https://www.pupia.tv - Fratoianni - "Maratona contro l'astensione"
Il mio intervento alla "Maratona contro l'astensione" per i referendum su lavoro e cittadinanza della CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
🔴Seguitemi in diretta e l'8 e 9 giugno ai #referendum vota #5Sì, perché #LaTuaRivoluzioneIniziaCosì ❗️
#AlleanzaVerdiSinistra (19.05.25 )
La playlist di Nicola Fratoianni: https://www.pupia.tv/playlist/Nicola-Fratoianni
#pupia
Il mio intervento alla "Maratona contro l'astensione" per i referendum su lavoro e cittadinanza della CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
🔴Seguitemi in diretta e l'8 e 9 giugno ai #referendum vota #5Sì, perché #LaTuaRivoluzioneIniziaCosì ❗️
#AlleanzaVerdiSinistra (19.05.25 )
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Categoria
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NovitàTrascrizione
00:00Grazie. Vorrei innanzitutto, se è possibile fare un appello, vorrei che non possessimo
00:14tutti le potenzioni, vorrei fare un appello ad Ignazio la Russia. Vorrei dire, caro Ignazio
00:23la Russia impegna più un po' di più per l'ascensione, perché ogni volta che parli, ogni volta che
00:31dici agli italiani e agli italiani non andate a votare notte del giugno, c'è qualcuno che
00:37prima non lo sapeva, che prima aveva un dubbio, che si decide. Se Ignazio la Russia dice di
00:43non votare, allora vale la pena di essarci, uscire di casa, andare a votare e convincere
00:50qualcun altro a farlo insieme a me. Impegnati di più, Ignazio la Russia. Sì, perché vedete
00:58questo è il punto, il primo punto, è la prima questione da cui muove anche questa bellissima
01:04esperata per cui voglio ringraziare la CGL. Il primo punto è questo, bisogna andare a votare
01:13e respingere l'appello ad ascensione, non solo perché era un appello indegno sul piano
01:19politico, persino sul piano etico, ma perché nell'appello ad ascensione c'è una ragione
01:27molto profonda che ha a che fare con questa classe dirigente. L'idea c'è che se le persone
01:34non decidono, se le persone rinunciano a usare gli strumenti di cui rispondono, allora saranno
01:42altri a continuare a decidere per loro. E in fondo è quello che è successo in questi anni,
01:48negli anni in cui l'affluenza è progressivamente calata, le persone hanno smesso di pensare
01:53al voto come uno strumento utile per cambiare la loro vita, cambiarla concretamente. Altri
02:00hanno deciso per la maggioranza. Una miglioranza sempre più piccola ha deciso sempre più frequentemente
02:08per una maggioranza sempre più grande. E quello che è successo ce l'abbiamo sotto gli occhi
02:14tutti e tutte ogni giorno. La condizione di vita della maggioranza dei cittadini è peggiorata.
02:21È aumentata la precarietà, l'insicurezza, la solitudine, la paura. I diritti si sono
02:27prima indeboliti, poi progressivamente ingressolati e poi, un passo dopo l'altro, è venuta avanti
02:36l'idea che i diritti non esistono più perché si sono tramutati in concessioni. È esattamente
02:44l'idea di quel potere che immagina che al posto dei diritti arrivino le concessioni,
02:50cioè che le persone non possano più prendersi per mano e rivendicare ciò che gli spetta.
02:57E allora questo è il punto. Primo, andare a votare. Dire basta a quella stagione troppo
03:03lunga in cui il potere si concentra nelle mani di una piccola miglioranza sempre più privilegiata
03:10ai danni di una grande maggioranza sempre più invidiata. E poi in merito, 5 sì convinti
03:19perché questi 5 referendum rappresentano un'occasione. Quella di dire basta a una stagione troppo
03:25lunga, quella di invertire la rotta, quella di rilanciare la schiena, di guardare gritto
03:31verso il futuro. Per dire basta la precarietà, basta la paura, la solitudine. Per dire sì
03:39a un futuro che rimetta al centro la dignità di tutti e tutte e in particolare di chi tra
03:46tutti e tutte noi vive una condizione di maggior fragilità. Perché questi referendum
03:51hanno avuto l'occasione dal giorno dopo per cambiare la vita materiale di milioni di
03:57italiani e italiani, per restituire fiducia ed anche dunque per cambiare il corso di questo
04:06tempo in cui è diventato naturale rovestare l'ordine del discorso, in cui le cose che prima
04:13si sembravano normali sono diventate strane, sono diventate quasi inconnuciabili. Ci battere
04:21con questi referendum, coloro che pensano che sia normale essere sfruttati, che sia normale
04:28essere precari, che sia normale collocare una grande maggioranza di persone in una condizione
04:35in presidità, significa anche ricominciare a mettere le cose al loro posto. Significa
04:41in un paese come questo, per esempio, cominciare a dire che non è normale sfruttare le persone,
04:47che non è normale che le forze dell'ordine di questo paese vadano a cagare qualcuno a chiedere
04:53per intogliere la bandiera paesinesio quando in questo paese, in questo paese le istituzioni
05:00ospitano un convegno di neonagisti, di razzisti e di fascisti. No, non è normale, lo diciamo
05:08al Ministro degli Integni, lo diciamo che si apprende l'abitudine a rovesciare l'ordine
05:13delle cose. E allora per rimettere le cose al loro posto cominciamo da qui, dall'8 del 9 giugno,
05:20andando tutti e tutte a votare, facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità,
05:25perché quel giorno si raggiunga il quorum e con quel cinque referendum si possa cominciare
05:32insieme tutti e tutte a scrivere un'altra storia per questo paese.
05:39Grazie, grazie anche a Nicola Frategliani per il suo intervento.
05:50Grazie.