Roma, 29 ott. (askanews) - "La transizione deve avere una strategia e un piano industriale, anche per la mobilità elettrica. Ad oggi l'ecosistema frammentato e basato sugli incentivi, lascia punti insoluti. Non bisogna esitare sul passaggio all'elettrico perché riduce il danno ambientale: è sbagliato credere non sia così. Serve una maggiore pianificazione tra comuni e operatori, ad esempio con uno sportello unico e con incentivi atti a velocizzare le autorizzazioni, visto che gli investimenti ci sono. L'intera strategia nazionale andrebbe messa in un documento unico, che risponda agli impegni economici e culturali. E poi non bisogna rallentare nella transizione: se il Governo intende non rispettare gli obiettivi del 2030 sulle energie rinnovabili nei trasporti sbaglia, esponendoci anche a rischi di procedure di infrazione delle normative europee". Lo ha detto Alberto Pandolfo (PD) - Capogruppo Commissione Attività Produttive alla Camera, a Largo Chigi, format di Urania Tv.
00:00Certamente non bisogna rallentare in questa transizione, ma che deve diventare una strategia, perché se si rallenta ecco che permea quell'incertezza alla quale facevamo riferimento.
00:14C'è una disposizione del 2023 di un ente in qualche modo sovraordinato che poi può porre delle infrazioni, credo che il nostro paese debba camminare rapidamente senza lo spauracchio del Green Deal, di altri contenitori che in qualche modo, come ho già avuto modo di dire nei vostri studi, devono essere accompagnati.
00:39La transizione si chiama tale perché trasforma, non perché cambia dal bianco al nero da un giorno all'altro.
00:45Quindi la strategia serve a tutti per accompagnare l'industria, l'industria ha bisogno di certezze perché deve fare investimenti.
00:53Oggi interrompere quel percorso che ci porta al 2030 e agli obiettivi che ci sono al 2030 rischia di compromettere un mondo che invece fa investimenti.
01:03Ecco che allora cade tutto quel castello al quale facevo riferimento anche rispetto agli incentivi che invece devono essere messi in campo a livello nazionale perché i comuni possano costruire le infrastrutture, perché ci possa essere tutto l'ecosistema che viene accompagnato.
01:22Ecco io credo che il governo commetterebbe e sta commettendo un grande errore se rallenta questo percorso verso il 2030 che non va assolutamente interrotto per dare invece certezza agli operatori in primis e poi ovviamente anche a chi deve compiere le scelte moltiplicando il traguardo verso il mondo elettrico.
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