Era il respiro, che mi dava vita, quello aperto alla mia terra con i suoi monti, i suoi alberi, i larghi sorrisi dei bambini appena nati…
Era il battito dei tanti cuori, all’unisono con il mio, a farmi sentire fratello dell’umanità secolarmente peregrinante dalla preziosa terra dei miei avi…
Era il fuoco, duraturo e rovente: incancellabile luce di una storia, nata nel mito di eventi reali, difficili a dimenticare, stupendamente realizzati.
E’ il tutto, intensamente vissuto sotto altri cieli, che, perennemente, scrutano la “stella polare” rivista da vicino…
Momentaneo passaggio tra misteriose coordinate di vita trascorsa su meridiani, unificati da primitivo orologio, rivolto all’amore della vita che dura…