Bruce Springsteen non ha mai smesso di cantare l’anima di un Paese, e neppure di interrogarla. Ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa sul Nove, il Boss ha portato con sé quella miscela di autenticità e intensità che lo rende unico. Tra una riflessione sull’America di oggi e la presentazione del film Springsteen: Liberami dal Nulla, diretto da Scott Cooper, con lui in studio anche l’attore che lo interpreta nel biopic, Jeremy Allen White. Il risultato? Una conversazione che va oltre la promozione: un dialogo sull’identità, sulla speranza e sul bisogno di credere ancora nell’anima degli Stati Uniti.
[idgallery id="455449" title="Da Ellen DeGeneres a Bruce Springsteen: le ultime Medaglie della Libertà di Obama"] Bruce Springsteen, dubbi e speranze per l’America di oggi Durante l’intervista, Springsteen ha regalato un ritratto lucido e onesto del suo Paese. «È un momento dove non si può non avere dubbi. Non so dove stiamo andando, però questo Paese per 250 anni ha combattuto per la libertà, è stato il segno della speranza, del credere, è un esempio, speriamo, di democrazia positiva per la maggior parte dei Paesi del mondo». Poi aggiunge con realismo e orgoglio: «Naturalmente abbiamo fatto molti, molti errori, però abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio. Io credo che il nostro cuore stia nel luogo giusto e non abbiamo mai avuto una storia di autocrazia».
[idarticle id="2347370,2276976,2449266" title="Bruce Springsteen, ''Born in the USA'' compie 40 anni,Jeremy Allen White: «Perché non mi avete notato prima?»,Prima o poi le donne erediteranno anche gli Stati Uniti d'America"] L'impegno civile del Boss A 75 anni, il Boss guarda al futuro con la stessa energia di sempre, ma anche con uno sguardo più intimo. «Visto che ho dei figli, credo che la situazione cambi e allo stesso tempo cercherò di fare del mio meglio lavorando, cercando naturalmente, con la mia piccola influenza, di far sì che le cose cambino». Parole che raccontano un artista ancora capace di coniugare passione e consapevolezza, con quella sincerità che da sempre fa di Bruce Springsteen non solo un musicista, ma una coscienza viva dell’America.
Commenta prima di tutti