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  • 10 ore fa
La mia condanna del fascismo non è meno netta di quella di Zerocalcare, di Scurati, di Barbero… Però non sono d’accordo sull’idea di escludere una casa editrice. Inevitabilmente «Tu sì, tu no» diventa una forma di censura. Certo: nel mio mondo ideale non esistono case editrici neofasciste, ma rendiamoci anche conto che la seconda carica dello Stato (La Russa) ha a casa il busto di Mussolini…
Trascrizione
00:00Il mio giudizio, la mia condanna del fascismo non è meno netta di quello di Zerocalcari, di Scurati, di Barbero.
00:06Ho scritto un libro che si chiama Mussolini, il capobanda, uno spettacolo teatrale, il duce delinquente, quindi si capisce come la penso.
00:12Però non sono d'accordo sull'idea di escludere una casa editrice.
00:17Inevitabilmente tu sì tu no diventa una forma di censura, che finisce per dare visibilità a cose che in effetti non la meriterebbero.
00:25Certo, nel mio mondo ideale non esistono case editrici neofasciste, rendiamoci anche conto che abbiamo la seconda carica dello Stato, che è al busto di Mussolini.
00:36Sarebbe il presidente la russa.
00:38E la quarta carica dello Stato, la presidente del Consiglio, che si rifiuta di dirsi antifascista che esistano case editrice neofascista, mi sembra il minore dei mali, mi sembra abbastanza inevitabile.
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