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  • 2 giorni fa
A tu per tu con Luca Cordero di Montezemolo in occasione dell'uscita del film "Sognando Rosso", nelle sale cinematografiche italiane dal 1° al 3 dicembre. Approfondiamo l'aspetto industriale del ventennio trascorso al vertice della Ferrari e gli anni alla presidenza della Fiat. La sua Ferrari 348 e le eredi che trasformarono la produzione di Maranello, la nascita della Fiat 500 del 2007 e Sergio Marchionne. Con uno sguardo al futuro sulle auto elettriche.

Categoria

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Sport
Trascrizione
00:00Dal primo al 3 dicembre nelle sale cinematografiche italiane uscirà il film Sognando Rosso,
00:10una lunga intervista da parte del giornalista britannico Chris Harris a Luca Cordero di
00:15Montezemolo. È un racconto non solo sulla vita e la carriera dell'ex presidente di Ferrari e Fiat,
00:22ma anche una storia dell'automobile italiana degli ultimi 50 anni, dalle corse all'industria,
00:27dalle piste di Formula 1 alle fabbriche. Proprio di quest'ultimo aspetto noi di Gazzetta Motori
00:32abbiamo parlato con l'avvocato Montezemolo. Nel film Sognando Rosso lei apre il periodo alla sua
00:39presenza della Ferrari con il noto episodio della 348 al semaforo con la Golf GT. Ci può rinfrescare
00:46la memoria e fu proprio questo il punto di partenza del suo lavoro al vertice del Maranello?
00:51Ma guardi, a parte che le devo dire fu divertente proprio dal vero a quel famoso semaforo, perché
01:01era appena finito i mondiali di calcio e un ragazzo mi fece i complimenti dal finestrino,
01:05sa quando sei affiancato a un'altra macchina in attesa del rosso, lui vede la Ferrari come
01:12venne rosso spinse, io anche, ma lui era molto più rapido di me. E questa prima riunione a Maranello
01:20mi presentano, si presentano le varie persone, dice io sono tale, dopodiché si parla di macchine,
01:28c'era la testa rossa, 12 cilindri e poi dice poi abbiamo la 348, uno 8 cilindri e mi
01:34fecero una grande, come dire, promotion della 348. Io li lasciai finire, dice guardate voi
01:43siete molto sfortunati, perché il vostro nuovo presidente e amministratore delegato,
01:48che sono io, è uno sfortunato proletario di una 348. Devo dire che fu anche divertente,
02:00perché rimasero tutti abbastanza bocca aperta. Però fu un inizio, io avevo molto chiaro
02:06il tipo di Ferrari che volevo e dopo la 348 nacque la 355, che fu una macchina straordinaria
02:14e da cui derivarono poi tutte le 8 cilindri, 360, 358 eccetera, 458, fino ai giorni d'oggi.
02:25Ecco, sta per tornare sulle strade una Fiat 500 ibrida costruita a Mirafiori e ci riallacciamo
02:33sempre al film, in cui lei a un certo punto rievoca la 500 del 2007, progettata con lo
02:41spirito, con i criteri di una Ferrari. Ecco, ci spieghi meglio quanto spirito del cavallino
02:46ci fu in quella 500?
02:48Molto. Allora, intanto, così posso dire, lei sta toccando dei temi del film che tra l'altro
02:57a me sono molto piaciuti, perché sono un po' inediti, sono molto inediti alcune cose,
03:04come tutta la parte, per esempio, che riguardava quando Senna venne a casa mia, ma anche nel
03:12caso, lei ha citato la 348 così del semaforo. La 500, quella che si vede nel film, in comune
03:24a solo il rosso originale Ferrari, perché quello è stato rosso proprio originale. Però
03:31quando io divenni Presidente della Fiat nel 2004 e si stava preparando la cosiddetta nuova
03:38500, io vengo da una cultura in cui c'è una maniacale attenzione al dettaglio, ai colori,
03:48a tutto. Ecco, cercai di trasferire sulla nuova 500 alcuni di questi elementi che erano fondamentali
03:58e che poi, grazie anche a persone eccezionali che lavoravano con me, forse addirittura più
04:04bravi di me, fecero poi di questa nuova 500 un'icona che aveva tutto il fascino della vecchia
04:13500, quella che si vede nel film Girare per le strade di Roma con la nuova 500.
04:22Parliamo ora un attimo in breve di Sergio Marchionni. Quale ritiene che sia stato il
04:29suo merito più grande e qual è il suo errore più grave nella conduzione di Fiat e poi FCA?
04:37Guardi, il merito è stato quello di essere un manager che lavorava moltissimo, che aveva
04:49una grande capacità di conoscere e di leggere i conti, che era molto concentrato, cosa importantissima
04:58del management in generale e in quello automobilistico in particolare, sulle priorità, guardare le
05:06priorità da fare, che era un bravissimo infine uomo abile sia nel concludere accordi, sia
05:17nello spiegare agli analisti e al mercato tante vicende dell'azienda. Credo che per molti
05:27anni lui abbia spiegato che uno degli obiettivi era un grande rilancio dell'Alfa Romeo senza
05:33che poi questo rilancio dell'Alfa Romeo sia avvenuto completamente purtroppo, un po' perché
05:39era difficile, un po' perché lui mancò, un po' perché forse lui era un po' ottimista
05:44sui numeri che si potevano fare visto i concorrenti tedeschi. L'errore, guardi, l'errore secondo
05:52me, io lo riferisco alla Ferrari più che alla Fiat, perché quando lui volle diventare
05:58il presidente della Ferrari, quindi diciamo essere il numero uno, lui credo che dentro
06:07di sé diceva io ho avuto tanto successo prima con la Fiat, adesso vi spiego come si fa a
06:14vincere in Formula Uno e lui sperava molto di riuscire a riportare la Ferrari al mondiale
06:21e purtroppo questo non è avvenuto, lui credo che sia rimasto molto male di questo, ma il fatto è che
06:29la Formula Uno è talmente diversa dal mondo normale dell'industria, ma anche dell'industria
06:37dell'automobile, per cui ci vuole una grande esperienza, ci vuole una grande conoscenza e non è una
06:43cosa che anche un bravissimo manager può riuscire a fare.
06:47Le piacciono le auto elettriche e ritiene opportuna la scelta dell'Unione Europea sul 2035?
06:54Infine, che impatto d'immagine potrebbe avere la Ferrari elettrica?
06:59Io credo che l'Europa è andata proprio in là, non oggi già, da almeno due o tre anni,
07:09costringendo in particolare l'industria tedesca ad una rivoluzione costosissima, io vedo che
07:19la Porsche se non fosse tornata rapidamente indietro avrebbe corso un grande rischio, addirittura
07:28non dico di fallimento, ma di grandissime difficoltà e con la Cayenne ha fatto una marcia indietro
07:35totale verso il motore termico. Io credo che come sempre in queste cose ci debba essere
07:42una via di mezzo. Da un lato non c'è dubbio l'evoluzione in funzione dell'ecologia, in funzione
07:50della modernizzazione, va benissimo. Dall'altro però che non sia un salto eccessivo sia in termini
07:57di costi, sia in termini di tempi. Io sono sempre stato, lo dissi anche pubblicamente
08:05tante volte, molto favorevole all'elettrico per le vetture cittadine, perché non c'è
08:10dubbio che l'elettrico con piccole batterie in città sono importanti per abbassare sto CO2,
08:18per essere verso una sostenibilità del mondo molto maggiore. Ma sono altrettanto convinto
08:25che il futuro, oltre che il presente, sia di un ibrido innovativo che possa unire una
08:33certa percorrenza elettrica e poi il motore termico. Attenzione, con un'evoluzione straordinaria
08:40che è già in atto e che sarà ancora più forte da parte dei carburanti, perché i carburanti
08:48avranno un ruolo fondamentale nel tema ecologico. Quindi per chiudere, io credo che il futuro
08:57sia sempre di più degli ibridi di nuova generazione, che l'Europa qualche passettino indietro lo
09:03debba fare. Detto questo, come sempre, chi poi più che altro fa polemiche o si lamenta
09:13è perché tecnologicamente è più indietro degli altri e quindi non ha piacere che si
09:19vada in una direzione dove magari uno è più indietro. Ferrari elettrica. Ma guardi, ho
09:25visto che è stato già rinviato per oltre di due anni il progetto. A me non piace mai discutere
09:37dalla tribuna, perché quando io ero in campo mi dava fastidio chi dalla tribuna giudicasse.
09:44Io credo che la Ferrari elettrica per il momento si poteva anche evitare, ma evidentemente se
09:53la Ferrari ha fatto ingenti investimenti, sia in stabilimenti, sia proprio per creare la
10:01Ferrari elettrica aveva i suoi motivi, forse la lezione di Porsche potrebbe essere utile
10:09per qualche riflessione.
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