PALERMO (ITALPRESS) - “È un accordo di collaborazione che è tecnica-scientifica, ma anche operativa perché si tratta di mettere assieme risorse, esperienze, professori per realizzazione di obiettivi che poi sono di tipo di interesse comune perché restituiremo insieme luoghi, aree della città che sono o di pertinenza del Comune o di pertinenza dell'Università, reciprocamente mettiamo a fattore comune esperienze comuni per restituirle nella loro piena utilità”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, a margine della firma del protocollo d’intesa di cooperazione tecnico-scientifica con il Comune di Palermo, finalizzato a portare avanti progetti strategici per la città. Tra questi, la valorizzazione dell’ex Collegio San Rocco e dell’ex Hotel Patria e il piano che comprende la riqualificazione di via Archirafi e via Antonio Ugo. “Università e città collaborano per restituire anche la dimensione urbanistica attorno ai plessi universitari - sottolinea -. Parliamo di luoghi che vengono abitati dall'Ateneo, con alcuni di questi verranno ceduti alla città di Palermo perché riteniamo che oggi la trasformazione che sta avendo questa città è veramente straordinaria. Faccio riferimento per esempio ai Nomadi Digitali. Per esempio l'Hotel Patria, che è un luogo nostro ma non utilizzabile per vincoli, per situazioni storiche non risolvibili, pensiamo di cederlo al Comune di Palermo perché siamo convinti che, per esempio, potrà essere trasformato come sede residenziale di tanti giovani che vengono da tutto il mondo. Ci sono decine di progetti che speriamo, almeno nella parte finale di questo mandato, sia mio che del Sindaco, di poter dare alla città in una chiave collaborativa piena e sinergica”. Poi sul Parco Cassara: “Se può rientrare in questa partnership? Siamo ottimisti - sottolinea Midiri - perché dalle prime informazioni sembrerebbe che la zona centrale sia completamente priva di inquinanti e questo significa poter aprire un polmone nella città e permettere anche di realizzare una stradella di collegamento tra cittadella e CUS che penso farà felici tanti ragazzi”. xd6/vbo/mrv
00:00Si tratta di un accordo di collaborazione che è tecnica, scientifica ma anche operativa perché si tratta di mettere assieme risorse, esperienze, professori per la realizzazione di obiettivi che poi sono di tipo di interesse comune perché restituiremo insieme luoghi, aree della città che sono o di pertinenza al comune o di pertinenza all'università e reciprocamente mettiamo a fattore comune esperienze comuni per restituirli.
00:30La loro piena utilità, vi parlo per esempio di alcuni luoghi che possono diventare strategici come il recupero degli archirafi, vi sapete che gli archirafi stiamo per inaugurare tre plessi di elevata tecnologia ma è importante collocarli in un contesto urbano che va riqualificato.
00:46Questo è un esempio di come università e città collaborano e città di Palermo collaboreranno per istituire anche la dimensione urbanistica attorno ai plessi universitari.
01:00Parliamo di Hotel Patria, parliamo del convento di San Rocco, sono luoghi che vengono abitati dall'Ateneo ma alcuni di questi verranno ceduti alla città di Palermo perché riteniamo che oggi la trasformazione che sta avendo questa città è veramente straordinaria.
01:16Faccio riferimento per esempio ai nomadi digitali, sapete che siamo i primi in Italia, ecco per esempio l'Hotel Patria che è un luogo nostro ma non utilizzabile per vincoli, per situazioni storiche non risolvibili da un ateneo come il nostro.
01:30Noi pensiamo di cederlo al comune di Palermo perché siamo convinti che per esempio potrà essere trasformato come sede residenziale di tanti giovani che vengono da tutto il mondo e quindi questo è uno degli esempi ma in realtà questo protocollo apre veramente decine di progetti che speriamo, almeno nella parte finale di questo mandato, sia mio che del sindaco, di poter dare alla città in una chiave collaborativa piena e sinergica.
01:55Noi abbiamo dei specialisti di settore, mi permetto di dire, unici in Italia che potranno dare al sindaco una collaborazione per la risoluzione anche di problemi emergenti di questa città, dal dissesto idrogeologico all'urbanizzazione, il professore Carta è un nostro uomo, quindi vi è noto che la professoressa Cialauro è una nostra professoressa e tanti altri collaboratori metteremo in campo perché siamo convinti che l'università debba essere vicina a un comune
02:24per il superamento anche in chiave tecniche di alcuni problemi.
02:28Siamo ottimisti perché dalle prime informazioni sembrerebbe che la zona centrale sia completamente priva di inquinanti e questo significa, in collaborazione col sindaco, aprire un polmone della città perché sapete che il percorso sarà in mezzo tra la città dell'universitaria e il CUS.
02:45Permettere di realizzare una stradella di collegamento penso che farà felici tanti ragazzi perché in 700 metri raggiungeranno il CUS e quindi potranno fare sport, fare quel giro veramente molto complicato che oggi senza senso è di fatto limita l'accessibilità della comunità accademica e universitaria nei confronti del CUS.
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