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  • 2 giorni fa
Trascrizione
00:00Il sistema delle autonomie voluto dalla Repubblica è un edificio armonioso, basato sul principio
00:07della leale collaborazione. Il ruolo dei Comuni ha fondamenti antichi nella storia d'Italia
00:15e sappiamo che per i Costituenti l'Istituto regionale, con piena ragione, rappresentava
00:24la novità più significativa del disegno autonomista della Costituzione, concepito come una forma
00:31di democrazia decisamente più partecipata e avanzata rispetto al modello precedente di
00:38Stato centralista. Come è noto, con la introduzione dell'ordinamento regionale si aprì un dibattito
00:47sulla possibile soppressione delle province. Meuccio Ruini, Presidente della Commissione
00:54del 75 alla Costituente, osservò che se per creare la regione distruggessimo la provincia,
01:03susciteremmo un ambiente di malcontenti, di diffidenze, di gelosie, di urti, entro il
01:10quale non conviene che assorga la regione. Questo ente nuovo deve avere la maggior collaborazione
01:16possibile anche di coloro che vedono nella provincia il loro nido, la loro tradizione,
01:23il loro sentimento. Il rinnovato titolo quinto della Costituzione, confermato dal referendum
01:31popolare del 2001, ha voluto collocare, ricordo nuovamente, come pietra angolari della Repubblica
01:39con pari dignità, i comuni, le province, le città metropolitane, le regioni, lo Stato.
01:47L'articolo 5 inoltre afferma che la Repubblica, una indivisibile, o ricordava poc'anzi il
01:54Presidente, riconosce e promuove le autonomie locali. Rimane dunque l'interrogativo di fondo,
02:02come adeguare le funzioni delle province a quanto dispone la Costituzione.
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