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  • 2 settimane fa
Trascrizione
00:00Prego. Allora, un saluto a tutti voi che avete sfidato, diciamo, in Toscana siete abituati però, insomma, partiamo dal contesto, perché nel contesto ci sono anche altre cose che si dimentica molto spesso.
00:18Primo, cioè quando io arrivo a fare il ministro mi pongo un primo obiettivo, che sembrerà un obiettivo da portiere, io ho sempre fatto portiere giocando a pallone.
00:31Voi sapete che normalmente la sinistra non è che arriva al governo tramite elezioni, normalmente ci arriva o con golpe giudiziari o con golpe finanziari, cioè chiamano l'arbitro, siccome perdono.
00:48Chiamano l'arbitro e aspettano che l'arbitro intervenga, fischi, espulsioni, rigori, eccetera, eccetera. La storia recente di questo paese.
00:57Quindi, punto numero uno, impedire che, tra virgolette, almeno per quanto riguarda il golpe giudiziario, rivolgersi a chi è seduto a mia destra, ma per quanto riguarda il golpe finanziario, evitare che questo possa accadere.
01:12Cioè mettere in sicurezza, condizione numero uno, il governo sotto questo aspetto.
01:17Ricordando che, ahimè, abbiamo un debito abbastanza significativo, ogni due settimane devo andare a chiedere soldi in giro, vivendo un po' di BTP, anche a voi spero, anzi, comprate BTP.
01:30E, ma soprattutto con un fattore di contesto che tanti si dimenticano, e te lo ricordo anche te, caro Salusti, almeno nelle prossime sedute.
01:40Cioè, quando io vendo il debito, non ho più la garanzia che la Banca Centrale Europea me lo compri.
01:46Fino a tre anni fa c'era quello che si chiamava quantitative easing, non so se qualcuno ce lo ricorda.
01:52Cioè la Banca Centrale Europea era costretta a comprare il debito che lo Stato italiano emetteva e che i mercati non compravano.
02:00Ora, da tre anni, quando siamo andati al governo noi, non c'è più nessuno che fa questo mestiere,
02:05perché la Banca Centrale Europea ha smesso di farlo.
02:07Però abbiamo normalmente cinque o sei volte le richieste per sottoscrivere i nostri titoli di Stato rispetto all'offerta che facciamo.
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