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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00efficacia. Le disfunzioni ovviamente non preoccupano soltanto per le relazioni fra gli enti territoriali,
00:09ma anche e soprattutto per la qualità dei servizi resi ai cittadini, per le opportunità
00:15che devono essere promosse e non misconosciute, per i diritti che vanno garantiti nel nostro
00:22Paese secondo una misura di uguaglianza. Tutto questo pone interrogativi che è necessario
00:29superare con organici interventi legislativi. Il più elementare tra gli interrogativi è
00:44se la dimensione territoriale e provinciale sia superata come sembrava sottintendere la
00:50legge del 2014. La riflessione sui temi coinvolti da questo interrogativo è di alto rilievo,
00:58giacché richiama principi di fondo di organizzazione della nostra comunità nazionale, a partire
01:06dall'applicazione del principio di sussiderità verticale e dalla questione dell'identità
01:12e della rappresentanza dei territori. Va confermata l'esistenza di un ente intermedio tra regioni
01:20e comuni. Ci sono attività e servizi che è meglio organizzare su scala vasta. Sono adeguate
01:28e preferibili a questo scopo le strutture di consorsi monofunzionali o addirittura plurifunzionali,
01:36o è più efficiente la presenza, ripeto, di un ente territoriale definito e omogeneo,
01:42non rimesso alla singola iniziativa di specifiche aree. La programmazione territoriale merita un
01:50processo di partecipazione dal basso o appartiene piuttosto al solo intervento di regione e Stato.
01:59Avete posto il futuro al centro del messaggio di questa Assemblea, come scritto avanti al
02:04tavolo della Presidenza, è dietro di noi. È necessario farlo. Un'attenzione rivolta soltanto
02:12al momento contingente indebolisce visione e progettualità, basandosi su una perenne e
02:20mediocre condizione di provvisorietà che produce forti limitazioni di efficacia. Le province hanno
02:29titolo per pensare, per scrutare il futuro. Sono una istituzione conosciuta, avvertita
02:37dai cittadini, per i quali rappresentano un punto di riferimento, persino sovente un elemento
02:45qualificante di identità. Il sistema delle autonomie voluto dalla Repubblica è un edificio
02:53armonioso, basato sul principio della leale collaborazione. Il ruolo dei Comuni ha fondamenti
03:01antichi nella storia d'Italia. E sappiamo che per i Costituenti l'Istituto regionale,
03:09con piena ragione, rappresentava la novità più significativa del disegno autonomista della
03:15Costituzione, concepito come una forma di democrazia decisamente più partecipata e avanzata
03:23rispetto al modello precedente di Stato centralista.
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