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Roma, 22 mag. (askanews) - La premier italiana Giorgia Meloni accanto alla prima ministra danese Mette Frederiksen ha annunciato che i due paesi si mettono a capo di una iniziativa per riformare varie convenzioni europee "alle quali siamo legati", incluse quelle che impattano sulla migrazione, allo scopo in particolare di rendere più facile l'espulsione dei migranti che si siano macchiati di reati e di capire "se siano ancora adeguate alle grandi sfide del nostro tempo". Meloni, a cui poi Frederiksen si è associata con entusiasmo parlando di "situazione fuori controllo", ha spiegato che l'iniziativa è "rivolta a tutti i nostri partner" e la lettera da cui parte è stata firmata anche da Austria, Belgio, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Repubblica Ceca. Si tratta ha detto Meloni di evitare "alcuni paradossi", in primis "i casi in cui in applicazione della convenzione europea sui diritti dell'uomo è stato impedito alle nazioni di agire per difendere i propri cittadini potendo disporre l'espulsione di cittadini immigrati che si erano macchiati di reati gravi".

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Novità
Trascrizione
00:00Questa sera siamo qui tra le altre cose proprio per annunciare una nuova iniziativa comune
00:06che Italia e Danimarca hanno deciso di portare avanti insieme ma che coinvolge anche altri
00:14Paesi ed è rivolta a tutti i nostri partner per darci un obiettivo che sicuramente è
00:20particolarmente ambizioso e cioè vogliamo aprire il dibattito pubblico, politico, su
00:27alcune convenzioni europee alle quali siamo legati e sulla capacità di quelle convenzioni
00:34oggi a distanza ovviamente di qualche decennio da quando sono state scritte di sapere affrontare
00:40le grandi questioni del nostro tempo a partire proprio dal tema del fenomeno migratorio.
00:45La lettera che dovrebbe essere distribuita anche alla stampa è stata già sottoscritta oltre
00:52da noi ovviamente dai leader di Austria, Belgio, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Repubblica
00:59Ceca. Parliamo chiaramente di nazioni che sono guidate da leader che appartengono a famiglie
01:05politiche diverse sul piano europeo come vale anche per me e permette e dimostra un po' come
01:11il tema sia sentito diciamo da diverse sensibilità da diverse latitudini in modo trasversale.
01:17ovviamente l'obiettivo, sgomberiamo subito il campo da eventuali polemiche che ci diamo
01:22con l'obiettivo non è quello di indebolire le convenzioni o di indebolire i valori che
01:29quelle convenzioni incarnano, il nostro obiettivo è quello di rafforzarli, cioè di renderli
01:34più capaci di dare risposte al tempo in cui viviamo e ai problemi che oggi sono sentiti
01:41e che oggi vanno gestiti, quindi di renderli diciamo così più aderenti, evitare alcuni
01:48paradossi che abbiamo visto in questi anni, il principale dal nostro punto di vista, dal
01:53mio punto di vista sono ad esempio quei casi in cui in applicazione della Convenzione europea
02:00per i diritti dell'uomo è stato impedito alle nazioni di agire a difesa della sicurezza
02:05dei propri cittadini, per esempio disponendo, potendo disporre l'espulsione di quei cittadini
02:11immigrati che si erano macchiati di reati gravi. Di fronte a interpretazioni di questo
02:16genere dobbiamo chiederci se i test ai quali stiamo facendo riferimento e le loro e quelle
02:22interpretazioni sono effettivamente in grado di rispondere alle esigenze che sono sentite
02:26dei cittadini e anche ai valori che vogliamo difendere.

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