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  • 12 anni fa
O mio cuore
che chiuso in un’arca
tra marosi sospinto
tremi per neri ululati
sotto pallida luna
lontana complice
di notti d’amore
e di spume di sogni,
che sarà di questo brandello
di vita?
Ricucirò i lembi
di vecchia placenta?
Troppi squarci
lacerano le fibre
oppure i miei occhi
non sanno vedere?
Cuore mio risorgi
tra i chiarori di albe
profumate di tiglio
in questa calda estate,
riposa all’ombra d’Amore
senz’ombre,
inébriati di tramonti infuocati
che lentamente scivolano a pelo di monti
nelle tenebre stellate
di luce infinita
così come sempre
anche ora.

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