Nelle mie passeggiate autunnali lungo l’argine di un fiume, incontro spesso una donna con un cane. Io amo profondamente gli animali, soprattutto i cani; questo mi annusa, scodinzola, io lo accarezzo e l’amicizia è fatta, col cane… e con la signora. E’ una 50enne ancora piacente con la pettinatura a caschetto e il vestito sobrio, non appariscente. Sarebbe stato difficilissimo, se non impossibile, conoscerla e fare amicizia. Invece, con il cane come intermediario, tutto si è svolto in pochi minuti. Nei pomeriggi autunnali col sole o con le nubi, incontro la signora, poiché lei esce con qualunque tempo. E ogni volta io la saluto, accarezzo il cane e poi restiamo a chiacchierare. Le prime volte parliamo del cane, del tempo troppo umido, di come sarà l’inverno successivo. Nei pomeriggi seguenti gli argomenti delle nostre conversazioni cambiano… Un poco alla vota la donna mi parla di lei, della sua vita interiore, del suo passato e dei suoi progetti futuri. Quando era ragazza, ricca e bella, sua madre pretendeva che sposasse un uomo di pari condizioni sociali. E una sera arrivò lui, il chirurgo, un bell’uomo ricco e importante. Il fidanzamento, i progetti futuri, la casa nuova, l’arrivo del figlio… Con un po’ di amarezza mi racconta tutto questo, come se non fosse stata completamente felice, come se mancasse sempre qualcosa. E infatti c’è qualcosa che non va. Il marito la trascura per gli impegni di lavoro, i parenti sono ipocriti, i suoceri odiosi… Adesso siamo in ottobre; il sole è giallo e basso e i pomeriggi sono corti. La signora continua il suo racconto narrandomi avvenimenti sempre più scottanti e scabrosi. La vita matrimoniale peggiora sempre più. I disaccordi aumentano. Il marito si rivela un uomo volgare che corteggia una ragazza più giovane di lui, una ballerina da night. Questa relazione suscita
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