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  • 2 giorni fa
L’analisi del direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana sul voto in Toscana dalla diretta di Corriere Tv dedicata alle elezioni regionali (qui la diretta tv in versione integrale).

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Trascrizione
00:00Peggio del record negativo del 2015 quando c'eravamo fermati al 48,2%.
00:07Ha vinto il partito dell'assenzionismo, che ombra allunga questo dato sulla vittoria di Gianni oggi in Toscana?
00:16Sì, allunga un'ombra preoccupante che riguarda Gianni ma riguardava anche due precedenti elezioni regionali,
00:27in particolare la Calabria eravamo fermi a poco più del 40%, al 43%.
00:34Nel caso della Toscana è particolarmente preoccupante perché normalmente pensiamo alla Toscana,
00:43all'Emilia Romagna come regione in cui c'è una diffusa partecipazione popolare,
00:49un associazionismo radicato nel territorio, comuni e amministratori che hanno rapporti,
00:59hanno costruito tramite una rete di associazionismo un rapporto storicamente solido tra gli elettori e i cittadini.
01:09Quindi questo significa che l'onda del rifiuto del voto, voti che evidentemente per quello che riguarda le amministrazioni
01:19non vengono giudicati così coinvolgenti e così meritevoli di partecipazione,
01:25è un dato storico, strutturale che si inverte solo se la politica recupera la sua forza,
01:34è presente nei territori, coinvolge i cittadini e risponde alle domande che si pongono.
01:42Insomma, al di là di tutto il resto, credo che sia un enorme interrogativo che tutta la classe politica
01:49e chi si occupa di cosa pubblica deve porsi, non c'è alcun dubbio.
01:54Direttore, come stanno i due schieramenti, come stanno i rapporti di forza?
01:58Tutte e tre le elezioni regionali c'è la conferma del governatore uscente.
02:06Evidentemente i governatori, siano di centrodestra che di centrosinistra,
02:12con la loro azione riescono ad essere un punto di catalizzazione dell'elettorato,
02:20riescono a creare intorno a sé un'onda di consenso,
02:28probabilmente perché hanno governato, perché sono riconoscibili
02:32e perché evidentemente il rapporto con un amministratore importante come il Presidente regionale,
02:38perché ha competenze molto forti, pensiamo soprattutto a quelle sulla sanità,
02:44si mette un volto molto ben definito alla rappresentanza politica
02:50e questo è il primo punto, è accaduto anche nelle situazioni che sembravano un po' più conflittuali
03:00in cui ci potesse essere più competizione come quella delle Marche,
03:03la vittoria del governatore uscente è stata abbastanza ampia
03:09e questo è un dato storico non usuale, nella storia non è andato sempre così,
03:17anzi spesso la riconferma era un obiettivo difficilmente raggiungibile per chi amministra.
03:24Gianni si conferma, al di là dell'assenzione, con un risultato che è anche migliore rispetto,
03:30sembrerebbe migliore anche rispetto alla volta precedente,
03:34il centrosinistra mantiene la sua forza, ma anche l'opposizione alla fine il risultato
03:40è un risultato simile a quello della volta precedente,
03:46con qualche novità che non è però di poco conto.
03:49L'effetto vannacci, aver puntato tutte le carte sulla novità del generale
03:55che parlava al cuore dell'elettorato di destra e più estremista,
03:58non sembra aver funzionato, cioè non ha funzionato come non hanno funzionato da altre parti,
04:05versioni più tradizionali della Lega, quindi c'è un problema più strutturale
04:11che riguarda quel partito e la sua rappresentanza.
04:15Nel centrosinistra certamente sarà molto diverso capire, ci sono le due anime,
04:20dopo il PD che si afferma come primo partito indiscutibilmente,
04:24ci sono le due anime del centrosinistra, quello che butta più in una direzione più radicale
04:30interpretata da WS e da Bonelli e Frottagliani e quello che guarda più al centro
04:38all'esperienza più tradizionale del riformismo di centrosinistra
04:43che mette insieme Renzi ed altre formazioni 5 Stelle
04:46che confermano un trend molto negativo nelle amministrazioni regionali.
04:53Il problema della costruzione dell'alleanza da questo punto di vista è molto più forte nel centrosinistra.
04:59Nel centrodestra ci sono fibrillazioni, sono forti, ma con una leadership che non mi pare messa in discussione.
05:08Il problema più serio del centrodestra è capire chi sarà dopo il partito di Giorgia Meloni,
05:16il partito dominante del centrodestra, quanto si rafforzerà quell'ipotesi più liberale,
05:22moderata che guarda le esperienze del popolarismo europeo
05:26che è un po' il bilanciamento alla possibilità che questa alleanza abbia una deriva di destra radicale.
05:35In questo momento, nelle ultime elezioni, questa partita la sta vincendo Forza Italia e Tajani
05:41con risultati anche positivi delle altre esperienze centriste legate a noi moderate
05:48nelle due precedenti elezioni regionali.
05:51La Lega sembra in una crisi di identità abbastanza profonda
05:55perché non riesce ad avere buoni risultati sia quanto presenta una faccia più dura e estrema
06:02sia quanto presenta una faccia più ragionevole legata alle vecchie esperienze leghiste.
06:08Poi c'è l'enorme interrogativo di quello che accadrà in Veneto
06:11perché consaglia che ancora oggi fa delle dichiarazioni abbastanza bellicose
06:18dicendo che se non mi volete ne prenderò atto e prenderò le mie decisioni.
06:24Quindi sembra rompersi anche quel punto molto serio
06:33che era diventato l'ultima vera presenza radicata con un partito forte
06:39con percentuali che non sono quelle ormai risicate
06:43che si prendono nelle altre elezioni regionali.
06:46Quindi c'è un problema strategico molto forte per quello che riguarda la Lega.
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