L’attesa era enorme. Lo avevamo già capito grazie ai 78.500 biglietti venduti, che avevano reso il concerto dei Linkin Park a Milano sold-out in sole 72 ore dal momento in cui era stato possibile acquistarli. Il concerto di ieri all’Ippodromo SNAI La Maura di Milano è stato il primo della band in Italia senza Chester Bennington, cantante amatissimo che si è tolto la vita nel 2017 all’età di 41 anni. L’attesa era tanta, appunto. E per alimentarla a 10 minuti dall’inizio dello show nei due schermi laterali è comparso un countdown (una curiosità: per gli ultimi 3 minuti del countdown prima dell’inizio del concerto è partita a tutto volume La solitudine di Laura Pausini. Lei, sui suoi social, ha ringraziato).
Un grande, grandissimo, tema di questa nuova formazione è la presenza di Emily Armstrong come nuova cantante al posto di Chester Bennington. La verità è che chiunque non reggerebbe il confronto. Ma il pubblico sembra aver fatto pace con questa nuova squadra, comprendendo la difficile posizione di Emily Armstrong che, comunque, riesce a essere incisiva. La sua forza vocale è evidente e sul palco è una macchina. Senza dubbio in certi momenti è meno struggente di quanto riuscisse a esserlo Chester Bennington. Ma il risultato è uno show molto potente. Un viaggio nei ricordi, con i Linkin Park del passato, e una corsa verso il futuro, dove tutto è ancora da scriversi. Una menzione d’onore va fatta a Mike Shinoda, che è una garanzia, tra il suo essere rapper, polistrumentista e autore di molti brani del gruppo. Una garanzia in uno show enorme ed equilibrato.
Lo show dei Linkin Park (che torneranno in Italia il 26 giugno 2026 alla Visarno Arena di Firenze) è diviso in quattro atti. E il pubblico segue alla perfezione la scaletta, tra passato e presente. A proposito di questo, è incredibile il mix generazionale presente all'Ippodromo. Ci sono i fan della prima ora, arrivati nella location con magliette iconiche del passato. Ma anche molti della gen Z, che vedono il gruppo come un faro. È la forza della musica. È la forza delle canzoni che sanno parlare di cose vere.