, ma se ne parla tanto anche nei talk,
02:12questo tema, questa parola brutta, se ne trova un'altra, internazionalizzazione, però dietro
02:21questa parola c'è un principio che stiamo spiegando da tempo, cioè le nostre aziende
02:24guardano all'estero, qui noi facciamo un programma anche sulla diplomazia da febbraio, gli ambasciatori
02:29dei vari paesi ci raccontano quelli che sono qui, il nostro, in quel paese, import, export,
02:36passaggio di merci, passaggio di uomini, passaggio di idee, passaggio di cultura, allora in un mondo
02:42sempre più interconnesso con le nostre aziende che si internazionalizzano, quanto è importante
02:48una cosa di cui vi parlavo prima, che sembra una cosa astratta, è che è la conoscenza,
02:53fornire conoscenza.
02:55Esatto, io spesso dico questo, noi quando ci chiedono cosa fate, io dico trasferiamo
03:00conoscenza, guardo l'interlocuto che mi diciamo sempre un po' stranito e pensa che questi
03:05non fanno niente, in realtà secondo me per stare sui mercati, non un vecchio umanista
03:10come me, non lo direbbe mai, infatti, infatti, alla fine poi appunto noi italiani umanisti
03:16forse questa cosa la possiamo capire, ma sia per stare sui mercati dove già si è presenti
03:21e sia per andare a esplorarli, cioè capire quali sono le storie di questi paesi, qual è
03:27la cultura, quali sono gli antagonisti, qual è la governance, altrimenti si fanno errori
03:34banali e si rischiano diseconomie evitabilissime, quindi a me sembra che quando noi spieghiamo
03:44alle imprese qual è il nostro ruolo, sono tutte sempre molto positive nell'accoglierlo.
03:50Esattamente, perché hanno uno strumento in più, noi siamo una boutique, quindi non
03:56siamo una big four, che certamente anche loro offrono strumenti validi a costi però
04:02rilevanti e quindi siamo in grado di seguire l'imprenditore anche, non soltanto l'azienda,
04:08ma l'imprenditore proprio sia dal punto di vista strategico che dal punto di vista poi
04:12del crisis management e della gestione del loro sviluppo.
04:16Lei nel fuorionda mi diceva delle cose, poi man mano che le persone si conoscono danno
04:21anche delle informazioni, giustamente voi siete un punto d'appoggio privato, ma comunque
04:28un appoggio, un complemento a quello che noi chiamiamo Sistema Italia, anche l'Italpest
04:32sta facendo partnership all'estero, sono stato in America per loro, sono stato ora recentemente
04:38per esempio proprio su questo tema a Bucharest, facciamo un accordo con l'industria romania,
04:42raccontiamo cos'è il Sistema Italia, il Consolato, l'Ambasciata, l'Istituto per il
04:46Commercio Estero, l'Istituto di Cultura, le associazioni, quindi voi vi ponete in questo
04:52modo, come un complemento privato al Sistema Italia, da parte del Sistema Italia.
04:57Assolutamente, noi diciamo dopo 40 anni in giro per il mondo tra diplomazia e finanza
05:02internazionale mi è chiaro esattamente cosa manca al sistema per essere ancora più
05:08efficace e quindi noi ci siamo inseriti con l'ambizione di creare, credo che l'abbiamo
05:13fatto, una rete di 50 special ambassador in giro per il mondo che in 24 ore sono in grado
05:18di attivarsi per accompagnare le imprese con le loro esigenze, questo fa sì che noi ci
05:23collochiamo in quella fascia di mezzo tra la diplomazia pubblica che si occupa ovviamente
05:27di grandi deal e di sicurezza, di altri aspetti più di politica e di politica economica e l'Istituto
05:34del commercio estero che si occupa del commercio, quindi della parte di relazione alle fiere.
05:40Noi invece ci dedichiamo proprio allo sviluppo dell'impresa, al crisis management laddove esiste.
05:47Da voi saprà un'informazione importante per quelli che ci ascoltano, per gli imprenditori
05:50che noi andiamo sui vari territori e sentono questa cosa che le dice.
05:54Senta quanto conta, andiamo con le parole, conoscenza, internazionalizzazione, il fattore
06:00incertezza. Quindi voi vi leggete ad esempio, adesso poi vi farò una domanda specifica
06:04su quello che sta succedendo in Medio Oriente e in Ucraina, però facciamo l'esempio che
06:09vengo a essere da un talk stamattina sulla Rai e si parlava di nuovo dello stretto di
06:13Ormuz, gli ragnani lo chiudono allora, la gente non sa manco dov'è Ormuz, dobbiamo
06:17prendere la cartina, se facciamo così come il maestro Manzi, guardi qui c'è lo stretto
06:20di Ormuz, diciamo da lì passa.
06:22Sì, molti non sanno neanche se lo stretto di Ormuz prevede navi che salgono per venire in Europa
06:27oppure navi che scendono, che è il caso per poi fare il giro da Suez, esattamente.
06:32No, adesso abbiamo raccontato i ribelli Uti, che chi sta al bar qui all'angolo non sa di
06:37preciso chi sono, poi gli abbiamo spiegato chi sono, dove sono, dove agiscono, su quell'altra,
06:42su quell'altro passaggio che porta poi nel Mar Rosso a Suez, lì siamo dall'altra parte
06:47del Golfo Persico, quindi se lo chiudono gli iraniani noi ci troviamo una crisi petrolifera,
06:51quindi questo crea un'incertezza, il fattore incertezza voi come lo codificate, lo gestite,
06:57lo trasferite ai vostri interlocutori.
07:00Ma la ragione per la quale io sono partito da una rivista di geopolitica per arrivare
07:04poi all'assistenza alle imprese e ho voluto mantenere un'organizzazione che è un costo
07:09puro per me, onestamente non c'è nessun ricavo da mantenere un set di giornalisti in
07:15giro per il mondo che ci assiste con le informazioni di prima mano, secondo me è proprio questa,
07:21diminuire il più possibile il fattore incertezza, fare in modo che le volatilità dei mercati
07:27ma anche della geopolitica, degli scenari siano diminuite, non possiamo ovviamente prevedere
07:32tutto in un mondo che è diventato sempre più imprevedibile perché sta diminuendo la
07:36razionalità delle nostre leadership, però almeno chiarire che da Hormuz passa il 20% del
07:45petrolio del mondo e quindi 20 milioni di barili al giorno e che vengono dall'Iran
07:50soprattutto per andare in giro per il mondo e quindi forse l'Iran fa finta di chiedere
07:55o di minacciare, di chiuderlo perché sarebbe il primo poi a essere danneggiato come paese,
08:02questo secondo me ci dà anche qualche chiave di lettura per essere più o meno preoccupati.
08:07O anche più o meno informati, famosa conoscenza.
08:09Esattamente.
08:10Senti, dei due conflitti di cui ci occupiamo oramai dal 2022, nel Medio Oriente ci occupiamo
08:16da tanti anni ma la crisi forte ricomincia diciamo col 7 ottobre del 2023 con l'attacco
08:22terroristico di Hamas a Israele e poi la reazione di Israele, la crisi di Gaza, ora Israele
08:26che attacca l'Iran, ricominciamo da qua, come ieri c'è stata questa lunghissima conferenza
08:32stampa di Trump al vertice della Nato, l'abbiamo analizzata, decodificata, parla di un grande
08:38successo e poi dice comunque momentaneamente io mi vanto, in questo momento la tregua c'è,
08:43però certo quella è una zona del mondo in grande ebollizione dove noi abbiamo degli
08:46interlocutori, soprattutto più giù i grandi paesi arabi, sunniti, insomma l'Arabia sunnita,
08:52gli Emirati Arabi Uniti, qui è avuto l'ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti che ci ha spiegato
08:56che c'è un'attività economica tra noi europei e italiani e loro molto forte.
09:01Come lo vivete, come lo analizzate, come lo raccontate?
09:05Il Golfo è certamente una nuova frontiera che si è aperta dal punto di vista geoeconomico,
09:12la crisi palestinese, la crisi israelo-palestinese purtroppo è riesplosa secondo noi, ma soprattutto
09:21a causa della trascuratezza della comunità internazionale, cioè Stati Uniti, Europa e
09:25in generale la comunità internazionale per 20 anni si è dimenticata che esisteva questa
09:29crisi, dagli accordi di Oslo in poi, quando abbiamo visto la luce alla fine degli anni 90,
09:35ci siamo dimenticati che l'obiettivo era creare due Stati, purtroppo un establishment
09:41israeliano ha pensato di poter gestire la situazione così com'era, senza andare verso
09:46il riconoscimento dello Stato palestinese, questo è dal punto di vista politico secondo
09:50me un errore fondamentale.
09:52Siamo lontanissimi, tuttavia non può che essere quello l'obiettivo finale e il fatto
09:58di aver ostacolato quello che già Oslo era previsto, secondo me ha fatto sì che il 7 ottobre
10:07non potesse essere considerato una sorpresa, non dico che ci dovevamo aspettare un atto
10:12così efferato, quale è stato, però se dobbiamo fare un'analisi lucida, io dico sempre andate
10:19a visitare i luoghi prima di giudicare o di fare analisi bene, chiunque sia stato a Gaza
10:23negli ultimi vent'anni non poteva non immaginare che ci sarebbe potuta essere una reazione scomposta,
10:30perché è una vita infame, quella vita, quell'organizzazione del territorio, vedere delle case
10:36mai finite, con dentro i coloni che sono ostili, è una condizione inumana che non si
10:44può capire come si possa pensare di gestire nel lungo termine e quindi oggi ci ritroviamo,
10:51questa crisi ha rimesso la questione all'attenzione della comunità internazionale che se ne deve
10:56occupare, quindi quando Donald Trump viene eletto con l'idea mai guerre lontana dall'America,
11:04ha detto una tale inesattezza che lui stesso è stato costretto a farla la guerra, nemmeno
11:10dopo cento giorni. Certo, invece la crisi ucranica ci riguarda di più come europei, abbiamo scoperto
11:15la geopolitica dell'energia, abbiamo scoperto la geopolitica del Mediterraneo, che è importante
11:20anche per altri aspetti, il piano Mattei, lì qual è la sua posizione? Ma io sulla guerra
11:26russo, abbiamo le idee chiarissime, lì secondo me era molto più facile prevenire,
11:34la guerra che oggi risolverla e la prova del 9 di questa mia affermazione è che quando
11:39avremo la pace, vedrete, le condizioni saranno peggiori di quello che avremmo potuto ottenere
11:44cedendo qualcosa prima della guerra. Anche lì non si può parlare di sorpresa, Putin rimane
11:51il cattivo, su questo non c'è dubbio, l'aggressore ha violato il diritto internazionale? Assolutamente
11:56sì, però io dico se la richiesta era mai l'Ucraina della Nato e noi adesso ci arriveremo
12:02con la pace a questo tipo di neutralità. Cioè diciamo sia l'Unione Europea non della
12:07Nato. Esatto, non mi sembra una cosa scandalosa, ci sono dei precedenti, la Finlandia prima di
12:11questa crisi è stata neutrale per 20 anni, con buona pace di tutti, i finlandesi erano
12:17felici. Quindi queste accelerazioni, che poi diamo nomi e cognomi a queste accelerazioni,
12:24un segretario generale della Nato che politicamente evidentemente non è in grado come Stoltenberg,
12:28che ha ripetutamente dichiarato negli anni che l'Ucraina era ormai pronta a entrare nella
12:34Nato, è sempre sui giornali, noi dobbiamo andare sui giornali per ricostruire queste cose,
12:38ormai la politica estera si fa pubblica, vedere le dichiarazioni di Putin il giorno dopo
12:43dire se la Nato entra in Ucraina troverai Russia ad attenderla. Parliamo del 2013,
12:47c'è prima della crisi di Crimea, io dico ma perché di nuovo siamo sorpresi perché
12:53a un certo punto poi si rompono gli argini?
12:56Certo, allora sai che tra qualche giorno qui a Roma ci sarà una conferenza per la ricostruzione
13:02dell'Ucraina, per dire come l'economia supera la geopolitica, in senso stretto, perché poi
13:08l'economia è anche geopolitica, si parla della ricostruzione dell'Ucraina e quindi degli
13:12interessi enormi che sono in gioco in un paese che va rifatto tutto, senza ancora avere nemmeno
13:17una tregua, non la pace, che ne pensate?
13:19Ma io dico che per una volta l'Italia mi sembra che si sia portata avanti, protagonista
13:24di un'iniziativa che ricordiamoci già aveva provato a portare avanti 18 mesi fa, si, 18
13:30mesi fa già aveva fatto una prima conferenza.
13:31E' un'iniziativa di Gasbara che è il Presidente di Eurospa.
13:34Esatto, ma infatti io trovo che sia un'iniziativa corretta, che ci vede in prima linea, per rimpostare
13:42la pace bisogna anche lì programmare, è una scelta politica, è una scelta di coinvolgimento
13:48delle imprese, è un segnale positivo, quindi ben venga un'operazione del genere che mette
13:55insieme gli interessi delle imprese e la prospettiva politica. Il dialogo con l'establishment
14:02ucraino è importante anche da questo punto di vista, in modo che ci si tolga questa famosa
14:08tuta mimetica, si vestano abiti civili per rimpostare il nuovo paese, che ricordiamoci
14:15l'Ucraina deve provare a creare un ponte tra le sue due comunità, altrimenti fanno fatica
14:21poi a vivere all'indipendenza, che è relativa, perché è relativamente giovane,
14:2520 anni.
14:25Qua è diretta questa conferenza?
14:27Sì, ci saremo, ci saremo, accompagneremo imprese il 10 luglio.
14:32E allora racconteremo una puntata speciale, lo dico già, di Diplomacy Magazine. Senta,
14:38non c'è solo l'internazionalizzazione delle nostre aziende all'estero, ma anche gli investitori
14:44esteri da noi. Come funziona la vostra sezione Entry Point in Italia?
14:49Noi per gli investitori, sia finanziari che produttivi, cerchiamo di fornire anche qui
14:56strumenti per interpretare un paese che non è facilissimo, tra intralci burocratici, relazione
15:04tra governo centrale, amministrazioni centrali e governi regionali e municipali, l'interlocutore
15:11estero non ha proprio una vita facilissima, quindi noi cerchiamo in questo di facilitare
15:17la conoscenza, anche qui è aiutare poi a dare un'idea di quali sono gli strumenti
15:25più utili per attirare investimenti. Ce ne sono in Italia, per fortuna, perché c'è
15:30grande sensibilità ormai crescente nelle amministrazioni a tutti i livelli, però bisogna
15:36spiegarli. Quindi noi assistiamo in questo senso, sia dal punto di vista del rapporto
15:41con la burocrazia, ma anche con la finanza, perché per un investitore è importante anche
15:45il rapporto con la finanza.
15:47Senta, le faccio una domanda fuori sacco, come si dice, e non la voglio trascinare in
15:52politica, le chiedo una risposta tecnica. Così come abbiamo parlato sopra di incertezza,
15:56spesso sentiamo nel discorso pubblico, anche dal nostro governo, che questo governo stabile
16:01e quindi dà certezza e questo favorisce gli investimenti esteri in Italia. Così?
16:06Assolutamente, decisamente sì. La stabilità di per sé è già un fattore di certezza e
16:13quindi di attrazione degli investimenti. Quindi noi scontiamo, se andiamo a guardare i numeri
16:20degli investimenti diretti esteri in Italia, sono bassissimi dal dopoguerra ad oggi come
16:27media e la ragione principale è la durata media dei governi di un anno e mezzo. Quindi
16:32oggi la stabilità è un fattore importante.
16:34Penso che lei veda i tazzi come un problema. Che ne pensa insomma? Che poi si stanno risistemando,
16:39si stanno calmando, si stanno disannunciando, si stanno annunciando, però come tema come
16:46lo pone. Per la sua visione una libertà di passaggio delle merci?
16:51Guardi, io sono un sostenitore dell'approccio multilaterale. Per me la stagione più,
16:57interessante è stata quella dell'inizio dell'operatività del WTO, dell'Organizzazione Mondiale
17:03del Commercio, con tra l'altro, ricordiamo, il direttore generale Renato Ruggero, un grande
17:08personaggio della nostra storia recente e quella è stata la stagione più promettente
17:14perché prometteva scambi, interscambi multilaterali, accordi quindi anche di carattere culturale
17:22e pace perché gli accordi multilaterali sono il presupposto per la pace perché se tu hai
17:27un insieme di stati che cominciano a commerciare è difficile che facciano la guerra. Invece
17:34oggi purtroppo stiamo andando verso un approccio bilaterale di cui purtroppo l'amministrazione
17:39americana è la prima promotrice e questa non è una buona notizia. Poi se a questo ci aggiungiamo
17:46l'irrazionalità del nuovo presidente americano che va in televisione con una tabella piena
17:51di dati falsi per giustificare i dati...
17:55si sia poi un po' calmato. Sì, sì. Poi sappiamo domani che è successo. Eh sì, esatto,
17:59anche perché l'establishment... Ma mi sembra che si vada, se non ho capito male, dal vertice
18:03dell'AIA dove si è parlato di tutto, quindi anche di questo, non dico che si fa uno scambio,
18:08fa una spesa militare, un Dazio, ma mi sembra che si vada per l'Europa verso una sorta di
18:13soglia del 10%. Sì, esatto. Ma allora, il negoziato va benissimo, cioè ci sta a fare un negoziato
18:20meno questi annunci così roboane che poi vengono in parte rimangati. Dovremmo rifare
18:28un'altra puntata per spiegare la logica che sta dietro questi annunci, ma stavolta la facciamo
18:32un'altra volta che torna, va bene? Esattamente, come no. Senta, parliamo dei grandi eventi,
18:37tipo l'Expo, il corso quello di Osaka, nel 2015 quello di Milano ha portato tante cose
18:41buone, ora proprio Milano-Vortinas, arriveranno le Olimpiadi Invernali, 26 ci siamo, che porteranno,
18:47hanno già portato, lavori infrastrutturali, porteranno persone, circuito di soldi, tutto
18:52quello che portano questi eventi. Allora, voi come vi ponete di fronte, come avete?
18:58Questi eventi che sono internazionali, prendete fuori di definizione.
19:03Allora, io sono stato direttore generale del comitato promotore Expo Roma 2030, quindi abbiamo
19:07provato a portare l'Expo a Roma, abbiamo perso un Riad che aveva una mobilitazione di risorse
19:13straordinaria, però credo, quindi la mia testimonianza è di esperienza diretta, abbiamo fatto tre anni
19:19di campagna, secondo me gli eventi, i grandi eventi sono un moltiplicatore, un acceleratore
19:26di progetti straordinario che bisognerebbe impegnarsi per portare a casa. Tra l'altro,
19:33credo che noi, democrazie occidentali, abbiamo un grande vantaggio rispetto ai grandi player
19:40che oggi si accaparrano questi eventi, mi riferisco alla Cina, adesso all'Arabia Saudita,
19:46cioè noi possiamo davvero coinvolgere la popolazione dal basso, farli partecipare.
19:53E questo è il valore della democrazia.
19:55Esattamente, e quindi non dobbiamo rinunciare a questo, non dobbiamo lasciare a questi altri
20:01paesi il primato, perché altrimenti è un po' rinunciare anche al nostro protagonismo
20:08politico e culturale.
20:10Beh, questo mi sembra un'ottima conclusione concettuale, la nostra intervista, del resto
20:14lei è fondatore e CEO di un marchio bello, East to West, come dire, mettiamo insieme
20:20i mondi, però facendo dialogare e riconoscendo poi ai mondi anche le loro specificità.
20:27Io le ringrazio, grazie a voi.
20:28La sua qualifica per cui è venuta qui l'ho detta, l'ho ricordato alla sua esperienza
20:34di diplomatico, imprenditore diplomatico, anche ex presidente del Circo degli Esti, quindi
20:38mi sembra una figura adatta e spero e credo che le cose dette per chi ci ha ascoltato
20:44possano essere utili, perché davvero questo è un grande tema di grandissima attualità,
20:48come vedete ci abbiamo messo dentro tutto e parlando però della nuova frontiera dell'economia
20:52che è questo tipo di dialogo, senza questa frontiera, se pensiamo di tornare ai mercati
20:56territoriali di 50 anni fa, le aziende semplicemente chiudono.
21:01Esattamente.
21:01Ti d'accordo con me?
21:02Assolutamente.
21:03Grazie di essere stato con noi, quando vuole noi lo aspettiamo per un tagliando delle cose
21:08che ci siamo detti, vediamo come va anche il mondo, come si evolve, aspettiamo i nuovi
21:12annunci anche insomma e lo aspettiamo di nuovo qui, grazie ancora, grazie a voi che ci avete
21:16eseguito, appuntamento alla prossima puntata di Primo Piano, arrivederci.
21:22Grazie a tutti.

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