Mi innamoro sempre dei tuoi occhi, e del loro languore. Di come mi riescono ad intenerire e far sognare. Se brillano, se si oscurano, se si aprono o se si abbassano: i tuoi occhi mi rendono ebbro di te. Perché oltre alla loro sincerità e al verdissimo loro colore, io so gustarmi di loro tutto quel dire che - per timidezza o convenienza - mi taci.
Mi innamoro sempre della tua bocca. Increspata da un'arrabbiatura o soffusa nella posa di un bacio. Mi seduce la sua semplice linearità. Senza essere del tutto procace, sa farsi amare per la sua leggerezza e per il colore nitido che dà alla mia pelle ad ogni bacio. E' buffa quando fa la palla o si rannicchia, e mi seduce quando - senza maliziose pose - mi sorride, schiudendomi il tuo universo.
Mi innamoro sempre del tuo naso. Importante timone del tuo viso. Si arriccia nella titubanza, si dilata nel pianto, si innalza nella risata. A me piace accarezzarne il dorso o soffiarvi nelle nari, provocandoti un divertito fastidio. E mi piace succhiartelo e baciarlo, quasi a volerlo tranquillizzare che non cambi: perché mi attrae così, aldilà dei tuoi cattivi giudizi nei suoi confronti (che ingratitudine).
Mi innamoro sempre delle tue gote. Quando le mordicchio e le risucchio è come se mi nutrissi della tenerezza propria della tua persona. Ti rendono aggraziato l'ovale del viso, e forniscono imperituri pretesti alla mia voglia di baciarti.
Mi innamoro sempre di te. Anche quando non ti penso tu sei la luce che danza con la mia ombra. Piccolo spirito che mi compie e mi completa: perché grande è il tuo profilo umano. Colmo di paure e tremori senza senso. Fiaccato e nobilitato da un'irrisolta stanchezza.
Mi innamoro sempre di te. Perché in te, nella tua bellezza danzante dentro e attorno alla tua persona, nel tuo porti talvolta lunatico e contraddittorio, nella tua capacità di chiedermi scusa: insomma, in tutto questo e in ben altro ancora, io non potrò mai finire di credere.
