Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 5 settimane fa
Giovedì sera su Tgs è andata in onda la prima puntata della rubrica "Nomi, Cose, Città - Talk" curata e condotta da Giorgio Mannino. Al centro della trasmissione l'omicidio a Palermo di Paolo Taormina ucciso nel quartiere Olivella. L'ennesimo fatto di sangue che rimette al centro il tema della sicurezza in città e della violenza tra i giovani. Presenti il magistrato del tribunale dei minori di Palermo Nicola Aiello, lo psicologo Cristian Inguglia, il presidente dell'associazione Laboratorio Zen Insieme Fabrizio Arena e il segretario provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia), Luigi Lombardo. In collegamento Loredana Zerbo, madre di Paolo La Rosa, ucciso cinque anni fa davanti ad una discoteca a Terrasini.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00:00Eccoci, una buonasera a tutti, benvenuti alla prima puntata.
00:00:30Il nostro forum autonomico Se Città Talk, vi terremo compagnia ogni giovedì dalle 20.50 fino alle 21.40.
00:00:38Al centro della puntata di oggi il tribile fatto di sangue che ha sconvolto una intera città.
00:00:46Nella notte tra sabato e domenica scorsa in via Spinuzza siamo nel cuore del Salotto Buono della città di Palermo.
00:00:54Viene ucciso con un colpo di pistola il giovanissimo Paolo Tormina, 21 anni, in carcere.
00:01:01Accusato dell'omicidio c'è un altro giovanissimo, 28 anni, Gettano Malanzano, che ha confessato un cognome molto pesante nel quartiere Zenne.
00:01:10Le indagini sono ancora in corso ed è caccia a possibili complici.
00:01:15Si tratta purtroppo del nesimo assassino che bagna di sangue le folli notti della nostra movida e che in questi giorni ha messo al centro ancora una volta un altro tema, anzi due temi.
00:01:30Il tema da un lato appunto della sicurezza e l'altro, molto importante, della cosiddetta prevenzione sociale.
00:01:37In mezzo c'è una fetta, una fetta della città che è scesa in piazza, che è scesa in strada per dire basta e per chiedere soluzioni alle istituzioni politiche.
00:01:51Affronteremo questo caso con esperti, con tanti ospiti per cercare di comprendere cosa sta accadendo in questa città, perché purtroppo il caso di Paolo, dobbiamo dirlo, è solo l'ultimo in ordine temporale.
00:02:07Appunto basti pensare al Far West in via Quintinosella, passando per l'omicidio di Nino Celesia, Francesco Bacchi, di Paolo La Rosa, fino alla terribile strage di Monreale.
00:02:19Vado subito a presentarvi gli ospiti, alla mia sinistra il magistrato del Tribunale per i minori Nicolaiello, il presidente dell'associazione Laboratorio Zenni Insieme Fabrizio Arena,
00:02:33alla mia destra il professore di psicologia Cristiano Inguia e Luigi Lombardo, che è il segretario provinciale del SIAP, sindacato appartenenti Polizia.
00:02:45In collegamento, ecco, li vediamo, abbiamo invece la signora Loredana Zerbo, madre di Paolo La Rosa, il giovane, appunto l'ho citato prima, ucciso a coltellate nel 2020.
00:03:01E ora non lo vedo più, eccolo qui, c'è l'assessore Fabrizio Ferrandelli.
00:03:09Ricordo subito i numeri WhatsApp al quale, anzi il numero WhatsApp, insomma, al quale scrivere.
00:03:17Prego subito la regia di mandarlo.
00:03:18Ecco, il 335 87 83 600, c'è anche una mail, relazione chiocciolatgs.tv.
00:03:29Insomma, la carne al fuoco è tante, il tema è anche molto caldo, quindi un attimo di pubblicità.
00:03:36A tra poco.
00:03:37Noi siamo Ottico Ocularium, da 40 anni a Palermo, di fronte al Motelagip.
00:03:50Siamo tornati a scuola, vogliamo controllare la vista?
00:03:53Noi facciamo esami della vista, per voi, per i vostri ragazzi, veniteci a trovare.
00:03:57Di fronte al Motelagip, potete comprare gli occhiali col 70% di sconto e le lenti a contatto al prezzo più basso d'Italia.
00:04:05Per chi non lo sapesse, io sono Angelo Lagattuta, vi aspetto.
00:04:11Uno sguardo sulla politica e sull'attualità dell'isola per approfondire tutti i fatti della cronaca siciliana.
00:04:18L'appuntamento è giovedì 16 ottobre, a partire dalle 20.50 su TGS con nomi, cose, città, talk.
00:04:31Nonno, nonno.
00:04:33Quando una persona cara ti parla e tu non riesci a sentirla, rischi di perderti i momenti preziosi della vita.
00:04:39Non sono solo parole, sono emozioni, affetti, occasioni che scivolano via.
00:04:45Nei centri Maiko, puoi effettuare una visita gratuita e scoprire soluzioni su misura per te.
00:04:50Torna ad ascoltare la vita con Maiko.
00:04:54Non rimandare, prenota subito la tua visita gratuita.
00:04:57Non rimandare, prenota subito la tua visita.
00:05:27Ritorna alla rottamazione a costo zero dei fratelli Casesa.
00:05:38Con ritiro e cancellazione del pubblico registro automobilistico a costo zero.
00:05:42Siamo specializzati da più di 35 anni nel recupero e nel trattamento delle auto da rottamare.
00:05:47Il meglio dei ricambi auto usati a prezzi concorrenziali.
00:05:51A Palermo, via comandante Simone Gulì 82, zona cantiere navale e in viale regione siciliana 7631, parallela autostrada Palermo-Catania.
00:06:00Eccoci tornati in studio, io parto subito con il dottor Aiello, al quale chiedo, ecco siamo davanti a una, come dire, una terribile scia di sangue.
00:06:14Come dobbiamo leggerla?
00:06:16Allora, la dobbiamo leggere in modo autentico.
00:06:19Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome.
00:06:21Io stamattina sono andato a Malaspina, in carcere, cosa che faccio tutti gli anni, a parlare con i detenuti.
00:06:28Sono 35 detenuti del carcere Malaspina di Palermo.
00:06:32L'autore del reato, almeno quello indagato, ma insomma, ero confesso, è un maggiorenne, ma anche lui giovane.
00:06:39Deve essere chiaro un concetto, quello che ho detto oggi ai ragazzi, dicevo poco fa che alcuni di loro, secondo me, sono anche meglio di quelli che sono fuori.
00:06:46Deve essere chiaro il concetto che noi giudici minorili, io parlo a titolo personale, ma ritengo di poter condividere questo mio pensiero anche con altri.
00:06:59Siamo lì per dare a queste persone una possibilità, perché è giusto che sia così.
00:07:04Sono giovani, hanno la possibilità di ricostruirsi una vita migliore.
00:07:07Io ho detto a loro non fatevi fare del male, non uscite qua e ricominciate con la pistola in mano.
00:07:12Però deve essere altrettanto chiaro che adesso si cambia, si è iniziato a cambiare per fortuna con il decreto caivano, che ha escluso la messa alla prova per alcune categorie reati.
00:07:23Si cambierà circoscrivendo, per esempio, secondo me è corretto che sia così, le messe alla prova, ai casi in cui, o meglio, si è sempre fatto così,
00:07:33ma si presterà un'enorme attenzione alla ricorrenza dei presupposti per la messa alla prova, per il perdono giudiziale, perché non è possibile ed è intollerabile che Palermo sia una città violenta,
00:07:45perché di questo si tratta e consentitemi di dire non prendiamoci in giro quando si dice non c'è connessione con la mafia, la connessione c'è ed è piena.
00:07:53Che tipo di connessione, scusi? Cerchiamo di capirlo, perché c'è chi ha parlato di una mafia più debole, dato che lascia sostanzialmente girare questi ragazzi con un'arma,
00:08:04quindi liberi, e di sparare a primo occhio, come dire, storto.
00:08:09Allora, mi si consente di dire, io ho un osservatorio privilegiato perché faccio da 30 anni il giudice, l'ho fatto come giudice per le indagini preliminari e poi ho scelto di fare il giudice minorile.
00:08:19Quindi ha l'esperienza. Assolutamente, però non è affatto debole, la mafia è più forte di prima, ha consapevolezza del fatto che lavorando sotto traccia
00:08:27e affidando a questo tipo di criminalità, a quelli che vengono definiti cani sciolti invece, lasciando, come dice lei, liberi di fare, di regolare i conti,
00:08:37di poter dire io esco da casa e di parlare quindi con il linguaggio della violenza piuttosto che con quello del dialogo.
00:08:43Queste persone a loro volta si propongono come possibili soldati della mafia, quindi non mi si dica, e parliamoci chiaro sempre per esperienza,
00:08:52le pistole con matricola Brasa, è vero che si trovano ormai nei mercati in giro, ma sono pistole che vengono col consenso della mafia,
00:09:01che poi si chiami cosa nostra o la vogliamo chiamare in un altro modo, ma esiste ed è fortissima, mettiamocelo in testa.
00:09:07E ripeto, non è tollerabile, non è accettabile che dobbiamo avere paura di andare in giro, quantomeno per essere coinvolti anche indirettamente
00:09:14in una sparatoria, in una rissa, non è accettabile tutto questo e quindi è ora di capire che è finita il momento della tolleranza
00:09:22e si comincia anche col momento della repressione.
00:09:25Il pugno duro quindi serve.
00:09:26Non è il pugno duro, non vogliamo fare come nei film degli anni 70, il pugno duro, è giusto capire che, ripeto, io parlo con i ragazzi,
00:09:36ho questa fortuna di poter parlare con gli imputati alla fine del processo, io dico loro avete, ripeto la possibilità,
00:09:41faccio sempre quell'esempio, c'è questa finestra, fuori c'è una vita, oggi dicevo ad alcuni di loro avete le fidanzate, qualcuno ha anche dei figli,
00:09:49bene, uscite da Malaspina, uscite dal carcere e costruitevi una vita, io continuerò, non mi stancherò di fare questo parlando qua da voi,
00:09:58andrò allo Zen in una scuola, il comprensorio Falcone, fra qualche settimana, continuerò ad andare nelle scuole perché il dialogo va bene,
00:10:08dare questo tipo di direttive e farle comprendere va bene, ma devono anche capire che non possono venire a riderci in faccia in tribunale.
00:10:17Presidente Arena, mi racconta il clima che c'è in questi giorni allo Zen, ricordiamo che a poche ore, anzi qualche giorno dopo,
00:10:27per questo sincero, l'omicidio di Paolo Tarmina si è avuto un blitz, un blitz molto forte, molto importante, qual è il clima per ora?
00:10:39Il clima è più o meno quello che c'era l'indomani dei fatti di Monreale, quindi è comunque un quartiere sbigottito da quello che è accaduto,
00:10:47e con il precedente di qualche mese fa, quest'ulteriore fatto di sangue ha gettato di nuovo il quartiere nello sconforto,
00:10:56e c'è un clima di lutto sicuramente.
00:11:00Per quanto riguarda l'operazione della giornata di ieri, francamente devo dire che mi lascia perplesso,
00:11:08perché comunque è un dispiegamento di 300 uomini per poi andare a vedere cosa se ne è ricavato.
00:11:14Un'arma non è stata trovata?
00:11:15Io penso che chi ha coordinato quell'operazione Interforce, insomma dubito che si sia ritrovato a fine giornata attorno a un tavolo a dire
00:11:23è andata bene, tanto che oggi è stato dinamato un ulteriore comunicato stampa su un fatto che risaliva la settimana scorsa,
00:11:30come se fra le righe si vorresse un po' rimpinguare quella cerni, quella sensazione è stata quella.
00:11:35Sì, viene da pensare a pensare male, ogni tanto ci si azzecca e questo è preoccupante perché innanzitutto
00:11:43operazioni di questo tipo alimentano sicuramente la rabbia sociale, il conflitto, poi la rabbia e la diffidenza
00:11:55nei confronti delle istituzioni, aumentano in qualche modo anche lo stigma da parte della città e è preoccupante perché poi comunque a ben vedere
00:12:05non è che c'è stato come dire un ritorno così importante in termini di sequestri, in qualche modo è sconfortante
00:12:17proprio perché il copione è sempre quello, dopo il fatto di cronaca all'indomani o comunque qualche giorno dopo c'è sempre
00:12:25la prova muscolare, come se in qualche modo lo Stato volesse dire, saremo anche arrivati in ritardo, ma quando vogliamo
00:12:32ci facciamo sentire.
00:12:33Entrò un po' subito, noi siamo andati allo ZEN qualche giorno fa, prego la regia di mandare il servizio, noi siamo andati
00:12:39qualche giorno dopo il terribile fatto di sangue.
00:12:44Il servizio.
00:12:47Uno non può dire niente perché tutto sommato ci rinunciamo certe volte pure a parlare, è la verità.
00:12:58Ci sono persone per bene, ormai siamo giudicati tutti per quelle persone che non dovremmo essere, per colpa di qualcuno.
00:13:07E non siete stanchi di questo?
00:13:09Siamo stanchi, che dobbiamo fare? A meno noi non possiamo fare nulla, devono essere i propri genitori a sapere educare i figli.
00:13:15Il quartiere non è sereno chiaramente, noi lo vediamo sia con i bambini che con le famiglie.
00:13:21I bambini chiaramente si fanno delle domande, ci chiedono di parlare degli fatti successi e condannano quanto accaduto.
00:13:30Quello che facciamo noi ogni giorno è dare loro una visione nuova.
00:13:35Ieri per esempio si parlava con loro dell'importanza della scelta, di quando succede qualcosa e il ragazzo che purtroppo si è macchiato dei fatti
00:13:46aveva un altro modo, poteva scegliere di agire diversamente, è quello che cerchiamo di trasmettere a loro ogni giorno in ogni attività che facciamo.
00:13:56Si chiedono con quale freddezza, con quale coraggio si possa fare una cosa del genere e togliere la vita ad un'altra persona.
00:14:06Di questo si rifletteva ieri, perché chiaramente loro sono spaventati.
00:14:11Sono molto preoccupati per i fratelli più grandi, per esempio.
00:14:15Questa cosa è importante che se ne parli e che si dia voce ai loro sentimenti.
00:14:21Questa lotta quotidiana vi sentite soli oppure no?
00:14:26Abbiamo bisogno del supporto, perché chiaramente noi siamo qui nel quartiere, ci veniamo giornalmente,
00:14:33cerchiamo di lavorare e offrire delle opportunità giornaliere, ma abbiamo bisogno di aiuto, questo è innegabile.
00:14:40Cerchiamo in tutti i modi di diffondere i valori della legalità e il rispetto degli altri
00:14:44ed è chiaramente un lavoro di cui i frutti si vedranno poi nel medio e lungo termine.
00:14:49Diciamo che senza dubbio queste azioni, poi che possono avere dei risultati positivi,
00:14:57li chiedono il coinvolgimento di tutti gli attori, quindi la scuola in primis, ma anche degli enti locali,
00:15:02degli altri enti preposti a vario titolo per offrire dei servizi a questi ragazzi.
00:15:09Questa tragedia l'hanno sentita tutti.
00:15:13Ecco, l'hanno sentita tutti. Presidente Arena, la gente si sente sola?
00:15:17La gente si sente sola ed è spaventata, tanto che si parla tanto di sicurezza in questi giorni,
00:15:25dovremmo intendere la sicurezza a 360 gradi, non solo per quelli che hanno il sacrosanto diritto
00:15:31di andarsi a bere una birra il sabato sera, non rischiando la vita, ma anche la sicurezza di chi in quei quartieri,
00:15:37non solo lo zen, sono tante le periferie di questa città, in quei quartieri ci vive ed è spaventato ovviamente
00:15:45dal clima che si respira. Molto spesso si sente dire, va bene, ma allora la parte buona dello zen
00:15:51dovrebbe farsi sentire, come se li dovessimo caricare anche di quest'ulteriore sforzo,
00:15:57di un quartiere che fa tanti sforzi per costruire la propria normalità.
00:16:01Ed è anche un po' un cortocircuito logico, se vogliamo, perché è ovvio che quel quartiere è fatto
00:16:06per la stragrande maggioranza di brave persone, che è un quartiere ovviamente sotto scacco,
00:16:10come è stato anche detto. Pensare che quindi in qualche modo si macchia un'intera comunità
00:16:16di fatti orribili come quello successo sabato scorso significa generare uno stigma, un pregiudizio.
00:16:22Ho letto cose anche sui social che sono terribili, su quartiere zen, e che non è il caso di ripetere.
00:16:28Sono sempre quelle, però cosa succede? Che poi si chiede a loro di scrollarsi di sopra il pregiudizio
00:16:34che noi abbiamo buttato addosso, è un po' un cortocircuito, quindi le persone sono anche
00:16:39un po' stanche di questo.
00:16:41Professor Inguia, ecco le chiedo, ma con quale tipologia di giovani oggi abbiamo a che fare
00:16:50in qualche maniera? Nelle carte del fermo di Catero Maranzano leggevo totale disprezzo
00:16:57per la vita dell'uomo, per la vita umana.
00:17:00Sì, premesso che ogni caso, ogni storia è una storia a sé stante, che proprio nel caso
00:17:07di Maranzano parliamo dai pochi cenni che ho visto, biografici, anche di una storia estrema,
00:17:14di una storia che si poggia, come si diceva, su una subcultura di un certo tipo, su un pensiero
00:17:21di un certo tipo. Sicuramente, considerato anche tutte le motivazioni di origine sociale
00:17:29che sottolineava poco fa il Presidente Arena, che sono specifiche rispetto a un determinato
00:17:34contesto ed è importante poi ritornarci anche quando ragioneremo sulla base degli eventi,
00:17:40sicuramente ci sono dei tratti caratteristici rispetto ai giovani, ma anche agli adulti
00:17:46purtroppo di oggi, che rendono, predispongono anche un certo tipo di comportamenti.
00:17:55C'è sicuramente un analfabetismo diffuso di carattere emotivo, c'è sicuramente una
00:18:02mancanza di empatia da un certo punto di vista, c'è sicuramente un'impulsività
00:18:07maggiore, siamo tutti iperstimolati da una miriade di stimoli che arrivano, abbiamo
00:18:13una scarsa concentrazione, tendiamo a essere impulsivi, ad agire senza pensare, manca assolutamente
00:18:22il pensiero critico. Questo non lo dico io, lo dicono gli studi, anche un certo tipo di
00:18:28utilizzo dei social che facciamo tutti, adulti e giovani.
00:18:33Il caso di Balanzano per esempio è anche importante in questo senso, dopo un uccidio
00:18:38qualche ora dopo pubblica una foto con un video che sostanzialmente riporta inneggia a
00:18:45Ria.
00:18:46Secondo me è semplificativa anche di un atteggiamento generale in cui non avendo neanche un atteggiamento
00:18:52verso il futuro, si viveva molto sul presente, sui consumi e di questi consumi fanno parte
00:18:57pure le immagini. Noi consumiamo meme, storie, reel, veniamo bombardati e a poco a poco gli
00:19:06algoritmi consentono anche di fare diventare queste immagini delle ossessioni promuovendo
00:19:11anche dei modelli. Parlavo poco fa, dicevo che c'è anche una mistificazione, una mitizzazione
00:19:21di alcune figure. Paradossalmente per un gioco di parole, Maranzano mi rimanda al mito di
00:19:27Maranza che tra tanti ragazzini viene considerato anche come un modello, ma anche palernitani,
00:19:35anche in casa mia, viene considerato quasi come un modello comportamentale anche per scherzare
00:19:44e da questo punto di vista diventa anche un modello negativo, quindi non è cambiato tantissimo
00:19:52rispetto a quando ero un ragazzo, rispetto ad alcuni contenuti, è cambiata la velocità
00:19:56di diffusione di queste immagini e anche gli strumenti che abbiamo per metabolizzarle
00:20:02e per difenderci rispetto a queste immagini.
00:20:04Le chiedo subito Lombardo invece sul piano della sicurezza, perché c'è stata una risposta
00:20:10dello Stato, la convince? Perché c'è un piano, sono questi 24 poliziotti, questa istituzione
00:20:19delle zone rosse, io le chiedo se la convince oppure no.
00:20:24I piani eccezionali in quanto tali vanno giudicati poi su come evolvono. Sinceramente noi già
00:20:33da qualche tempo abbiamo cominciato a chiedere la possibilità di avere dei rinforzi numerici
00:20:40considerevoli per le forze dell'ordine a Palermo, perché le forze dell'ordine pagano un dazio
00:20:45enorme che è una costante riduzione del numero. I servizi aumentano nella difficoltà, nella
00:20:51diversificazione, ma non aumentano il numero dei poliziotti da impiegare poi sul territorio.
00:20:56E questo è un problema severo e le risposte che noi aspettiamo sono ben più dei 23 che
00:21:04sono stati mandati. Poco fa dicevamo che è un bicchiere d'acqua mentre la casa va in
00:21:08cedio.
00:21:08Io credo, voglio essere sempre un imperdonabile ottimista, che sia una risposta immediata perché
00:21:18di fatto noi abbiamo notizia di un considerevole rinforzo già previsto per dicembre. Questa
00:21:25è stata probabilmente un'anticipazione con delle finalità. Una decisione così di spostare
00:21:32immediatamente alcune persone probabilmente deriva da, mi auguro, penso che sia così, da
00:21:38progetti precisi sull'impiego di queste persone che magari possono servire a potenziare la
00:21:42zona del centro. Però io volevo dire una cosa riguardo a ciò. Potenziare le forze dell'ordine
00:21:50dal nostro punto di vista non significa e non si può identificare con una militarizzazione
00:21:55del territorio da cui noi siamo culturalmente distanti. Militarizzare il territorio, mettere
00:22:01un poliziotto, un carabiniero o addirittura un militare, una idea che proprio non ci piace,
00:22:06a ogni angolo di strada sicuramente non aumenta quella percezione di sicurezza con cui oggi
00:22:10abbiamo a che fare. Poco fa prima parlavamo e se dovessimo mettere sul piano la percezione
00:22:16di sicurezza con la sicurezza in sé, la sicurezza che a me non piace ma che spesso viene derivata
00:22:22dalle statistiche, non credo che nel 2025 abbiamo assistito a reati in numero maggiore rispetto
00:22:27al 2024. Però una cosa importante è successa, che è venuta a mancare la percezione della
00:22:33sicurezza della gente. La gente si sente insicura e le forze dell'ordine devono rispondere
00:22:41anche a questa percezione, soprattutto a quella percezione. Che poi alla fine non posso dire
00:22:46alle persone che hanno paura di uscire a bere una birra, come diceva il Presidente, non
00:22:49posso dire sentiti sicuro perché guarda che l'anno scorso ne facevano di più. Non è accettabile.
00:22:54Dobbiamo renderli sicuri anche adesso. Una cosa dobbiamo riflettere. Sicuramente le forze
00:23:01dell'ordine agiscono e parte di quello che fanno fa statistica. Tanti arresti, tanti sequesti.
00:23:06Io Presidente non credo che sia stata proprio così scarso l'esito dell'operazione. A meno
00:23:11che non ci aspettavamo di trovare un fortino medio orientale, allora un altro discorso. Però
00:23:15in relazione all'operazione che comunque è stata mirata, perché non penso che sono state
00:23:20perquisiti abitazioni di persone per bene o innocenti. Questo non succede. Dico, sicuramente
00:23:26quell'operazione poteva dare, ce ne saranno altre, speriamo che dia un altro, però sono
00:23:31molto d'accordo a quello che ha detto il Dottor Aiello. È venuto il tempo anche di dare
00:23:35dei segnali precisi.
00:23:36Quindi, secondo lei comunque è stato un segnale, diciamo, nel bene o nel male?
00:23:41Guardi, c'è un problema che noi gli operatori delle forze dell'ordine sanno. Ogni intervento,
00:23:47quello che potrebbe essere il più banale in alcune zone della città, fra cui lo Zen, diventa
00:23:52immediatamente problematico perché la reazione della gente è a protezione, a tutela della
00:23:59persona che deve essere fermata, controllata o arrestata. Sono casi innumerevoli di operatori
00:24:03delle forze dell'ordine che sono stati aggrediti mentre facevano un posto di controllo, mentre
00:24:07si fermavano, mentre controllavano una persona, da persone che vivevano e che hanno fatto cordone
00:24:11a tutela di quelle persone. Io sono molto d'accordo, concludo velocemente con quello
00:24:19che ha detto il Dottor Aiello. C'è una forte presenza della criminalità organizzata, perché
00:24:24se le armi girano è perché ci sono i soldi, se ci sono i soldi è perché probabilmente
00:24:28c'è un traffico illecito, sicuramente di stupefacenti, il crack e la cocaina si diffondono
00:24:34a Palermo in maniera spaventosa. E questo genera quella ricchezza che consente anche la diffusione
00:24:40delle armi.
00:24:42Dottor Aiello, se vuoi rispondere, dato che sono chiamato in caso.
00:24:46No, no, sono punti di vista, io ripeto, il dispiegamento di forze secondo me non è
00:24:52assolutamente stride un po' con quello che è stato trovato, però non è quello il
00:24:58punto, ognuno lo può vedere come vuole. Sono d'accordo un po' sul discorso che, su cui
00:25:03penso siamo d'accordo tutti, ci sia sicuramente un fortissimo radicamento nei territori ancora
00:25:10oggi di Cosa Nostra, però penso che le cose vanno un po' diversamente, nel senso che negli
00:25:18anni sono stati assestati tantissimi colpi ai vertici e questa cosa è assolutamente
00:25:22una vittoria dello Stato. Nel momento in cui tu assesti tutti questi colpi ai vertici
00:25:27e nel momento in cui loro non riescono a riorganizzarsi perché li smantellano ogni
00:25:31volta, c'è comunque una mafia che rimane radicata in tutti i territori di questa città.
00:25:37Quindi tu stai creando un vuoto di potere, dove tu Stato però non sei riuscito effettivamente
00:25:41a inserirti, lo posso testimoniare in quartieri come lo Zen, e succede che certi territori rimangono
00:25:49in mano a nessuno. E questo poi che cosa genera? Genera il liberi tutti, genera la situazione
00:25:56che stiamo vedendo di questi giovani abrutiti che vogliono andarsi a impossessare un po'
00:26:00dead di un centro che non sentono loro, lo fanno con dei modelli tossici, però questo
00:26:05accade perché si è creato questo vuoto di potere che non si è andato a riempire e io,
00:26:10mi permetta di dire, penso sia una precisa strategia questa dell'asse fair, questa di
00:26:15mettere le armi e di lasciare che dei giovani vadano in giro un po' liberamente a fare ciò
00:26:19che vogliono, perché forse starò esagerando, ma in una situazione di destabilizzazione come
00:26:27questa la mafia può tornare da pacera in pompa magna.
00:26:33Stiamo affrontando il tema della sicurezza che è molto sentito e oggi, appunto nell'unico
00:26:40ultimo saluto a Paolo, ha parlato da Arcivescovo Corrado Reficio, sentiamolo.
00:26:45Non sono gli eserciti, non sono solo le forze di polizia, con loro pure incomiabile servizio,
00:26:57a cui siamo gratissimi, che potranno estirpare la violenza omicida. Possiamo essere solo noi,
00:27:06insieme. Può essere solo Palermo tutta a mettere fine alla spirale della violenza, attingendo
00:27:13alle sue energie interiori, alla sua storia, alla sua umanità, bella come quella di Paolo.
00:27:21Ferrandelli, mi sente? Assessore, l'ha sentito adesso l'orefice? Noi ora non la sentiamo.
00:27:28Mi sentite?
00:27:29Sì, ora sì. Ecco, credo che fosse il giugno 2024 il sindaco Roberto Ragalla diceva che non c'è
00:27:36alcun problema di sicurezza in città. Cos'è cambiato?
00:27:42È cambiato che piangiamo tutti figli di Palermo. È cambiato che queste ore sono ore di riflessione,
00:27:53di dolore e anche di passi avanti, di progettualità, di incontri, di letture. Io credo che l'amministrazione
00:28:01abbia il dovere di ascoltare. Io stasera in studio ho ascoltato e bisogna ascoltare,
00:28:08non bisogna avere soluzioni predeterminate, ma bisogna avere la capacità di stare in strada
00:28:15e noi siamo in strada dalla prima sera, quando c'è stata la chiaccolata spontanea.
00:28:20Ma è possibile che l'amministrazione abbia un po' sottovalutato, anche perché, come diceva
00:28:28anche prima Lombardo, i numeri magari sono buoni, non sono così tanto critici. È possibile
00:28:36che ci sia stata una sottovalutazione di questo fenomeno?
00:28:39Guardi, io non voglio dire cose scomode, però voglio ricordare che l'amministrazione
00:28:48non detiene l'ordine pubblico di una città. L'amministrazione ha però il dovere di farsi
00:28:55il carico di quelle che sono le sentite delle persone. Quindi se Palermo richiede a gran
00:29:02forza, nella fiaccolata spontanea dell'altra sera, nella fiaccolata alla quale parteciperò
00:29:07fra pochi minuti in strada, di avere il contatto più forte dello Stato, è corretto che l'amministrazione
00:29:16si giochi questa partita. L'ha fatto il Sindaco andando a Roma, lo ha fatto oggi al Comitato
00:29:22per l'ordine pubblico della sicurezza in prefettura. Lo facciamo con tutte le forze di cui disponiamo,
00:29:28che non è soltanto quello di chiedere al Comitato per l'ordine pubblico della sicurezza
00:29:32o al Ministro, più forza, ma ci stiamo mobilitando per fare le educative di strada,
00:29:39per affrontare la fragilità familiare e la fragilità educativa che ci sono nei nostri
00:29:45quartieri. E quindi su questo che devo dare una risposta, da un'altra parte per una cosa
00:29:50mi fa terrore. Ed è quello che questa città possa mettere fratello contro fratello.
00:29:57Lo Zen non è il nostro avversario. E io raccolgo l'appello del nostro arcivescovo
00:30:03a partecipare sabato al momento di comunità, in cui tutti quanti ci dobbiamo riconoscere
00:30:10figli, padri, fratelli, zii, cugini...
00:30:12Ricordiamo, sabato si terrà un momento di preghiera alla Chiesa, davanti alla Chiesa...
00:30:18Un momento di preghiera, ma anche un modello di conciliazione di comunità.
00:30:21Allo Zen ci stanno persone per bene che hanno risolto il proprio problema alloggiativo
00:30:27grazie all'edilizia popolare, ma che non sono necessariamente i Calvaruso e i Maranzano,
00:30:35ma che sono persone piene di speranze, piene di sogni, piene di bisogni che noi dobbiamo
00:30:39raccogliere.
00:30:39Però Ferrandelli, mi scusi...
00:30:40E io non voglio che questa città si armi l'uno contro l'altro.
00:30:44Giustissimo, chiaramente.
00:30:45Però allo Zen, lei ora citava lo Zen, però parliamo di un quartiere che da, credo, forse
00:30:51dieci anni non ha un'aria verde, un asilo per 20.000 abitanti.
00:30:58Voglio mandare al Borgo Nuovo, voglio mandare al CEF, all'Osterone.
00:31:03Palermo è stata edificata, grazie al sacco, in maniera sconsiderata e senza pensare ad
00:31:11un piano urbanistico di crescita.
00:31:13Noi oggi stiamo semplicemente raccogliendo al pet di nodi di politiche che non hanno pensato
00:31:19all'uomo o alla donna o all'essere umano, ma che hanno avuto altre logiche.
00:31:24E quindi tutti quanti dobbiamo farci carico.
00:31:27Io poche ore fa ho sottratto ad un'occupazione abusiva una casa al quartiere Cruillas, che
00:31:33non era lo Zen, perché c'è una cultura della sopraffazione, una cultura del ci penso io,
00:31:39una cultura del tanto si è sempre fatto così, per anni di abbandono e di lasciar fare.
00:31:45Ma è un problema collettivo.
00:31:47Io sono molto d'accordo con le parole del nostro arcivescovo che richiama la responsabilità
00:31:52individuale di ognuno di noi.
00:31:54Le istituzioni devono fare le istituzioni.
00:31:57Ma ognuno di noi deve agire dentro di sé un cambiamento sociale che condiziona la persona
00:32:03che c'è a fianco.
00:32:05Ce l'ha detto la mamma e il papà di Paolo oggi, in cattedrale, uscendo da lì, che anche
00:32:12davanti alla morte la speranza è più forte.
00:32:15Ce l'hanno detto i giovani sul sagrato, dicendo che potrebbe essere ognuno di noi, ma noi
00:32:20siamo qui e abbiamo il dovere di immaginare una società diversa.
00:32:24Poi l'amministrazione deve essere crocifissa per tutto ciò che non ha fatto e per tutto
00:32:31ciò che non farà.
00:32:32Ma l'amministrazione qui è insieme alla comunità, insieme alle parti sociali, vuole fare la propria
00:32:39parte per far uscire Palermo da questo guado nel quale si trova per scegliere la via della
00:32:46vita e non la via della morte.
00:32:48Grazie Assessore, rimanga collegato, se può, così intanto magari se abbiamo anche la possibilità
00:32:55di sentire qualche giovane, dato che credo ci sarà tra qualche minuto una fiaccolata,
00:33:01un altro corteo, perché se ne stanno seguendo, susseguendo davvero tanti in queste ore.
00:33:09Signora Zerbo, io prima le faccio vedere un video, un servizio.
00:33:14Qualche giorno fa c'è stato un corteo, domenica scorsa, proprio all'indomani dell'omicidio.
00:33:22Ecco, prego la regia subito di mandarlo, lei era lì presente.
00:33:26Il servizio.
00:33:27E' inconcepibile pensare che non vedrò mai più mio fratello, non vedrò più far vederlo
00:33:37entrare a casa, è inconcepibile. E stamattina svegliarmi di nuovo con l'ennesima notizia,
00:33:44siamo stanchi, i nostri figli, i nostri fratelli devono tornare a casa, devono vivere, non
00:33:51devono spezzare sogni. Ma voi da chi? Spezzate i sogni da chi? Ma di che gente stiamo parlando?
00:33:57Siamo di fronte a un'emergenza sociale dove questo fenomeno della violenza è galoppante.
00:34:02Quindi noi, la famiglia, quindi noi tutti siamo responsabili di cambiare atteggiamento
00:34:08nei confronti dei propri figli. Bisogna punire figli, dire no ai figli, perché il no è educativo.
00:34:14Quindi, dopo di ciò, deve intervenire la scuola, perché la scuola è anche fondamentale,
00:34:19insieme alla famiglia, correlata alla famiglia, e dopo di ciò le istituzioni devono fare il
00:34:24loro ruolo, in questo caso la magistratura, dando delle pene sedere, una pena certa, che
00:34:29sia quella che i ragazzi che uccidono devono andare in carcere, non devono stare a casa
00:34:32comodamente, io vado al cimitero tutti i giorni, sapendo che quel ragazzo è a casa.
00:34:37Ieri sera, davanti a tutta, agli occhi di tutti, è successa una cosa incredibile, assurda,
00:34:41che hanno visto tante persone, che ha visto il fratello più piccolo, il bambino di 7 anni,
00:34:47ha visto che questo fratello gli è caduto a terra con un colpo di pistola frontale, ok
00:34:52ragazzi, ma è anormale tutto questo? Voi non siete figli perché camminate con le collane
00:34:58d'oro, con i botani!
00:35:02Signora Zerbo, 5 anni fa suo figlio veniva ucciso davanti a un pub, a una discoteca accoltellato,
00:35:11ecco, sono passati 5 anni, dopo la notizia dell'uccisione di Paolo, qual è stato il suo
00:35:16primissimo pensiero?
00:35:20Salve a tutti, io quel giorno quando mi sono svegliata subito, ho letto questa notizia,
00:35:29sono stata malissima, sono tornata indietro nel tempo, mi sono sentita di nuovo il coltello
00:35:38che mi passava il cuore, sono stata malissima, veramente non riuscivo nemmeno a respirare,
00:35:48avevo una pesantezza al petto perché so cosa significa perdere un figlio e quindi questa
00:35:58mamma poverina è entrata nel tunnel della sofferenza, del dolore e sono stata veramente
00:36:07male, quindi ho avuto anche la necessità di farmi in qualche modo sentire e vedere
00:36:13dalla mamma di questo ragazzo.
00:36:15Ma da familiare, signora, cosa servirebbe secondo lei?
00:36:20Ecco, c'è una soluzione, dico, mi rendo conto che forse è un termine troppo grosso,
00:36:25però perché il problema è anche grande, però se ci può dire, se c'è qualche proposta,
00:36:30cosa chiede?
00:36:31Ecco, qual è la voce dei familiari?
00:36:32Ma guardi, la nostra esperienza purtroppo ci ha portato a pensare che questi delinquenti
00:36:43sono protetti dallo Stato perché la magistratura è troppo garantista di queste persone, devono
00:36:58trovare necessariamente, in qualche modo, la giustificazione a questi gesti, anche se
00:37:04è un gesto estremo e toglie la vita di una persona.
00:37:08Io questo ho potuto provare.
00:37:10La magistratura non è vicina alle persone che perdono i figli, assolutamente no, non lo
00:37:18è.
00:37:19Io ho potuto notare questo per me, è stata una grande sofferenza.
00:37:22Io, quando è iniziato il processo, avevo tanta fiducia nelle istituzioni, nella magistratura,
00:37:31però durante il processo mi sono resa conto che invece abbiamo faticato, abbiamo faticato
00:37:38tantissimo, pur avendo tutte le prove possibili e immaginabili per poter fare condannare questa
00:37:44persona.
00:37:45Abbiamo faticato molto, veramente tanto.
00:37:48La sua categoria è stata chiamata in causa, è il problema di giustizia troppo lenta.
00:37:54Ci siamo abituati, io non credo, intanto mi dispiace contraddire la signora, la giustizia,
00:37:59specialmente quella penale, non è affatto lenta.
00:38:03No, no signora, la prego perlomeno di farmi finire un ragionamento.
00:38:09Non credo che la giustizia sia lenta, io comprendo il suo dolore, assolutamente, immagino che perdere
00:38:14un figlio sia la cosa peggiore che possa capitare a un essere umano e perderlo in quel modo
00:38:18ancora di più.
00:38:19Non mi sento di poter attribuire colpe alla mia categoria professionale, che probabilmente
00:38:24ne ha altre, perché io ho fatto questo lavoro sia come giudice dei maggiorenni, ma adesso
00:38:31l'ho scelto di farlo come quello dei minorenni e noi abbiamo un obbligo di legge, parlo di noi
00:38:37giudici minorili, abbiamo un obbligo di legge che è quello, prima di tutto, di tentare di
00:38:41recuperare anche chi commette un reato. Io le dicevo prima, stamattina sono stato a
00:38:46Malaspina, mi faccia fine e le la prego, e le posso assicurare che i ragazzi detenuti
00:38:51a Malaspina, per certi versi alcuni almeno di loro, ritengo che siano meglio di altri
00:38:55che sono fuori, le posso assicurare, qua mi associo a quello che diceva poco fa il
00:39:00rappresentante, adesso non vorrei sbagliare l'etichetta del quartiere Zenne, le posso
00:39:04assicurare che anche nei quartieri, anzi che il quartiere Zenne, come anche tanti altri
00:39:09quartieri di Palermo, per fortuna è popolato da persone civili, da persone serie, da persone
00:39:16che studiano, è quello che ho detto stamattina ai ragazzi di Malaspina, c'è la possibilità
00:39:19quindi di crearsi una vita onesta e il nostro lavoro è quello di tentare di recuperare e
00:39:25poi di sanzionare, ma le sanzioni per i minori signora non possono essere per ovvie ragioni
00:39:30uguali a quelle per i maggiorenni, io non conosco la sua esperienza, non la voglio conoscere anche
00:39:34perché probabilmente è un processo, non so se l'ho affrontato proprio davanti al mio
00:39:37tribunale, quindi ovviamente non voglio, non posso parlarne, però sinceramente non
00:39:41mi sento appartenere a una categoria debole.
00:39:45Chiarissimo, signora se vorrei dire qualcosa insomma contro...
00:39:48Sì, sì, no, io volevo dire, io non mi riferivo alla lentezza, perché anzi siamo stati molto
00:39:52veloci, noi abbiamo già finito, siamo arrivati in Cassazione, abbiamo avuto già un risultato
00:39:58che devo dire che comunque non è un brutto risultato, perché noi è stato condannato
00:40:03così a 24 anni l'assassino di mio figlio, quindi io non mi riferisco a questo, io mi
00:40:09riferisco un po' al comportamento durante i processi, perché per quello che mi riguarda
00:40:16noi siamo stati trattati come se fossimo noi delinquenti, io dovevo avere paura a piangere
00:40:25perché il Presidente si infastidiva, dovevo avere paura a fare vedere la foto di mio figlio
00:40:32perché potevo in qualche modo disturbare insomma la Giulia Popolare, io mi riferisco a questo,
00:40:47noi come famiglia che siamo stati colpiti da questo dolore, un dolore immenso, abbiamo bisogno
00:40:54di sentire la vicinanza umana delle persone, lasciando perdere il fatto che un magistrato
00:41:00deve applicare le leggi, su questo non ci sono dubbi, però quello che è il fattore
00:41:05umano è venuto un pochino a mancare, questo è quello che io condanno soprattutto, per l'esperienza
00:41:12che ho avuto io, è che comunque anche con le altre mamme, io mi sono confrontata, anche
00:41:18loro hanno avuto la mia stessa esperienza.
00:41:19Quindi la percezione di istituzioni lontane, ecco, da un punto di vista umano, mi pare di
00:41:25capire.
00:41:25Sì, sì, dal punto di vista umano sì, molto lontane, cioè io mi trovavo là e dovevo
00:41:31avere paura a piangere, insomma, non so se ti spiego, facevano vedere le immagini di mio
00:41:37figlio, il video dell'uccisione di mio figlio e io dovevo stare là fredda, dovevo come se
00:41:43non mi toccasse.
00:41:44Grazie signora, rimanga un attimo con noi, andiamo in pubblicità e poi torniamo.
00:41:50Ti senti bene, vero?
00:42:01È l'emozione di scegliere il tuo stile.
00:42:04Un bracciale, un orologio, un ciondolo, ogni accessorio è un piccolo traguardo, un momento
00:42:10di pura felicità.
00:42:11Tutto questo è D.V.A.
00:42:13Gioielli.
00:42:13E la felicità, sai, genera altra felicità.
00:42:17Perché da D.V.A. Gioielli ogni acquisto online ti regala una percentuale di rimborso per
00:42:23il tuo prossimo desiderio.
00:42:25D.V.A. Gioielli non è solo un accessorio, è il tuo prossimo desiderio.
00:42:29Scopri la nostra offerta su dvagioielli.it
00:42:32O vieni a trovarci in Dia Principe di Palagonia 41 a Palermo.
00:42:47D.V.A. Gioielli non è solo un'azienda di rimborso per il tuo prossimo desiderio.
00:42:53D.V.A. Gioielli non è solo un'azienda di rimborso per il tuo prossimo desiderio.
00:42:57D.V.A. Gioielli non è solo un'azienda di rimborso per il tuo prossimo desiderio.
00:43:27D.V.A. Gioielli non è solo un'azienda di rimborso per il tuo prossimo desiderio.
00:43:37Affari Noro, con tante all'istante.
00:43:43Approfondimenti e novità in campo sanitario.
00:43:46È un'interazione in diretta con i nostri specialisti.
00:43:49Per farlo basta scrivere le vostre domande alla chat WhatsApp al 335 87 83 600.
00:43:58Vi aspetto tutti i mercoledì a partire dal 15 ottobre alle 20.50 con TGS Salus.
00:44:07Eccoci rientrati in studio.
00:44:14Al Dottor Agliarello vorrei subito fare vedere alcune immagini.
00:44:18Oggi c'è stato un corteo davanti al carcere Pagliarelli, il corteo funebre di Paolo Taormina,
00:44:27con una serie di scooter che hanno clacsonato.
00:44:31Non so se abbiamo le immagini, sì, perché oggi le abbiamo fatte montare.
00:44:35Eccole qua, queste sono le immagini di questa mattina.
00:44:38Sentiamo in sottofondo il suono fragoroso e forte dei clacson, questi applausi.
00:44:46Applausi che poi venivano anche dal carcere, proprio dalle celle.
00:44:51Dottor Agliarello, io le chiedo subito quale significato possiamo dare a queste immagini.
00:44:59Secondo lei, ecco, come le valuta, come le giudica, lei che ben conosce, insomma, questo
00:45:03mondo?
00:45:04Forse non basterebbe una puntata per parlare di queste immagini perché hanno, ritengo,
00:45:09varie implicazioni.
00:45:10Però, dico, la cosa che mi viene per prima in mente è una valutazione positiva che mi
00:45:16ricorda per certi versi i lenzuoli bianchi di tanti anni fa, cioè una città che è stanca
00:45:24di vedere i morti ammazzati per strada.
00:45:27Noi abbiamo perso uomini tra i magistrati, tra le forze dell'ordine, tra i ragazzi.
00:45:32È una città che ha avuto troppi morti.
00:45:34E ancora una volta mi sento vicino alla signora per il dolore, ovviamente, che ha provato.
00:45:38Questo corteo significa stiamo dalla parte giusta, stiamo dalla parte di chi, come il
00:45:45signore che fa la gente della Polizia di Stato, rispetto adesso non so la qualifica, però
00:45:49stiamo con i poliziotti, stiamo con i carabinieri, perché quelle divise ci proteggono, non sono
00:45:54divise quando ci fermano o vi fermano i ragazzi ai posti di blocco, non sono divise che vogliono
00:46:00farvi del male, vi vogliono proteggere.
00:46:01Io divento un pazzo quando sento i reati di resistenza ai ragazzini che non si rendono
00:46:06conto, anche della frustrazione che provano gli agenti della Polizia di Stato, quando
00:46:11poi vedono, e hanno anche loro, noi siamo attaccati da tutti i lati, hanno anche loro
00:46:15ragione di dire, ma perché io arresto una persona, la porto al processo per direttissima
00:46:20e dopo dieci minuti esce?
00:46:22Adesso non voglio a tutti i costi difendere la mia categoria, ma lo devo fare, ma non per
00:46:26una difesa di corporazione, ma perché la legge ci obbliga a scarcerarli.
00:46:30Perché se una persona, speciale in alcune situazioni in cui è addirittura incensurata,
00:46:34o per un titolo in reato come la resistenza, che è una pena editale molto bassa, il magistrato
00:46:39non ha scelta, perché se io lo tenessi in carcere più di 48 ore, un altro organo che
00:46:44il Tribunale Riesame, giustamente applicando la legge perché siamo pagati per quello, lo
00:46:48scaccererebbe.
00:46:49Questo è, poi signora, io le chiedo scusa se lei mi consente di dire questo, ha provato
00:46:56questa cosa, è terribile perché non si dovrebbe mai, adesso io non conosco quello
00:47:02che è successo, però bisogna sempre rispettare le persone, io dico sempre bisogna rispettare
00:47:08tutti, anche gli imputati, perché comunque abbiamo di fronte degli esseri umani, abbiamo
00:47:12il dovere di rispettare tutti.
00:47:14Dico sempre, noi non siamo un potere, non c'è un potere giurisdizionale, noi esercitiamo
00:47:18un servizio che è quello della giurisdizione.
00:47:20Dottogliello, mi scusi, come si salva quella bambina, figlia di Malanzano, ancora piccolissima,
00:47:27so che la procura in questo senso...
00:47:29Allora, io a questa domanda non le posso rispondere perché risponderei su un caso che
00:47:32è aperto, quindi ovviamente ho il dovere di non rispondere, io quello che le posso dire
00:47:36è che a Palermo da tanti anni c'è una persona che io stimo tantissimo, che è la
00:47:43procuratrice, che è Claudia Caramanna, che vive in una condizione angosciante, perché
00:47:49camminare ogni giorno e ogni minuto con 5 forze dell'ordine, che io non finisco mai
00:47:54di ringraziare ogni giorno, quando mi capita di incontrarli dico a questi carabinieri grazie
00:47:58per proteggere la collega, l'amica che è Claudia, però non è ammissibile tutto questo, è tutto
00:48:04questo perché sta facendo un egregio lavoro che è quello di valutare, ovviamente non mi
00:48:09riferisco e ci tengo a precisarlo al caso specifico perché è subiudicio, ma di valutare
00:48:16se soggetti che per esempio hanno un'imputazione di associazione mafiosa o di traffico di stupefacenti
00:48:22siano meritevoli di esercitare la responsabilità genitoriale, perché è inutile anche qui che
00:48:27ci prendiamo in giro, ogni persona dà al proprio figlio e alla propria figlia un esempio,
00:48:32si sa, dico qua c'è uno psicologo che i modelli comportamentali sono ereditari e quindi
00:48:36se io sono un mafioso o se sono uno spacciatore darò dei codici di comportamento che saranno
00:48:42quelli della prevaricazione o quello che per darmi le possibilità di vivere o di avere
00:48:48la buona macchina, devo spacciare la cocaina o il crack che ormai comprano tutti i giovani,
00:48:53quindi secondo me è un egregio lavoro, io veramente ringrazio, non finirò mai di ringraziare
00:48:58la collega e i colleghi della procura minori per quel lavoro che stanno facendo perché secondo
00:49:02non è un lavoro e credo, fermo restando ovviamente che bisogna valutare caso per caso e basta.
00:49:08Presidente Arena, prima appunto sentivamo Ferrandelli che parlava delle politiche allo ZEN, lei ha
00:49:14un po' storto il naso, ti chiedo intanto perché?
00:49:18Ma non solo sullo ZEN, su tutta la città, lo ZEN grazie al cielo gode di diversi presidi
00:49:23educativi, noi insegniamo ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine con cui lavoriamo
00:49:27che sono anzi fortunati perché ci sono un sacco di opportunità allo ZEN che mancano
00:49:32in tanti altri quartieri, dai centri aggregativi a un campetto pubblico e fruibile, a un consultorio,
00:49:39un ambulatorio sociale, c'è molti servizi in più e non mancano davvero i presidi educativi,
00:49:45però per sentire parlare di educativa di strada e di tutta una serie di cose che anni fa si facevano
00:49:52con i fondi ex legge 285 che ad oggi, sono i fondi quelli per l'infanzia e l'adolescenza,
00:49:57sono al palo da tre anni e non si sa che uso se ne farà, mi ha fatto un po' sorridere,
00:50:02poi penso che il problema però sia proprio quello, sia un problema preventivo perché
00:50:09se preveniamo oggi la violenza che non si dovrà manifestare domani facciamo quello
00:50:14che evidentemente non è stato fatto negli ultimi anni e non voglio solo puntare il dito,
00:50:18mi ci metto dentro anche io perché evidentemente anche noi educatori abbiamo sottovalutato un problema
00:50:24o comunque non letto esattamente dei bisogni che stavano emergendo se siamo arrivati a questo punto,
00:50:29però insisto, bisogna molto puntare sulle politiche di prevenzione, quindi puntare su tutto ciò
00:50:34che può prevenire oggi quel disagio giovanile che poi sfocerà in violenza domani, ma è un intervento
00:50:41di lungo corso, non è una cosa che si fa oggi per domani, oggi ci può essere sicuramente
00:50:46la repressione che in qualche modo servirà anche, ma agisce sul sintomo, dobbiamo andare
00:50:50alla matrice del disagio.
00:50:52Professore Inguia, quali sono le proposte anche lei da professore, educatore che ben conosce
00:51:02questo tema, come si può agire intanto?
00:51:05Intanto mi collego a varie sollecitazioni rispetto al fatto che un presidio sicuramente
00:51:12è una risposta ad effetto, probabilmente è necessaria, non sta a me decidere in questo
00:51:19momento, ma non è l'unica soluzione perché non si può contenere per sempre, è dispendioso
00:51:24in termini di risorse e queste risorse potrebbero essere utilizzate per un intervento a lungo termine
00:51:31per prevenire.
00:51:32Si è parlato più volte di educazione, recuperare il loro di educazione, perché per fortuna
00:51:39poco fa il giudiceagliello parlava di modelli ereditari, per fortuna non sono ereditati geneticamente,
00:51:48ma possono essere ereditati ambientalmente e culturalmente, quindi anche la cosiddetta
00:51:54resilienza che viene tanto mitizzata come una capacità individuale di alcuni, in realtà
00:51:59è qualcosa che viene costruita con le politiche sociali.
00:52:04Queste sono sempre fondamentali per costruire anche i giovani.
00:52:08Viviamo in un contesto in cui i servizi di base anche nel centro sono sempre più depoperati,
00:52:14parlo di scuole, di ospedali, per non parlare di servizi culturali, sociali che avvengono,
00:52:21il welfare in Italia è relegato e delegato al terzo settore ed è un aspetto veramente preoccupante
00:52:28da questo punto di vista, perché è un messaggio, la gente non ha fiducia nelle istituzioni,
00:52:34magari ha fiducia nelle associazioni e questo è significativo.
00:52:38L'educativa di strada che ad un certo punto è stata bloccata dai finanziamenti,
00:52:46io ho fatto tanti tavoli anche in comune per riattivare l'educativa di strada,
00:52:50se ne è parlato per tanti anni.
00:52:52In realtà potrebbe essere la soluzione a tante cose, potrebbe essere perché va a prendere
00:52:57proprio quelli che non vanno a scuola, va a intercettare e non solo fa diventare
00:53:03dei luoghi di aggregazione, dei posti educativi, crea anche delle sinergie con delle famiglie
00:53:09e fa riacquistare anche un valore alle istituzioni.
00:53:12Ferrandelli, vuole dire qualcosa su questo tema?
00:53:14Perché l'educativa di strada, ce ne ha parlato prima lei, però essendo bloccata,
00:53:19ecco se ci può dire qualcosa in questo senso.
00:53:22Mi pare che siamo d'accordo e stiamo d'accordo perché se noi rispondiamo con l'educativa di strada
00:53:29e quello che viene in incontro a tutti noi in soccorso per occuparsi del disagio che c'è
00:53:36in l'educativa di strada, è corretto pensare che stiamo sulla linea comune,
00:53:42di pensare che il problema vada risolto da una parte con l'azione e la presenza dell'ospetto
00:53:46e con l'azione chiaramente del controllo dell'ordine pubblico e dall'altra parte con investimento
00:53:52sulla nostra popolazione.
00:53:54Io in questo momento alle spalle ho un presidio che è stato organizzato a piazza Olivella
00:54:00da altri cittadini e questo mi fa ben sperare sul fatto che la città abbia ben presente
00:54:06del problema che abbiamo davanti e del fatto che bisogna mobilitarsi tutti quanti da cittadini
00:54:12e da figli di questa città per risolvere il tema e ritengo che se anche allo Zen, così
00:54:19come ricordava Fabrizio, ci sono stati tanti progetti, tante opportunità, tanti luoghi
00:54:26di incontro ma poi alla fine quello che accade è che alcuni figli si smarriscono, forse dobbiamo
00:54:32ripensare tutti insieme a come intervenire in maniera più chirurgica, in maniera forse più
00:54:39mirata su quelli che sono disagi, che sono molteplici, mancano le famiglie, oltre che
00:54:45l'educativa, mancano anche altri tipi di percorsi che ritengo dobbiamo attivare insieme, non c'è
00:54:51chi ha più ragione di un altro. Io credo che le ragioni di una città vadano fatte tutte
00:54:57convivere all'interno di una progettualità condivisa.
00:55:00Ferrandelli, mi scusi, ci può, se appunto è nelle sue possibilità, fare parlare con qualcuno
00:55:07di quei giovani. Sì, era qui poco fa, non mi vede davanti
00:55:12dall'ADI. Allora, poi ero lì, ero lì, in questo momento mi sta parlando, non so se sentite
00:55:20lo scroscio degli applausi. No, no, no, non lo sentiamo, però insomma vediamo comunque
00:55:25molta gente. Stanno passandosi la parola l'un con l'altro, per cui non stanno venendo fuori,
00:55:29io posso avvicinarmi. Io intanto faccio una domanda a Lombardo e poi torno subito da lei,
00:55:39Ferrandelli, quindi quando lei ce l'ha diciamo me lo può dire. A Lombardo volevo chiedere
00:55:45lei, come SIAAP, insomma avete fatto un comunicato stampa chiedendo più risorse, ecco ma queste
00:55:54risorse, a me io non amo tanto insomma i numeri, però quanto manca veramente di personale?
00:56:01Se dovessimo fare i conti con la realtà, le forze dell'ordine sono al minimo storico, le
00:56:08piante organiche sono rispetto alla storia delle forze dell'ordine sono nel punto più
00:56:14basso, mancano a livello nazionale una media di 10-15 mila unità su un totale di 90-100
00:56:20mila, per ogni forza dell'ordine. Sono tantissimi, sono numeri pazzeschi.
00:56:25Mi piace però dire una cosa, noi da tempo, lei lo sa perché ne abbiamo parlato e ci siamo
00:56:31incontrati anche al di fuori, abbiamo pensato che la cosa più importante da fare fosse quella
00:56:36di veramente abbattere in qualche modo le mura delle questure delle caserme, andare nelle
00:56:40scuole e lo facciamo facendo 60-70 incontri l'anno, perché è verissimo quello che è
00:56:45stato detto, le misure tampone, le prove di forza servono ma sono tamponi, bisogna costruire
00:56:52una coscienza. Dobbiamo riflettere su alcuni dati, a me che il ragazzo che fa l'omicidio,
00:56:57che Maranzano vada a casa e faccia il video, mi stupisce fino a un certo punto, mi terrorizza
00:57:02il numero dei 3.000 like a quel video. Quello è un dato su cui bisogna riflettere, se usciamo
00:57:16fuori dall'azienda e parliamo a 360 gradi dell'intera provincia, il problema è generalizzatissimo,
00:57:21i nostri ragazzi hanno un sistema disvaloriale in atto che è trasbordante, gli antieroi sono
00:57:27diventati nuovi eroi, giocano a mimare i personaggi delle serie di Gomorra, del capo
00:57:32dei capi e quando Saviano disse, sì però nella storia c'è una soluzione, perché i personaggi
00:57:39poi alla fine muoiono, quel messaggio forse non è stato capito da tutti, perché si sono
00:57:43presentati come eroi.
00:57:45Ecco, vediamo Fernandelli forse con una persona al suo fianco, è un po' buio ma comunque
00:57:49lo vediamo, no? Prima c'era, ma...
00:57:52Sì, è un momento molto particolare perché la comunità è raccolta e chiaramente i ragazzi
00:57:59ci tengono a lasciare un contributo qui alla piazza, quindi non dobbiamo anche alterare
00:58:05un momento spontaneo.
00:58:07Assolutamente, certo. Allora torno subito dalla signora Zerbo, noi stiamo per chiudere.
00:58:13Signora Zerbo, mi sente?
00:58:16Sì, sì, lo sento.
00:58:18Le volevo chiedere se possiamo anche chiudere insomma questa trasmissione in qualche maniera
00:58:23con un messaggio ai più giovani, cosa si sente di dire?
00:58:29Allora io volevo precisare una cosa, io vado nelle scuole, io ho istituito un'associazione
00:58:37a nome di mio figlio e incontro i ragazzi, vado nelle scuole e parlo con loro, organizzo degli
00:58:44incontri anche con i miei avvocati, li ho fatti venuti a scuola, li ho presentati con
00:58:48la toga per fare toccare a loro con mano cosa potrebbe significare delinquere, cioè quali
00:58:57possono essere le conseguenze.
00:59:00sono molto vicino ai ragazzi, cerco in tutti i modi per capire come poterli aiutare e quindi
00:59:10dico a loro di pensare un po' di più, di non vivere nel mondo dei social, perché quello
00:59:20non è il mondo reale, quello è un mondo tutto finto, che se tu spari loro si rialzano,
00:59:26mentre nella vita reale non è così, se tu spari o a coltelli sono delle conseguenze
00:59:33importanti che potrebbero essere le più complicate e che irrimediabili, quindi dico loro di stare
00:59:40attenti, stare con i piedi per terra, cercare di volersi bene e di crearsi una vita migliore
00:59:48sicuramente. Poi io volevo anche dire che sarebbe il caso di dare un po' di potere in più
00:59:57alle forze dell'ordine, come si diceva poco fa, sono pochi e anche tanti, questi delinquenti
01:00:05si prendono gioco di loro purtroppo e non hanno paura, non hanno paura, quindi bisognerebbe
01:00:12dare un po' di potere in più alle forze dell'ordine, perché loro sanno che poi potrebbero
01:00:19non avere conseguenze anche se li arrestano, come diceva poco fa il giudice. Quindi magari
01:00:26ci sarebbe da cambiare qualche legge, magari ci sarebbe da fare un disegno di legge diverso
01:00:31probabilmente, per fare in modo che questi giovani capiscano che invece le pulizioni ci sono
01:00:37e la certezza di pena c'è, quello che in questo momento invece viene a mancare.
01:00:42Senta, ma la risposta, ecco, per i giovani, quando lei fa questo genere di discorsi, ci
01:00:48può dire qual è?
01:00:50Ma guardi, molti di loro mi dicono, io sono anche un'insegnante, io sono a scuola, quindi
01:00:57diciamo, mi dicono, professoressa io non lo so come potrebbe aiutarci, forse qualcuno addirittura
01:01:06ha pure detto, forse se ne parla troppo in tv, forse fanno vedere troppe serie tv che ci
01:01:15portano a fare delle cose che noi non vorremmo. Qualcuno è arrivato a dirmi questo. Anche
01:01:22loro stessi non sanno perché i ragazzi sono diventati così violenti, non hanno una risposta
01:01:30in reale veramente.
01:01:32C'è molto smarrimento.
01:01:33Sì, sì, sì, io vedo che c'è molto smarrimento tra di loro, non mi guardano, molti di loro
01:01:42sono sensibili all'evento che noi facciamo, altri ascoltano, qualcuno invece mi ha pure
01:01:50detto, ma noi veniamo ad ascoltare perché saltiamo l'ora di matematica, saltiamo l'ora
01:01:57d'italiano. Cioè qualcuno risponde anche così. Quindi probabilmente non riescono a capire
01:02:03veramente qual è il problema, non fino in fondo. Anche la famiglia dovrebbe fare il
01:02:09proprio dovere. Quelle famiglie oneste, insomma, che possono insegnare ai propri figli cosa è
01:02:15giusto e cosa è sbagliato.
01:02:16Dobbiamo chiudere, non so se qualcuno vuole aggiungere qualcosa. Ferrandelli mi pare che
01:02:22non possa più collegarsi o insomma quantomeno non riesce insomma a darci un giovane perché
01:02:31appunto ricordiamo per ora c'è un corteo proprio nel quartiere dell'Olivella, domani mattina
01:02:38ce ne sarà un altro alle nove e mezza in Piazza Verdi, è una città che comunque sta
01:02:43rispondendo in qualche maniera, è una fetta della città che scende in piazza e che appunto
01:02:49dice basta, basta a questa violenza e che cerca soluzioni. Noi chiudiamo qui questa puntata,
01:02:58ringrazio i miei ospiti, il dottor Aiello, il presidente dell'Apulatore Ozzali insieme a Fabrizio
01:03:04Serena, il professore Inguia e appunto Luigi Lombardo, quindi grazie a tutti, grazie a tutti
01:03:14voi che siete stati con noi, io vi do appuntamento a giovedì prossimo alle 20.50, una buona serata
01:03:23a tutti.
01:03:34Grazie a tutti.
01:03:44Grazie a tutti.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato