Parigi, 3 ago. (askanews) - Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, interpellato in conferenza stampa sul caso Imane Khelif, parla di una "guerra culturale che a volte ha motivazioni politiche". "Quello che vediamo è che ci sono alcuni che vogliono appropriarsi della definizione di chi è una donna. Posso solo invitarli a trovare una nuova definizione scientifica di chi sia una donna e di come una persona nata e cresciuta come una donna che gareggia come donna ed è donna sul passaporto possa non essere considerato donna. Se trovano qualcosa siamo pronti ad ascoltare e valutare, ma non prenderemo parte in una guerra culturale che a volte ha motivazioni politiche. E permettetemi di dire che quello che succede in questo contesto, sui social media, con queste aggressioni e questi insulti fomentati da queste motivazioni è completamente inaccettabile".Ieri, dopo un incontro a Parigi con Bach della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Palazzo Chigi aveva emesso un comunicato secondo cui al centro del colloquio era stato "uno scambio di vedute sull'andamento dei Giochi e sullo stato di preparazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026" ma si era parlato anche "delle regole per garantire equità nelle gare sportive". Meloni e Bach - secondo Palazzo Chigi - avevano concordato che governo e CIO "rimarranno in contatto per valutare come affrontare la questione per il futuro".
00:00Cosa vediamo ora è che alcuni vogliono possedere la definizione di chi è una donna.
00:12E lì posso invitare soltanto loro ad arrivare con una nuova definizione scientifica di chi è una donna
00:25E come è possibile che qualcuno nato, cresciuto, competito e abbia un passaporto come donna non sia considerato una donna?
00:35Se arrivano con qualcosa siamo pronti a ascoltarlo, siamo pronti a guardarlo
00:45Ma non faremo parte di una guerra culturale politicamente motivata
00:58E mi permette di dire che ciò che sta succedendo in questo contesto, nei social media, con tutta questa parola di odio, con questa aggressione e abuso, fuori da quest'agenda, è totalmente non accettabile