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00:00A November, a San Paolo del Brasile, in 1963, and a October, a Buenos Aires, capitale Argentina, in 1969.
00:09Altrimenti, il Milan, nella sua storia, ha vissuto sfide con il mondo in palio solo a dicembre.
00:15Il titolo iridato del ciclismo è estivo.
00:18Se vogliamo come quello del tennis, se lo identifichiamo nel mitologico torneo di Wimbledon.
00:22Ma il titolo mondiale del calcio per il Milan è sinonimo di dicembre,
00:26di periodo pre-natalizio, o comunque di un periodo di calendario autunnale o invernale.
00:33Nonostante la nuova edizione della Coppa del Mondo per Club della FIFA sia partita nel mese di luglio del 2025.
00:40Era però il 16 ottobre 1963, quando il Milan giocò la finale di andata per la Coppa Intercontinentale contro il Santos di Pelé.
00:50Segna in apertura tra pattoni, raddoppio di Amarildo,
00:53che rivolto al suo allenatore, l'allenatore del Milan, Luis Carniglia, pronunciò la frase
00:58«Pelé, sono io».
01:00Finisce 4-2 per il Milan.
01:02Nella partita di ritorno in Brasile, niente Pelé, non gioca, infortunato.
01:06Alla fine del primo tempo i rossoneri conducono 2-0,
01:09anche nella partita di ritorno, grazie alle reti di Altafini e Mora.
01:14Ma nell'intervallo l'arbitro Brozzi riceve dai brasiliani un assegno
01:18e nel secondo tempo il Milan non supera mai la metà campo.
01:22Quattro gol brasiliani, altro 4-2, ma per il Santos,
01:26e due giorni dopo si va alla bella, stesso campo, stesso arbitro.
01:31Dopo un tuffo brasiliano, almeno un metro fuori l'area di rigore,
01:34Brozzi inventa un rigore, spellendo Cesare Maldini per proteste.
01:37Poco tempo dopo fu scoperta la combina e l'arbitro Brozzi fu radiato.
01:43La furia di Luis Carniglia, allenatore del Milan, al ritorno a Milano.
01:48Non solo non esisteva il rigore, sino che l'arbitro stava predisposto,
01:51perché noi abbiamo rifutato una settimana prima di giocare con questi arbitri.
01:55Non hanno imposto la federazione sudamericana a questi arbitri.
01:58E dopo una cosa ridicola, non hanno imposto anche la terza partita,
02:01la terza arbitro, quando aveva un clima terribile,
02:03e che aveva già la partita persa.
02:06Sono molto contento con i ragazzi, che hanno fatto una partita magnifica.
02:10Il 22 ottobre 1969, il Milan esce dal sottopassaggio per entrare sul campo della bombonera di Buenos Aires
02:21per affrontare le Studiantes nella partita di ritorno della Coppa Intercontinentale.
02:27Gli ultimi metri non sono protetti,
02:29e appena i primi giocatori sbucano fuori sul campo di gioco,
02:31su di loro viene rovesciato caffè bollenta.
02:35Comincia così una delle più violente partite della storia del calcio.
02:39Una caccia all'uomo selvaggia,
02:41che si concluse addirittura con l'arresto di un giocatore del Milan, Nestor Kombin.
02:47L'intimidazione ambientale, l'acquiescenza arbitrale, la mancanza di ogni sicurezza,
02:52furono tali che negli anni seguenti le squadre europee rifiutarono di andare a giocare in quel clima.
02:58Favorite anche dal fatto che questo titolo non era riconosciuto ufficialmente dalla FIFA.
03:02E per il Milan fu la prima vittoria.
03:05Avrebbe aspettato vent'anni per il secondo successo mondiale,
03:08in quella che ormai sarebbe diventata la Coppa Intercontinentale Toyota Cup.
03:13Ma le Studiantes e il primo Milan mondiale hanno comportato per i rossoneri il rischio di perdere la vita.
03:19La testimonianza di Pierino Prati.
03:21Già nel sottopassaggio ci riempirono disputi di tutti i colori.
03:25E poi tra l'altro il sottopasso di San Siro era molto stretto.
03:30Dunque eravamo uno di fronte all'altro per l'entrata in campo.
03:33Già lì cominciarono a insultarci, dicendo.
03:35L'unica volta che a livello personale, anche a livello di squadra,
03:40a livello di gruppo che era lì a fare questa partita, abbiamo rischiato grosso.
03:44Quando uno pensa poi, mentre fredda, a quello che poteva succedere o il limite dove siamo arrivati a un passo che potesse succedere qualche tragedia,
03:54è vero, siamo arrivati molto vicini.
03:5620 anni dopo, al termine di Milan-National Medellin 1-0 a Tokyo, il 17 dicembre 1989,
04:08con lo storico gol di Evani, Silvio Berlusconi scrisse una bellissima lettera alla memoria del suo papà, Luigi.
04:16Il finale della lettera recitava così.
04:18Chi crede vince. Vedrai, ce la faremo. Ce l'abbiamo fatta.
04:23Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie
04:29che valgano a realizzare ciò che è di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi,
04:36che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan.
04:42E proprio in quei momenti Enrico Sacchi dedicava al presidente Berlusconi la vittoria del trofeo mondiale.
04:49Ma io avrei tante persone a cui dedicare questa coppa, veramente tante.
04:54In questo momento mi vengono in mente però subito due persone.
04:59Una è Gullit, che è in un momento di grande sfortuna ed è lontano,
05:05e mi dispiaceva oggi non vederlo in campo.
05:07E l'altra è quella persona che ha creato questo Milan,
05:13che ha permesso a me di venire al Milan,
05:17quella persona che ha acquistato questi giocatori,
05:21quella persona che ha organizzato attorno a noi
05:23tutto quello che si può dire un'organizzazione veramente ad altissimo livello,
05:26ed è il dottor Berlusconi.
05:27La stagione 1990-91 consegna ai rossoneri la terza vittoria nell'intercontinentale
05:36il 9 dicembre del 1990 a Tokyo,
05:413-0 contro i paraguaiani dell'Olimpia Assunzion.
05:45E con quella seconda trasferta consecutiva in Estremo Oriente,
05:49il Milan divenne popolarissimo anche nel paese del sollevante.
05:53I prodotti ufficiali rossoneri in Giappone da quel momento in poi sono richiestissimi
05:58e i turisti nipponici in Italia inseriscono Milano nei loro itinerari
06:03anche per vedere tutto ciò che ricorda da vicino la C-Milan di Milano.
06:10Due vittorie mondiali consecutive quindi,
06:13ma anche due sconfitte consecutive successivamente,
06:16nel dicembre 1993 e nel dicembre 1994.
06:20La prima sconfitta 3-2 con il San Paolo,
06:23con Dejan Savicevic riammesso in extremis dalla FIFA
06:26dopo le discussioni burocratiche sulla sua elegibilità per la partita
06:31per una vecchia squalifica con la Stella Rossa.
06:34Ma Fabio Capello non cambia la formazione.
06:36Vittoria ai brasiliani di Cafu e Leonardo.
06:38E poco prima della partita, Franco Baresi lo sapeva
06:41che quella volta sarebbe stata molto dura.
06:44È una squadra molto forte quindi sarà molto difficile,
06:47in differenza degli altri anni, magari che c'era un Milano al 100%,
06:51le altre squadre magari non erano ancora all'altezza.
06:54Quest'anno invece penso che ci avrà una grande prestazione da parte di tutti
06:58per superarli.
07:00Beffarda invece, con un Milano ancora vittima delle stanchezze post-mondiali
07:04statunitensi del 1994, con tanti rossoneri convocati da Rigo Sacchi negli States,
07:10la sconfitta contro gli argentini del Vélez-Sarsfield del mitico Carlos Bianchi
07:14nel dicembre del 1994.
07:18Questa volta, Savicevic c'era.
07:20Il Milan perse male 2-0.
07:22Ma se non altro, la sfida coronò il sogno di essere comunque protagonista
07:26di una finale mondiale da parte dell'ex-sandoriano Sandro Melli,
07:30scambiato dal Milan con Ruud Gullit.
07:32A me è importante essere qui a partecipare a una finale intercontinentale
07:37che forse non avrei mai potuto disputare.
07:41Invece, col fatto di essere un termino, ho questa fortuna.
07:44È logico che un attaccante va in campo e deve segnare.
07:48Però credo che sia importante il contributo di tutta la squadra.
07:51Otto anni e mezzo dopo quella dichiarazione di Sandro Melli,
07:54il Milan diventava campione d'Europa a Manchester,
07:57contro la Juventus, con Andriy Shevchenko.
07:59E alla cena della fine di quella stagione,
08:03Carlo Ancelotti confidava
08:04l'anno prossimo vorrei vincere Scudetto e Coppa Intercontinentale.
08:10Avrebbe invece vinto Scudetto e Supercoppa Europea.
08:15Nel dicembre 2003, niente titolo mondiale invece.
08:19Niente titolo mondiale rosso-nero per la sconfitta ai rigori
08:21contro gli argentini del Boca Juniors.
08:23Il quadro di quella notte delineato dalle parole post-partita
08:27proprio di Carlo Ancelotti.
08:28È stata una partita molto difficile, era iniziata anche abbastanza bene col gol,
08:32poi dopo il pareggio ha rimesso le cose in equilibrio.
08:37Abbiamo faticato, non è stato il solito Milan spumeggiato,
08:42abbiamo faticato anche perché il campo era molto veloce,
08:45non abbiamo preso la giusta misura nei passaggi,
08:47poi loro sono dimostrati una squadra valida,
08:52molto compatti, sempre pericolosi in contropiede.
08:55Gli direi che è stata una partita in equilibrio dove loro hanno fatto il massimo
09:00mentre il Milan non sempre è riuscito ad esprimere il meglio.
09:04Ma alla fine, a conti fatti, alla resa dei conti, è il 16 dicembre 2007 il giorno del Milan.
09:13La data in cui tutti i conti si sono chiusi.
09:17Dopo aver vinto Champions League e Supercoppa Europea,
09:20il Milan supera 4 a 2 il Boca e diventa il club più titolato al mondo.
09:25Trasferta preparata nei minimi particolari,
09:28Milan atterrato in Giappone molti giorni prima,
09:30tutto voluto, tutto pensato, tutto calcolato,
09:33organizzazione, fuso orario, tutto per la gioia finale di Adriano Galliani.
09:37Sì, fantastica, lo volevamo intensamente questo campionato del mondo per club
09:42e ci siamo impegnati al massimo.
09:46L'abbiamo detto quest'estate e questo era il trofeo che cercavamo,
09:50che volevamo e che abbiamo raggiunto.
09:53Poi è fantastico tutto quello che si sta verificando quest'anno.
09:56Prima abbiamo rincontrato il Liverpool, l'abbiamo battuto,
09:59poi il Boca l'abbiamo battuto.
10:00Insomma, sono cose magiche, meravigliose, stupende che capitano,
10:05credo solo ai nostri colori.
10:07L'abbiamo voluta questa competizione con tutte le nostre forze.
10:11Lo abbiamo messo nella testa dei giocatori dal primo giorno del ritiro.
10:15Volevamo diventare campioni del mondo,
10:16volevamo diventare il club più titolato del mondo,
10:19volevamo portare in Europa per la prima volta il campionato mondiale per club.
10:22Ce l'abbiamo fatta e siamo veramente tanto, tanto felici.
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