Nella tua incapacità d’amare ti addentri silenzioso negli spiragli lavici del mio sorprendere assensi di vita scalpiti sulla linea del tallone marcata dalle sonorità di realtà negate si fan forti in quella mia espansione di vitalità sagaci porzioni temporali ove far rivivere angoli in penombra impreziositi dal cromare fuoco nello sguardo e accentuare slanci di polsi liberi da legature trascendenti il senso del caduco