Milano ha accolto gli Imagine Dragons con un entusiasmo travolgente martedì 27 maggio all’Ippodromo La Maura di San Siro, per la tappa inaugurale italiana del “Loom Tour”. Davanti a 65mila spettatori, la band capitanata da Dan Reynolds ha infiammato la platea con uno show potente e viscerale. Il pubblico, composto da giovani fan ma anche da tante famiglie, ha cantato a squarciagola ogni hit, da Thunder a Whatever It Takes, abbracciando con calore l’energia contagiosa del gruppo di Las Vegas. Reynolds, vestito di nero dalla testa ai piedi, ha invitato tutti a lasciarsi alle spalle i pensieri quotidiani: «Questa sera siamo qui per celebrare la vita», ha detto, accogliendo il boato della folla.
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Il microfono che vola (letteralmente)
Tra luci e cori da stadio, uno dei momenti più imprevisti della serata ha coinvolto proprio il frontman. Durante un’esibizione particolarmente carica di adrenalina, il microfono di Reynolds è letteralmente volato giù dal palco. Un attimo di sorpresa, qualche secondo di smarrimento tecnico, ma senza perdere un colpo: il cantante ha recuperato subito il microfono e ha ripreso a esibirsi senza interrompere il brano. Il pubblico ha reagito con una risata collettiva e un applauso scrosciante, trasformando quello che poteva essere un inciampo in uno dei momenti più autentici della serata. Reynolds ha poi ironizzato sull'accaduto con un sorriso, mostrando la sua capacità di restare connesso con il pubblico anche nell’imprevisto.
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L'impegno degli Imagine Dragons
Oltre alla musica e allo spettacolo, non è mancato uno spazio per la riflessione. A metà concerto, la band ha regalato al pubblico un momento di raccoglimento, intonando Lean on Me di Bill Withers con arrangiamenti acustici. Subito dopo, la scaletta è tornata a salire di intensità, culminando con tre dei loro brani più iconici di sempre: Radioactive, Demons e un gran finale sulle note di Believer. Proprio in quel momento, Reynolds è apparso avvolto non solo dalla musica, ma anche da una bandiera ucraina e da una palestinese: un gesto simbolico che ha commosso il pubblico e ha concluso il concerto con un messaggio di pace e di impegno sociale.
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Il microfono che vola (letteralmente)
Tra luci e cori da stadio, uno dei momenti più imprevisti della serata ha coinvolto proprio il frontman. Durante un’esibizione particolarmente carica di adrenalina, il microfono di Reynolds è letteralmente volato giù dal palco. Un attimo di sorpresa, qualche secondo di smarrimento tecnico, ma senza perdere un colpo: il cantante ha recuperato subito il microfono e ha ripreso a esibirsi senza interrompere il brano. Il pubblico ha reagito con una risata collettiva e un applauso scrosciante, trasformando quello che poteva essere un inciampo in uno dei momenti più autentici della serata. Reynolds ha poi ironizzato sull'accaduto con un sorriso, mostrando la sua capacità di restare connesso con il pubblico anche nell’imprevisto.
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