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  • 1 anno fa
Trascrizione
00:00Ecco, diciamo che siamo in una fase ancora molto importante legata al fatto che continuano
00:10ad aumentare i contagi a livello nazionale e anche a livello regionale, ma forse si comincia
00:16anche a intravedere una luce in fondo al tunnel, una piccola inversione di tendenza.
00:20Lei come la valuta questa situazione?
00:23Mi pare di sì, questo è quello che emerge dai dati che leggiamo con grande interesse
00:29quotidianamente. Ieri tra le varie belle notizie mi è sembrata che quella in cui hanno mostrato
00:35il pronto soccorso covid di Parma sostanzialmente sguarnito mi è sembrato il primo segnale di un
00:44ridimensionamento di un fenomeno che ha toccato ormai tutta la nostra penisola.
00:49Ecco, ieri c'è stata anche una, diciamo sulla stampa è circolato uno studio statistico del
00:58centro Einaudi secondo il quale si arriverebbe per l'Abruzzo a contagi zero per l'11 aprile,
01:09non so se può essere una data ottimistica, ecco lei non so se l'ha letto di questa ricerca,
01:16di questa indagine? Guardi nello specifico no, mi pare che questi modelli matematici più che
01:27prevedere anticipano in qualche modo gli eventi con una certa puntualità, quindi io posso
01:36immaginare che se è così possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo, fermo restando che poi
01:42ognuno di noi deve fare il proprio, perché forse ne avevamo già accennato l'altra volta,
01:47io credo che in questo evento così drammatico e sfortunato per le comunità, ma anche per i
01:53singoli che fanno poi parte della comunità, noi abbiamo avuto solo un elemento di fortuna,
01:58e cioè che le misure di chiusura, diciamo della circolazione delle persone, sono coincise o più
02:05o meno si sono sovrapposte con l'esplosione del problema che abbiamo avuto in Abruzzo.
02:14In questa situazione sfortunata sicuramente le misure adottate dal governo di contenimento
02:24della circolazione delle persone, delle cose, si sono sovrapposte con l'esplosione del problema
02:30coronavirus in Abruzzo e quindi noi rispetto ad altre regioni da questo punto di vista,
02:35ripeto, nella sfortuna siamo stati più che fortunati, un po' più avvantaggiati.
02:40Certo, ecco per quanto riguarda invece l'organizzazione, lei chiaramente a Chieti
02:47conosce la realtà di Chieti, ma in questi giorni credo che ci sia una sinergia insomma un po' tra
02:54tutti gli ospedali, le ASL si ragiona un po' come un unicum, come sta evolvendo la situazione
03:00dei ricoveri in terapia intensiva e dei ricoveri diciamo normali?
03:09Ma guardi, a me sembra che in questo momento l'ospedale è saturo, nel senso che sia le
03:19subintensive che le terapie intensive stanno facendo un lavoro enorme, addirittura a Chieti
03:27siamo arrivati a una terza terapia intensiva, quella che gestisce il professor Maggiore,
03:33gestisce tutte e tre, quest'ultima appunto. La sensazione e la speranza appunto è che però si
03:41stia arrivando in questa settimana al punto massimo per poi iniziare a vedere quella riduzione dei
03:48casi che dovrebbero portarci a un zero contagiati per quella data di cui lei parlava.
03:53Ecco un accenno infine al discorso sperimentazione, molti utenti ci chiedono notizie, ma ovviamente
04:04voi sappiamo che a Chieti come anche a Pescara sta andando avanti questo discorso, ci sono
04:11dei farmaci che vengono somministrati senza voler entrare troppo nel dettaglio, che risposta c'è?
04:19Guardi, io credo che i farmaci stiano dando dei risultati che noi speravamo. Devo anche dirle che
04:27probabilmente quello che abbiamo imparato a conoscere di questo virus è che siccome il danno
04:38che lui determina sul nostro organismo è di tipo infiammatorio, che poi l'infiammazione è quella
04:45che dà il danno d'organo, nello specifico questo in particolare nel polmone, la sensazione è che
04:52se noi riusciamo a intervenire prima che avvenga questa tempesta citochimica, questa tempesta
04:59infiammatoria, noi otteniamo da questi farmaci dei risultati ancora migliori. Quindi l'importante è
05:07il timing, quindi non aspettare che i quadri evolvano verso situazioni respiratorie molto
05:15compromesse, ma intervenire prima. Chiarissimo. Per chiudere, abbiamo detto che si spera una
05:28situazione più leggera dal punto di vista dei contagi, ma cosa sarà dopo, cosa avverrà dopo?
05:36Molti si chiedono se davvero cambierà la nostra vita, anche quando sarà finita questa
05:42specie di quarantena, come ci si dovrà muovere, a quali rischi andremo incontro? Vi state già
05:51ponendo questi problemi anche da studiosi, da medici? Guardi, io credo che fino a che non
05:59avremo un vaccino e finché questo vaccino non sarà stato fatto dalla maggior parte della
06:05popolazione, o comunque la popolazione sta acquisendo quella che noi chiamiamo un'immunità
06:12di gregge, il problema potrà ripresentarsi in forma sporadica. Quindi io credo che non
06:19dobbiamo e non possiamo abbassare le armi ed è ovvio che se le dinamiche circolatorie di questo
06:27virus ripercorreranno le dinamiche dei virus influenzari, non è da escludere che dopo un
06:34periodo di silenza, nella fase che noi chiamiamo tipica influenzale, possano esserci delle
06:39riaccensioni e quindi lì dovremmo essere molto attenti, molto bravi a non creare dei
06:45focolai ospedalieri, per cui io credo che la sfida si sta modificando, è una sfida diversa,
06:54forse io mi auguro di minore impatto in termini numerici, ma non meno complicata e complessa.
07:02Bene, noi professore Lecchiette la ringraziamo e ovviamente siamo work in progress,
07:09ritorneremo ovviamente a sentirla se vorrà, se vorrà piacere e speriamo di avere dati e notizie
07:17ancora più rassicuranti. La ringraziamo e buon lavoro. Grazie a lei e anche a lei buon lavoro,
07:24alla prossima. Un saluto ai nostri amici all'ascolto in visione, alla prossima puntata.
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