Circa 40 chili di conserve prodotte irregolarmente sequestrate, per un valore complessivo di circa mille euro, e sanzioni per un totale di oltre ottomila euro. Dopo i controlli dei mesi scorsi, i carabinieri dei Nas sono tornati a intensificare le attività di controllo degli agriturismi del Bolognese e non solo. Se la maggior parte sono risultati in regola, alcune eccezioni ci sono state: in un agriturismo del Bolognese, in particolare, «venivano prodotte, confezionate e vendute confetture e sciroppi di frutta in assenza di procedura Haccp, che garantisce le corrette prassi di produzione e pastorizzazione e riduce i rischi legati al potenziale sviluppo del botulino». Prodotti che, per di più, «erano stoccati in un capanno in legno in precarie condizioni igieniche, con presenza di polvere, sporco, ragni e scarafaggi», hanno fatto sapere i Nas. Su loro richiesta l’Ausl ha disposto «l’immediata chiusura e la sospensione dell’attività di produzione di alimenti». Nella stessa struttura, hanno continuato i carabinieri, la piscina «è risultata sporca, con la presenza sui bordi di uno spesso strato di alga verde non rimosso da tempo»; sono poi emersi «valori di cloro libero molto al di sopra del limite massimo consentito per la sicura balneazione». L’intera struttura è stata «sottoposta a sequestro amministrativo e segnalata ai Vigili del fuoco anche per verifiche sull’idoneità della stufa e sull’adeguatezza dell’impianto di ventilazione». In un agriturismo della Bassa bolognese, invece, oltre a sospendere l’attività di una piscina priva di controlli e per la quale non era mai stata presentata la Scia al Comune, i Nas hanno contestato «condizioni igieniche critiche e molteplici disapplicazioni delle procedure Haccp nella gestione del servizio ristorante».
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