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  • 16 ore fa
FIRENZE (ITALPRESS) - Quello per Gaza "secondo me non è un piano di pace, è un piano di tregua. La pace è una cosa più complicata e non può non prevedere il riconoscimento della Palestina e bisogna capire in che forma. In questo momento quello che è importante è che si possano riportare gli aiuti a Gaza, questo è fondamentale. E quello che sarebbe un passo decisivo è il disarmo di Hamas. Però ripeto, è tutto molto fragile e ancora tutto molto incerto. Io l'ho salutata come un passo importantissimo, però starei molto attento a fare del trionfalismo, perché le cose possono purtroppo ancora andare male, ci sono tante variabili, quindi un po' di prudenza sarebbe buona". Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine della Festa dell'ottimismo de "Il Foglio", organizzata a Firenze.


eb/fsc/mca2

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00:00Secondo me non è un piano di pace, è un piano di tregua. La pace è una cosa più complicata
00:08e non può non prevedere il riconoscimento della Palestina e bisogna capire in che forma.
00:15In questo momento quello che è importante è che si possono ricordare gli aiuti a Gaza,
00:20questo è fondamentale e quello che sarebbe un passo decisivo è il disarmo di Hamas.
00:27Però ripeto, è tutto molto fragile e ancora tutto molto incerto, quindi mentre io l'ho salutata
00:33con un grande passo importantissimo, però starei molto attento a fare del trionfalismo
00:41perché le cose possono purtroppo ancora andare male, ci sono tante variabili, quindi un po' di prudenza sarebbe buona.
00:47Poi sul ruolo dell'Italia non glielo so dire, non so in che cosa si è estrinsecato, però spero che ci sia stato,
00:55magari ci diranno pure su cosa.
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