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  • 17 hours ago
Dal festival che non lo prenderebbe mai perché “non ho followers e non vengo da un talent” alla musica di oggi, scritta solo “per ottenere visibilità e poi fare altro, andando a fare soldi da un'altra parte e in un altro modo”, fino all’ironia “che mi ha salvato più volte la vita”. Tra jazz, swing e battute brillanti, Sergio Caputo si confessa all’Adnkronos, forte del grande successo del live all’Auditorium Parco della Musica di Roma in cui ha fatto sognare i fan nostalgici e i giovani appassionati. L’artista, indimenticato interprete di pezzi ‘cult’ della musica italiana come ‘Un sabato italiano’ e ‘Garibaldi Innamorato’, ha poi regalato in esclusiva una mini jam session negli spazi dell’Adnkronos.

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Transcript
00:00Ben ritrovati al nostro ADN Cronos Live, oggi parliamo di jazz, swing, ironia e quasi sabato siamo in Italia, quindi diamo il benvenuto con grande piacere a Sergio Caputo, ciao.
00:13Ciao a te e tutti quelli che ci stanno seguendo in questo momento.
00:17Grazie per essere con noi, allora Sergio comincio questa intervista col dirti che non tutte le bionde sono tinte, ci tengo.
00:25L'ho verificato.
00:27Bene, negli anni.
00:29Non ti dico come.
00:32L'importante è che tu abbia verificato questo.
00:35Senti, partiamo dal presente, con te abbiamo un sacco di cose da dire ma partirei da domani, domani 22 novembre all'auditorium di Roma sarai in concerto.
00:48Che concerto sarà?
00:49Allora, intanto sarà un concerto con un protagonista che sarei io, estremamente pauroso perché la sala Santa Cecilia fa molta paura, nel senso che io di solito suono nella Sinopoli che è più piccola.
01:09Un po' più ristretta.
01:10La Santa Chiara è una sala dove suona sting, però non era possibile avere la Sinopoli nel giorno in cui potevamo prenderla e quindi abbiamo detto va bene, facciamolo lì.
01:25Quindi i romani mi raccomando, riempitemela.
01:28Tutti i curiosi della musica, tutti i fan degli anni 80, tutti quelli a cui piace il jazz condito anche da intelligenza perché diciamocelo, sono invitati.
01:44Io ti chiedo infatti che tipo di pubblico ti aspetti? Più nostalgici o più giovani che magari vogliono?
01:50Ma c'è un misto, c'è un misto, anche perché io ho la caratteristica di essere stato passato da padre in figlio, da fratello maggiore a sorella minore, eccetera.
02:04Poi questi sono sposati, hanno avuto figli e quindi cominciano a portare i figli.
02:09Quindi sono sia 17 anni che coetanei.
02:14Una cosa curiosa è che c'è una parte del mio pubblico che si aspetta di vedere uscire sul palco quello lì della copertina di un sabato italiano.
02:29Esatto.
02:31In modo tutto irrazionale perché non è possibile.
02:34Chiaramente.
02:35Poi invece arrivo io.
02:37C'è sempre quel momento di sbando.
02:41Senti, l'hai citato tu, tu sei l'uomo che ha trasformato un sabato qualunque in un sabato italiano.
02:48Allora ti ricordi il giorno in cui hai scritto questo brano che poi è diventato un cult, veramente un cardine della musica italiana di quel genere?
02:56No, non lo ricordo perché intanto è stata una notte ed era una notte di un sabato in cui io ho deciso proprio di non uscire di casa,
03:04proprio per lavorare sulla musica e poi pensi, scendi giù, vieni e andiamo nel giro così.
03:12Quindi saliamo in macchina, facciamo i soliti giri locali, cose, posti dove c'era la musica eccetera eccetera.
03:19E poi la mattina dopo mi sveglio non ricordandomi neanche come ero riuscito a tornare a casa.
03:23però mi accorgo che avevo tutta una quantità di scartoffie accartocciate intorno,
03:31quindi mi sono accorto uno che avevo scritto, due che avevo il mio registratore a cassette vicino al letto
03:38ed era molto facile raggiungerlo perché avevo il materasso a terra, nel classico stile.
03:44E quindi mi aspettavo di sentire le cose così e invece c'era tutto un sabato italiano finita,
03:55proprio dal riff dei fiati, tutto e testo.
04:02E' nata così, doveva uscire così?
04:04E' nata da sé, si è autoscritta diciamo.
04:09Senti, uno dei tuoi marchi di fabbrica infatti è proprio questa ironia intelligente, no?
04:14Tu hai portato questo jazz, questo suono condito proprio anche da testi graffianti che prima non c'era, no?
04:24Perché secondo te prima non c'era? Perché te lo sei inventato tu?
04:27Come è venuto questo stile così personale?
04:31Probabilmente dalle mie letture, io ho letto migliaia di libri, poi paradossalmente,
04:46poi dico una cosa orrenda adesso, paradossalmente appena ho cominciato a scrivere libri io ho smesso di leggere,
04:52che è una cosa strana tantomeno.
04:58Forse capita spesso però.
04:59Sicuramente la mia formazione letteraria che era soprattutto orientata verso i poeti americani,
05:09ma non solo, c'era anche, non so, molto Moravia, c'era anche molto, anche Pasolini.
05:19E' presente.
05:19Non tutti, non tutti sanno, i film di Pasolini nascevano dai libri, non so se li siano scritti prima o dopo,
05:26ma comunque leggevo di tutto, io ho letto anche piccole donne, piccole donne crescono,
05:34c'era una sorella maggiore.
05:36Bellissimi però.
05:38Tutto quello che mi capitava a tiro, dei saggi su occhi e cervello,
05:44gangli, nervosi eccetera.
05:48Quindi sicuramente tutta questa massa di cose si è condensata in uno stile letterario
05:55che poi è venuto fuori spontaneamente.
05:58Anche poi l'uso dell'ironia, proprio con i miei amici di allora,
06:05era molto frequente, nel senso che eravamo anche abbastanza criticoni
06:13nei confronti degli altri e così c'era una forma di umorismo abbastanza noir, se vogliamo.
06:24E' un po' che raffiante.
06:25A volte.
06:26Ti ha salvato l'ironia spesso nella vita?
06:29Sì, perché comunque si dice, è un po' un luogo comune, ma insomma chi non riesce
06:40ad essere ironico con se stesso poi non dovrebbe essere ironico con gli altri.
06:47Io ho applicato sempre questa…
06:49Un'auto ironia anche, quindi.
06:52Senti, tu hai citato i libri e la tua formazione anche letteraria, infatti questa vena narrativa
06:59c'è nelle tue canzoni, ma c'è anche nella tua vita reale, perché hai scritto dei libri
07:04dove tra l'altro c'è sempre questo graffio, questo quid e so che ne stai scrivendo anche
07:12un altro, anche se non vogliamo spoilerare troppo, giusto?
07:14Sì, sto scrivendo il terzo e stavolta è un libro di racconti, cioè di storie che si
07:24possono leggere in ciascuna, in una quarantina di minuti, volendo.
07:34Sono storie di coppie anomale, di coppie che sbroccano.
07:43Vabbè, andrà a ruba, te lo dico.
07:44Lo spero, devo trovare ancora un editore perché…
07:50È un romanzo comunque?
07:51È un romanzo, no, sono storie, è un libro di racconti.
07:55Ah, ok.
07:57Dove ci sono sicuramente alcune cose che mi sono capitate.
08:01Leggermente autobiografico, diciamo, ma…
08:04Sì, baccano delle puntate meno meno che sugli altri, ma comunque assurde, situazioni abbastanza assurde e appunto anche sconfinanti nel noir.
08:18Ok.
08:19Beh, perché tu hai avuto comunque, adesso senza entrare in una seduta di psicoterapia, ma comunque hai avuto una vita sentimentale degna di libri, decisamente, insomma.
08:30Beh, quantomeno sì, movimentata.
08:32Tu sei anche molto legato a Roma, perché la romanità c'è anche nelle tue canzoni, ci sono dei quadri poetici anche abbastanza… che rimangono impressi, no?
08:43Mh-mh.
08:44C'è qualche luogo, qualche angolo di Roma che hai nel cuore però, che è stato fondamentale per te, che te lo ricordi ancora?
08:52Beh, questa cosa viene molto fuori nel documentario che è stato girato su di me.
08:59Sì.
08:59Che ripercorre un po' i luoghi che sono stati importanti, quindi il posto dove sono nato, i posti dove ho abitato a bambino, le case.
09:10Io ho abitato in ventitré case finora.
09:12Insomma.
09:12Perché non sono poche.
09:15No.
09:17Penso che ci sono persone che nascono, vivono e muoiono nella stessa casa, senza mai uscire da quelle pareti.
09:27Quindi ventitré case vuol dire che…
09:32Conosci il mondo.
09:33Ti sei agitato.
09:35Tu sei stato anche, c'è stato un periodo americano, diciamo, nella tua vita, no?
09:40Beh, sono tuttora, credo, perché comunque quando vivi dodici anni in un paese straniero poi ti integri.
09:50Anzi, io mi sono integrato molto rapidamente perché loro fanno le cose diversamente, noi italiani usiamo un altro tipo di logica,
09:59però andare lì a cercare lo scontro non è assolutamente, oltre che inutile, non è produttivo per te.
10:11Certo.
10:12Quindi l'integrazione immediata, io la consiglio a tutti quelli che si spostano in un altro paese.
10:20Rispetto alla Francia, ecco, interessante anche questo, com'è vivere in America rispetto a vivere in Francia e in Italia?
10:28Beh, intanto molti americani si stanno spostando in Francia adesso, quindi mi sembra di vivere ancora negli Stati Uniti a volte.
10:42Invece è molto diverso rispetto all'Italia, immagino, come tipo di vita, come tipo di regole?
10:50Abbastanza, nel senso che ci sono vizi e virtù.
10:55I vizi sono che tendono a non fermarsi alle strisce pedonali e ti devi un po' imporre, quindi fare lo schiatto.
11:09Madonna.
11:11Sembrerà avrei detto il contrario, insomma, che fossero più rispettosi, invece no.
11:16No, no, assolutamente, indisciplinatissimi.
11:19Ok.
11:21Poi va bene, loro stessi ammettono di essere abbastanza incazzosi, sempre brontoloni.
11:28Non vedi quasi mai per la strada persone che si divertono, che ridono, eccetera.
11:38Però adesso io sono stato tirato dentro un gruppo di musicisti che mi costringono ogni tanto ad andare a suonare in alcuni club,
11:47senza essere me, però, cioè quindi accompagnando qualcun altro, facendo il chitarrista di qualcun altro.
11:54Questo mi diverte molto, perché poi loro vanno a braccio, non si sa mai che pezzo attaccano e in che chiave lo fanno.
12:04E sono più canzoni che io non ho mai suonato, non ho conosciuto.
12:07Lì si vede che sei un vero musicista, però, perché...
12:12Eh beh, mi devo...
12:14Esatto.
12:15Però è un buon allenamento, è come prendere uno, bendarlo e fargli fare un percorso accidentato.
12:22Comunque mi colpisce che nella scia, sempre di farci sentire improduttivi, perché fai due miliardi di cose,
12:30hai anche uno spazio nella tua nuova casa dove fai delle cose creative, cioè dipingi...
12:38Faccio delle sculture, ma infatti devo iniziare a esporre e a vendere, perché ormai le sculture sono uscite dietro dallo studio,
12:45hanno invaso l'ingresso e stanno prendendo...
12:49Poi non è che faccio cose piccoline, faccio cose grandi così, se no sono più grandi e deve arrivare il giorno che
12:58o smetto di farlo o...
13:01O fai una mostra.
13:02O faccio una mostra e vendo tu o svendo.
13:06Qualunque cosa.
13:07Ma come sono, che stile, che genere di sculture fai?
13:11Dunque, come lei descrive...
13:14Descriverei sono abbastanza...
13:20Come si dice, dei pittori che dipingono le cose più o meno come sono.
13:27Realismo?
13:28Abbastanza realista nelle pitture, quanto sono, tendo all'astratto nelle sculture, con, diciamo, qualche...
13:43Con un margine di... ci sono degli accenti molto messicani, che credo aver acquisito negli Stati Uniti.
13:52Negli Stati Uniti.
13:53Beh, è interessante, insomma, attendiamo una mostra di...
13:57Mi piacerebbe, c'è un problema anche su come spostarle, perché sono molto pesanti, infatti mi sono preso più di un colpo della strega spostando su un posto o l'altro.
14:08Senti, perché poi tu, sempre nella gioco, forse non tutti sanno che è, tu sei un architetto mancato.
14:20Che poi non sei mancato, perché comunque c'è l'architettura anche nella musica da... si può esprimere, no?
14:26Ben nato è architetto, Baglioni si è laureato in architettura di recente.
14:32Sì, da poco.
14:33Non so perché l'abbiano fatto.
14:35Io se mi fossi potuto fermare alla terza media sarei stato benissimo, né sarei diverso da come sono,
14:42perché veramente quello che è venuto dopo la terza media non mi è rimasto.
14:49Quindi deduco che sia stata una perdita di tempo durante la quale avrei potuto probabilmente fare molte cose.
14:57Ma cosa c'è in te di architetto? Ecco, perché avevi scelto architettura?
15:02Perché mi dava la possibilità di essere artista e poi c'era anche questa vocazione di creare degli spazi abitativi differenti.
15:17Ma poi mi sono accorto anche che in Italia sarebbe stato impossibile, perché in Italia si riesce solo a costruire...
15:25In Italia l'Italia è troppo storica, troppo antica, non si può costruire niente.
15:30Al massimo fai delle ristrutturazioni, infatti tutti gli architetti che conosco facevano giardini, ristrutturazioni, eccetera.
15:37C'era l'invasione dei geometri che invece lavoravano moltissimo ristrutturando, costruendo palazzine, eccetera.
15:46E agli architetti non restava che o cercare di diventare mondialmente famosi come tipo Renzo Piano, che ha fatto anche l'Auditorium, Parco della Musica,
15:58con i camerini degli artisti a 500 metri dal palco e su un altro piano, con scale in mezzo, porte, tagliafuoco.
16:08Una volta siamo rimasti chiusi dentro, non stavamo più a chi telefonare per uscire.
16:14È un labirinto, non si riusciva a...
16:16Un po' farraginoso, dici.
16:18O diventi mondialmente famoso facendo anche queste cose qui, o sei costretto a costruire delle periferie dormitorio fuori dalla città,
16:31che normalmente poi diventano degli agglomerati di umanità anche pericolosa.
16:41Sì, certo.
16:43Parlando, tornando un attimo alla musica, anche questo forse non tutti lo sanno.
16:48Tu hai scritto un brano che poi è diventato ugualmente iconico nella musica, che è Susanna di Adriano Celentano.
16:58Ti piacerebbe rivedere Celentano in tv? Cosa pensi quando...
17:02Guarda, Celentano è una persona bizzarra, quantomeno.
17:07E credo che quella sia uno dei dettagli che l'ha portato al successo, perché poi...
17:15Assolutamente, certo.
17:19Non so come sia adesso Celentano, se sia ancora in grado di fare televisione originale.
17:27So che, così ho letto, che insomma sta molto in disparte, si tiene molto in disparte.
17:37Comunque ecco, devo precisare che Susanna era una cover di una canzone di un gruppo forse svedese, non mi ricordo.
17:45La musica esisteva già.
17:46Che però diceva tutt'altro, io se dovessi fare una cover di una canzone tenderei a rimanere il più aderente possibile all'originale,
17:57ma l'originale assolutamente non calzava Celentano, quindi mi sono inventato questa storia che calzasse il personaggio.
18:06E infatti è andata bene, lo ha riportato diciamo un po' al successo, perché diventò la canzone del sabato sera di questo programma che lui faceva.
18:19Assolutamente sì.
18:20Comunque lui l'ho incontrato due volte soltanto di persona.
18:24Ah ok, ma come nacque l'accordo, cioè diciamo l'idea di farla cantare a lui?
18:29No, mi chiamò Catalina Caselli una sera e mi disse che c'era da scrivere un testo per Celentano, se mi andava di provare.
18:41E ho detto sì, quando ti serve, dice domani, dico guarda che io ci metto anche settimane a scrivere un testo.
18:48Perché poi scrivo più canzoni contemporaneamente e quindi è un po' come quando faccio i quadri, no?
18:55No, ne comincio uno, però poi si deve asciugare, allora ne comincio un altro.
18:59E riprendi.
19:00Esatto.
19:01Che è una tecnica che tu puoi vedere per esempio in Picasso o in altri pittori moderni dove vedi che c'è sotto un colore, ce n'è un altro, si intravede e quindi deve per forza averlo fatto asciugare prima.
19:16Ah vedi che.
19:17Mi chiese domani, quindi io con l'aiuto di una bottiglia e con una marea di fogli sul tavolo ho cominciato a scrivere questa storia che poi ho sintetizzato nella canzone e devo dire che poi è andata bene.
19:38Direi di sì, insomma.
19:41Senti, tornando al sabato, al sabato italiano che oggi il sabato medio dura quanto una storia di Instagram diciamo, quindi è un'epoca dove tutto è diventato velocissimo.
19:56Allora, cosa mantiene oggi viva secondo te la poesia di un sabato italiano?
20:01La mantiene viva il fatto che è una canzone che non è legata a dei fatti che può essere collocata in un tempo preciso che ha perduto poi di attualità.
20:17Il sabato sarà sempre fino alla fine dell'universo, sarà sempre il giorno in cui uno ha il diritto di lasciarsi andare, di staccare, quindi di fare tutte le cose che non si riescono a fare durante il resto della settimana perché ci sono i doveri, la vita quotidiana, le preoccupazioni, spesso inutili.
20:41Perché sai che il 95% delle cose che ci preoccupano non accadranno mai? Questo è un messaggio che rivolgo a tutti.
20:50Fantastico.
20:51Non vi preoccupate.
20:52È vero tra l'altro.
20:53Esatto. Spesso bisogna restare fermi e non reagire alle cose, non lasciarci turbare dalle preoccupazioni perché spesso e volentieri queste cose non avvengono.
21:10Se dovessi riscrivere, questa è una domanda di rito, non so se te l'hanno già fatta, se dovessi riscriverlo oggi che cosa cambieresti? Cambieresti qualcosa oppure no?
21:20Non potrei riscriverlo oggi perché ovviamente l'ho scritto che avevo credo 30 anni, quindi facevo la vita del 30enne single con un buon lavoro, quindi potevo permettermi di fare cose varie ed ero fondamentalmente un single incallito.
21:46Praticamente uscivo tutte le sere eccetera, ma particolarmente il sabato.
21:52Oggi ci sono dei fans che mi dicono ma tu non scrivi più come una volta, certo scrivo di storia vera, non è che posso essere morto se ho continuato a fare più la vita.
22:06Poi con la maturità subentrano anche altre dinamiche, altri comportamenti, può fare il pazzo tutta la vita.
22:17Senti un'ultima cosa che ti voglio chiedere a proposito di Sanremo, Sanremo per te che cos'è? È un'ipotesi oppure un vado alle Hawaii?
22:27Beh no, non è più un'ipotesi perché ho la certezza che non mi imprenderanno mai più.
22:35Oggi per queste trasmissioni vengono presi solo personaggi che escono dai talent oppure si insegue il personaggio che ha qualche milione di followers sui social.
22:55Io certamente non rappresento quello.
22:59Una cosa che invece rattrista è che molta gente che non sa assolutamente fare musica, che non sa assolutamente scrivere, infatti ci sono canzoni che hanno otto autori,
23:12che io non so come si faccia perché io ho già difficoltà con me stesso a scrivere una canzone da solo,
23:17e usino il mezzo musicale per ottenere visibilità e quindi poi andare a fare altro, andare a fare soldi in qualche altro modo.
23:28E questo dovrebbe essere proibito dalla legge perché nessuno, non credo che ci sia un altro mestiere che viene esercitato da persone che non lo sa fare.
23:41Nessuno si farebbe curare da un medico che non è un medico, nessuno lascerebbe un autobus guidato da uno che non ha la patente o che non ha dimostrato di saperlo fare.
23:55E invece la musica, che è una delle più grandi forme d'arte, perché c'è sempre, esiste sempre, c'è la musica dell'universo, c'è il suono della vita proprio.
24:10E invece la musica viene così considerata, molti pensano appunto che la musica dovrebbe essere gratis, infatti l'è diventata,
24:20e noi che abbiamo fatto questo lavoro con grande dedizione, dico noi, intendendo tutta la generazione di cantautori del mio tempo,
24:30così come quelli francesi, così come quelli anche americani, viviamo solo di live, qui subentrano anche le condizioni fisiche,
24:42perché se tu a un certo punto perdi la voce o invecchi o ti spacchi una gamba, o ti rompi un braccio, non puoi suonare la chitarra, eccetera, eccetera,
24:51sei finito, non puoi più fare nulla.
24:54Però questo è un discorso da vero musicista, quindi grazie di avercelo fatto, veramente.
25:02Grazie Sergio per la sua sensibilità davvero e mi raccomando domani Auditorium Parco della Musica con Sergio Caputo.
25:09Assolutamente, grazie a tutti quelli che ci hanno seguito.
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