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  • 2 giorni fa
Sarah Fahr si racconta nella nuova puntata di “Un altro podcast” (guarda la puntata integrale sul nostro canale YouTube): nata in Germania, ma cresciuta a Piombino, nella vita ha murato di tutto — dentro e fuori dal campo — senza mai perdere il suo iconico sorriso. L'azzura, che solo nell'ultimo anno ha vinto Olimpiadi e Mondiali con l'Italvolley, nel palmarès vanta più titoli che anni di età, trofei che sono frutto di una scalata tortuosa tra gli infortuni che potevano costarle la carriera e i fantasmi dei disturbi alimentari. L’incontro casuale con un libraio ha cambiato le sue prospettive, l’amore per la pallavolo l’ha consegnata alla storia. E se ciò che conta per lei è vivere il presente, non curandosi del futuro (incarnazione perfetta del “qui e ora” velaschiano), così Sarah è oggi dove semplicemente deve essere: al “centro” del mondo.

Categoria

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Sport
Trascrizione
00:00Era una Sara totalmente diversa, mi sentivo invisibile, andavo in palestra, non parlavo con nessuno,
00:06questo sorriso non lo vedevi e facevo finta che andasse tutto bene,
00:11perché io ero convinta che esistesse una vita da sportivo e una vita normale.
00:15Questa era una cosa che a me pesava tanto, mi hanno poi fatto capire che la vita è anche altra,
00:21tutte cose che mi hanno cambiato e comunque mi portano a vivermi le cose molto più serenamente.
00:27Sentite questa sensazione in pancia, no? C'è gente che paga per andare sulle montagne russe per sentire quella sensazione lì.
00:34E voi è il vostro lavoro. Quello che proviamo noi lo provano anche gli altri.
00:38Non è che gli altri hanno più paura di giocare una semifinale mondiale o una finale olimpica.
00:45Siamo tutti allo stesso livello e poi conta quello che dà ognuno di noi.
00:50In Italia c'è un po' sta cosa che non si può dire quando uno è forte o che sennò sembra che, oh mio Dio,
00:55e noi invece siamo riuscite a veramente sentirci forti.
01:01E quello fa la differenza.
01:02A me emoziona il fatto che arriviamo alla gente per la squadra che siamo.
01:06Mi vengono i brividi anche solo a pensarci.
01:07Io quando entro in campo so che anche se in quella giornata io non sono al 100%,
01:12ma c'è qualcun'altra delle mie compagne che si fa un culo così per proteggermi
01:18e per portare la squadra al risultato.
01:20E lo fa senza chiedere niente in cambio, in modo sereno, genuino.
01:25Ed è una cosa bella, c'è un clima di squadra che è lo unico.
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