Accoppiando le domande alle risposte col senno che nel dopo arriva le caselle un po’ sperdute il disegno mi cominciano a mostrare
E mi accorgo che ne ho collezionate tante di carezze assai gentili e pugni tosti a seconda di quanto azzurro in quell’attimo il mio cuore attraversava
Ma è difficile per il novello alchimista agilmente destreggiarsi tra i sassi e la magia che gli consente di trasmutare il bronzo in oro
Dilemma tra il vedere il masso -che l’inciampo reca- o il riconoscerlo come piolo che al cielo invece lo sospinge
A tentarmi col suo vuoto e col suo pieno infatti il bicchiere mi compare spesso agli occhi
e così quell’uno che m’hai dato mentre il bordo del mio calice raggiunge per magia si centuplica e m’inonda con la Luce e col Piacere
Altre invece è goccia solitaria e tintinnante che si perde e mi distrugge nell’arsura delle zolle
Devo ammettere però che senza te il nuotatore incerto non avrebbe mai abbandonato il suo timore che alla riva e al tormento lo incollava
La magia del dare e dell’avere benedice e santo rende ogni incontro anche quando dura solamente l’esiguo battito di un giorno
ed è per questo che sul tuo cuore addormentato al di là di ciò che credi di sapere il mio sentito grazie soffio
gennaio duemilaquattordici
Note: ogni aspetto della vita possiede le due facce della medaglia, a noi la scelta di vedere l’una o l’altra. Riuscire a focalizzarsi sempre sul bene, o comunque sulla lezione da imparare, ci consente di alleggerire la sofferenza che a volte proviamo e quindi a diventare migliori.