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  • 21/03/2025
Milano, 21 mar. (askanews) - "Nel sud si legge meno che al nord, secondo le nostre indagini ci sono 15 punti percentuali di differenza ed è molto. Abbiamo constatato che la minore capacità di lettura del sud è da attribuire in larga misura alla carenza infrastrutturali, nel senso che il sud ha meno librerie di quante ne hanno il centro nord, ha delle biblioteche meno fornite di libri di quanto non sia al centro nord e ci sono meno attività di carattere culturale che sono altrettanto utili per favorire la lettura. Da questo punto di vista emerge un sud dove le potenzialità di crescita esistono". Lo ha detto il presidente dell'Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta in occasione del convegno "Per una primavera della lettura al Sud" a Napoli."I giovani del sud leggono quanto quelli del nord - ha aggiunto il presidente - e questo è un fatto rassicurante. C'è poi un terzo settore che è fortemente attivo anche al sud e anche questo è un elemento di carattere positivo. Dalla nostra indagine noi vogliamo partire per ottenere dei risultati di crescita culturale dal mezzogiorno e da questo punto di vista cerchiamo di lavorare nell'ambito di quello che il ministro Giuli ha chiamato il piano Olivetti per le aree sfavorite. Abbiamo chiesto il sostegno del Centro per il libro, abbiamo chiesto il sostegno delle fondazioni che sono importanti per il mezzogiorno."Il nostro obiettivo - ha concluso Cipolletta - è quello di far sì che anche nel mezzo giorno ci sia un livello di infrastrutture per la cultura e per il libro paragonabile a quello del noto in termini di librerie e in termini di biblioteche fornite e soprattutto che la scuola che rappresenta l'elemento fondamentale per avvicinare sempre di più e tenere uniti i giovani con la cultura possa essere dotata di quei mezzi e di quelle iniziative che inducono i giovani a leggere e i giovani saranno poi i lettori di domani. Ci auguriamo che questo convegno di Napoli sia una spinta, non siamo qui per denunciare una situazione, siamo per investire per un futuro migliore del Mezzogiorno e quindi del nostro Paese".

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00:00Nel sud si legge meno che al nord, secondo le nostre indagini ci sono 15 punti percentuali
00:06di differenza ed è molto.
00:09Abbiamo constatato che la minore capacità di lettura del sud è da attribuire in larga
00:15misura alla carenza infrastrutturale, nel senso che il sud ha meno librerie di quante
00:21ne hanno il centro-nord, ha delle biblioteche meno guarnite di libri di quanto non sia al
00:28centro-nord e ci sono meno attività di carattere culturale che sono altrettanto utili per
00:35favorire la lettura.
00:36Da questo punto di vista emerge un sud dove le potenzialità di crescita esistono, i giovani
00:45del sud leggono quanto quelli del nord e questo è un fatto rassicurante.
00:49C'è poi un terzo settore che è fortemente attivo anche al sud e anche questo è un elemento
00:56di carattere positivo.
00:58Dalla nostra indagine vogliamo partire per ottenere dei risultati di crescita culturale
01:04del mezzogiorno e da questo punto di vista cerchiamo di lavorare nell'ambito di quello
01:09che il Ministro Giulia ha chiamato il piano rivetti per le aree sfavorite, abbiamo chiesto
01:15il sostegno del centro per il libro, abbiamo chiesto il sostegno delle fondazioni che sono
01:21importanti per il mezzogiorno, il nostro obiettivo è quello di far sì che anche nel
01:26mezzogiorno ci sia un livello di infrastrutture per la cultura e per il libro paragonabile
01:32a quello del nord in termini di librerie, in termini di biblioteche fornite e soprattutto
01:37che la scuola, che rappresenta l'elemento fondamentale per avvicinare sempre di più
01:43e tenere uniti i giovani con la cultura, possa essere dotata di quei mezzi e di quelle iniziative
01:51che inducono i giovani a leggere e i giovani saranno poi i lettori di domani.
01:56Ci auguriamo che questo convegno di Napoli sia una spinta, non siamo qui per denunciare
02:04una situazione, siamo per investire per un futuro migliore del mezzogiorno e quindi del
02:09nostro Paese.

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