00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Potevamo contare più di mille edicole un po' disseminate in tutto il territorio capitolino.
00:36Adesso possiamo dire davvero che se ne contano meno della metà di quel numero.
00:42Questo perché è un settore fortemente in crisi che negli anni ha visto abbassare tantissime saracinesche
00:49e che purtroppo continua a vederle abbassare.
00:52Ora, nello specifico ci sono circa 54 punti vendita, 54 edicole che nel cuore di Roma rischiano la chiusura.
01:01C'è stato un appello in regione affinché questi presidi, perché effettivamente si tratta di questo, possano essere salvati.
01:09Si stanno cercando di fare dei passi avanti.
01:11Basterebbe guardare il caso più emblematico che riguarda ad esempio la provincia, riguarda Rieti.
01:17Rimane però che questi punti strategici all'interno del territorio capitolino rischiano davvero per sempre di chiudere i battenti.
01:25Questo ovviamente è qualcosa che noi non vogliamo.
01:28Chiaramente dalla mia parlo per deformazione professionale, ovviamente però rimane che l'edicola è davvero un presidio importantissimo per il territorio.
01:38Perché? Perché costituisce innanzitutto sicurezza.
01:40E poi ovviamente con la distribuzione dell'informazione garantisce, come ha detto Claudio Marotta, un presidio di democrazia.
01:50Perché una volta che l'informazione non riesce ad arrivare davvero a tutto il tessuto sociale, c'è un problema serio e va chiaramente approfondito.
02:01Claudio Marotta è intervenuto in particolar modo in regione.
02:05Parliamo del capogruppo regionale di Sinistra Civica Ecologista, nonché anche presidente della commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione propria alla regione Lazio.
02:15Ed è proprio lui che ha fatto l'appello affinché questi presidi vengano effettivamente salvati.
02:21Allora, noi oggi ne parliamo con il presidente di Snag, che è il sindacato nazionale autonomo dei giornalai Renato Russo.
02:30Buongiorno Renato, ben trovato a Non Solo Roma.
02:32Buongiorno, buongiorno a tutti.
02:35Allora, situazione insomma non proprio positiva, ne abbiamo parlato in più puntate qui a Non Solo Roma del problema delle edicole.
02:44Sembrava ci fossero dei timidi passi avanti, basterebbe ricordare appunto l'abbiamo detto il caso di Rieti, però anche Roma non è che insomma se la passi benissimo, anzi.
02:53Allora, Roma e Rieti diciamo che stavano andando in parallelo e Rieti abbiamo superato la problematica grazie all'intervento della regione che è riuscita a sanare una situazione abbastanza delicata
03:05e ha permesso quindi di garantire il servizio dell'informazione in una serie di comuni che erano stati definiti anti-economici dal comparto distributivo.
03:18Ora rimane il problema di Roma, il problema di Roma che mi permetto di dire è un problema Italia perché il Comune di Roma ha semplicemente fatto un censimento di quella che è la sua situazione
03:28per cercare di capire quelle che fossero le edicole in regola per poterle poi eventualmente mettere a bando perché sappiamo che le attività che sono,
03:37se c'è un pubblico, dovranno essere soggette alla Bokestan, ma indipendentemente da questo è risultato evidente che una serie di edicole 54 non fossero in linea con il codice della strada.
03:49Perché dico che è un problema nazionale? Perché se altri comuni d'Italia facessero lo stesso lavoro in termini di censimento,
03:56anche in altre realtà si scoprirebbe che ci sono delle edicole che sono in contrasto con il codice della strada.
04:01Perché aver posizionato dei chioschi 60 anni fa e adesso cercare di capire se queste sono in regola con tutte le evoluzioni che hanno visto implementare gli aspetti restrittivi dei codici della strada
04:15è evidente che generebbe questa distorsione.
04:18Quello che noi chiediamo è che venga sanata perché si tratta di attività che è vero che hanno un nesso logico con il commercio,
04:26ma che comunque garantiscono un servizio economico generale importante, che è quello di garantire il pluralismo dell'informazione.
04:35Inoltre chiedere a queste 54 edicole di chiudere, oppure di spostarsi di alcuni metri, oppure di ridimensionarle come se fosse facile ridimensionare un chiosco
04:48perché non sarebbe possibile, è chiaro che significherebbe incidere ancora di più sulle loro difficoltà.
04:56Oggi abbiamo una rete di vendita in crisi.
04:58Le difficoltà poi è ampie, Renato, mi permetto di dire, perché le edicole sono equiparabili ad altre attività commerciali.
05:06Io immagino ad esempio le tabaccherie, che hanno dei margini di guadagno molto bassi,
05:10quindi già andare a chiedere una cosa del genere significa metterle ancora di più in difficoltà.
05:15Mi corregga se sbaglio?
05:16Assolutamente, io voglio sempre cercare di creare una differenza con le altre.
05:22Noi svolgiamo un ruolo sociale.
05:25Le tabaccherie probabilmente ne fanno uno veramente più.
05:28No, no, no, era per fare chiaramente un esempio, no?
05:30Però noi abbiamo delle difficoltà oggettive perché il nostro settore è fortemente in crisi.
05:37Ora, se la burocrazia dovesse amplificare questa crisi, di sicuro non ci viene incontro,
05:43perché noi stiamo facendo un percorso nei confronti delle amministrazioni,
05:47a partire dal governo nazionale per poi arrivare nelle pubbliche amministrazioni locali,
05:52di andare incontro alle necessità delle edicole.
05:55Molti comuni virtuosi hanno detassato, hanno ridotto l'occupazione del suo pubblico,
06:01hanno eliminato la Tari perché hanno compreso che noi non produciamo rifiuti,
06:07visto che siamo legati ad un contratto estimatorio e rendiamo le pubblicazioni nel momento in cui non sono vendute.
06:13Quindi, anziché andare incontro alle edicole, Roma è come se stesse creando un freno,
06:19si è creato un collo di muto dove ci siamo un attimino bloccati e necessita assolutamente superarlo.
06:28E questo può farlo l'amministrazione comunale, anche perché ci sono le attività previste all'interno del codice del commercio,
06:37quindi bisognerebbe diversificare le attività commerciali che operano sul suo pubblico.
06:43Io le chiedo però a Renato, ma c'è una sorta di, mi permetto di dirlo in maniera anche un po' maliziosa,
06:49se no me lo conceda.
06:50C'è un accanimento nei confronti di Roma, perché lei prima ha fatto il confronto con magari altre realtà nazionali,
06:57cioè incite sul codice della strada, eccetera.
06:59Però lei dice, se dovessimo andare a guardare questo aspetto, sai quante edicole chiuderebbero un po' in tutta Italia.
07:05Invece è come se ci si stesse concentrando troppo su Roma?
07:09In questo momento devo dire l'unico caso, devo essere sincero,
07:13perché nel momento in cui noi stiamo operando a livello nazionale per definire i parametri
07:19che dovranno governare la Volkestein, io ritengo che sia più saggio prima procedere e concludere
07:26questo tipo di percorso, per poi dare la possibilità a tutti i comuni, senza fare fughe in avanti,
07:33di poter recepire quanto abbiamo prodotto a livello nazionale e di creare un modello uniforme
07:38da riportare su tutto il territorio, sia Roma, sia Foggia, sia Forlì, sia Milano.
07:44Quindi, onestamente, in questo momento cercare di trovare una soluzione specifica sul caso va bene,
07:52si stanno portando avanti, non è un problema.
07:56È stato riscontrato che c'è una difficoltà, io ripeto, che molto probabilmente si riscontrerà
08:03in altre parti d'Italia, però cerchiamo di sanarla.
08:06Diamo la possibilità a queste 54 edicole di essere nelle stesse condizioni delle altre 450
08:14che potranno tranquillamente partecipare ai bandi quando essi saranno pubblicati.
08:20Però diamo la possibilità alle 54 edicole di essere sanate, non di mortificarle o di chiedere
08:26di spostarle o di ridimensionarsi o addirittura di chiudere, perché la soluzione o ce la dà il Comune
08:32o altrimenti non è pensabile e non è possibile pensare che questi punti vendita chiudano,
08:37perché se ne hanno già chiusi oltre 500.
08:40Noi abbiamo la necessità di immaginare un processo inverso.
08:44Come riaprire i punti vendita che sono chiusi?
08:47Come possiamo comprare i punti vendita?
08:48Sì, assolutamente sì, però si parla ormai da anni Renato di un settore oggettivamente in crisi
08:55e questo è anche a causa della tecnologia, perché magari le nuove generazioni non comprano il giornale,
09:02vanno a leggere le notizie sul web, sappiamo bene come funziona.
09:06Quindi c'è in realtà già una crisi della carta in generale.
09:10Tanti edicolanti ci avevano un po' raccontato di un'idea, cioè ampliare anche i servizi che offrono le edicole.
09:19Potrebbero diventare anche dei punti postali, ad esempio.
09:23È fattibile secondo lei?
09:25Alcuni già fanno dei servizi di questo tipo, ma non in via definitiva ufficiale.
09:31Allora, assolutamente sì, noi come sindacato stiamo cercando di aprire un nuovo canale
09:38che possa integrare quello della vendita della carta stampata, anche se per noi deve rimanere quello il core business,
09:45integrare con altre attività che possano compensare le perdite che ci sono state in questi anni
09:51sulla vendita della carta stampata.
09:53Ci tengo però a precisare che il problema della crisi delle edicole non è legata alla rete di vendita,
09:59perché la rete di vendita è una rete forte, capace di vendere, ubicata nei posti più strategici delle città.
10:07La vera crisi è dell'editoria che noi purtroppo ereditiamo.
10:13Sono gli editori che sono in crisi, in particolare quelli dei quotidiani, dove sì è vero la tecnologia è inciso,
10:21però secondo me c'è un problema ancora più grave che è quello che riguarda l'aspetto culturale.
10:28I ragazzi non leggono su internet, non leggono sui cellulari, si accontentano di una lettura superficiale,
10:35ma in realtà il problema è molto più serio che quello che si sta rappresentando.
10:39Approfondiscono poco, questo ci sta dicendo, cioè si accontentano di leggere i titoli su Google.
10:44E questo sta diventando un fenomeno che riguarda un po' tutte le fasce d'età,
10:48perché è comodo dire che i ragazzi non leggono, ma ci sono tanti cinquantenni e anche quarantenni o sessantenni
10:57che non leggono più. Oggi leggono, è vero, le persone anziane perché hanno un valore enorme
11:01al loro beneficio che è il tempo, perché per potersi gustare un giornale serve anche del tempo
11:07noi abbiamo una vita troppo frenetica. Però il Presidente della Repubblica ultimamente
11:13ha denunciato un grave fenomeno che si sta rappresentando, che è quello dell'analfabetismo
11:19di ritorno. La gente fa fatica ad apprendere ciò che ha letto. Ricorda il 30% di quello
11:27che ha letto. Stiamo perdendo attraverso questi nuovi meccanismi di scrollare le notizie col
11:33cellulare con il pollice che va su e giù. Stiamo perdendo quello che abbiamo imparato
11:38da ragazzi a scuola, memorizzare delle poesie, memorizzare una lettura, capire dei libri di
11:43testo, imparare la storia, tutti i meccanismi che il nostro cervello sta perdendo e che si
11:50limitano ad un apprendimento molto superficiale di quello che succede nel mondo, senza crearsi
11:56però proprio una propria identità, un proprio pensiero. Io penso anche all'esercizio della
12:05scrittura. Ormai chi è che scrive più, chi è che è più capace di scrivere in corsivo.
12:09Mi viene anche da pensare a questo aspetto. È un tema che ovviamente merita tutta l'attenzione
12:16possibile. Renato, noi la ringraziamo di cuore per essere stato in nostra compagnia. Attendiamo
12:20aggiornamenti perché ovviamente le edicole secondo noi sono dei punti strategici e ci uniamo
12:25un po' all'appello fatto in Regione. Salviamole davvero perché sono fondamentali. Quindi
12:30grazie ancora. Grazie a voi.
12:34Non solo Roma. Le notizie dalla Regione con Elisa Mariani.