Milano, 25 set. (askanews) - L'Istituto Italiano della Donazione (Iid) ha presentato a Milano l'ottavo rapporto "Noi doniamo", fotografia annuale sulla propensione al dono di denaro, tempo e competenze in Italia. La presentazione si è tenuta, nella sede e con il supporto di Bper Banca, in occasione del "Giorno del Dono 2025", a dieci anni dalla Legge che lo ha istituito, unico Paese al mondo.
[idarticle id="2354314" title="Giornata mondiale dei donatori di sangue: c'è bisogno dei giovani"] Giorno del Dono 2025, nuovo rapporto Iid: crescono i donatori e i volontari "Questo rapporto quest'anno si apre con delle belle notizie perché registriamo comunque un aumento" afferma Cinzia Di Stasio, direttrice dell'Iid, spiegando che "attraverso i dati Istat possiamo rilevare l'11,6% di donatori nel 2024, quindi uno 0,6 % in più che significa in numeri assoluti 330mila persone che in Italia nel 2024 in più hanno deciso di donare". A crescere, di quasi il 10%, è anche il valore offerto, con più di 2,1 mln di atti donativi, il 6% in più su base annua.
I più generosi si collocano nella fascia tra i 45 e i 74 anni, che rappresentano insieme quasi il 44% dei donatori, con le donne che prevalgono, seppur di poco, sugli uomini. Le donazioni maggiori si registrano al Nord, con il Trentino-Alto Adige che da solo rappresenta il 22,6%, seguito dal Centro, e a grande distanza dal Sud e dalle Isole.
La maggiore barriera alla donazione risulta essere la scarsità di informazioni e la percezione di una comunicazione troppo debole, del resto tra le non profit iscritte al Registro del Terzo settore (il 92% del campione) quasi la metà non pubblica il bilancio sul proprio sito.
[idarticle id="2336124" title="Il volontariato, una ''cura'' per il disagio dei giovani. Come nella storia di Iside"] Gli italiani impegnati nel sociale "Non emerge soltanto il dato economico, ricordiamo che il nostro rapporto, l'ottava edizione del nostro rapporto, analizza anche la dimensione del volontariato. I volontari aumentano anche in questo caso: hanno una percentuale di aumento in più quindi passano dal 7,4% all'8,6%" prosegue Di Stasio, rimarcando che "questo significa che anche lì ci sono dei numeri assoluti interessanti: più di 300mila persone nel 2024 hanno deciso di impegnarsi nel sociale. Un altro dato secondo noi molto importante - conclude la direttrice - è l'aumento della fascia dei giovani tra i 14 e i 35 anni, che registra già da qualche anno, soprattutto per quanto riguarda il volontariato, un aumento interessante, da notare e soprattutto da tenere sotto controllo in qualche modo per capire l'evoluzione anche delle modalità di fare volontariato nel futuro".
[idgallery id="2543037" title="Donazione degli organi, le cose da sapere"]
[idarticle id="2542972" title="Giornata Nazionale Donazione Organi: chi può donare e perché è un atto di generosità e civiltà"] Il volontariato feminile prevale su quello maschile Nei giovani la motivazione sociale pesa più dell'aspetto individuale e viene vissuta come partecipazione e appartenenza a un progetto condiviso, con attenzione a diritti civili, pace, ambiente, protezione degli animali e patrimonio artistico. In valori assoluti, i volontari sono complessivamente 5,7 mln, numero di poco inferiore a quello dei donatori economici. Il volontariato femminile prevale su quello maschile fino ai 65 anni quando la tendenza si inverte, con un divario marcato nella fascia 18-19 anni, dove le ragazze toccano oltre il 12% contro circa l'8% dei coetanei maschi. Da segnalare infine la crescita anche delle donazioni di sangue ed emocomponenti che superano i 3 milioni nel 2024, anno in cui si è registrato un nuovo massimo per donazioni e trapianti di tessuti.
[idarticle id="1565488" title="A Catania il primo trapianto d'utero in Italia: un evento storico"] Il dibattito civile sull'impegno sociale "Bper rinnova per il secondo anno il proprio impegno a fianco dell'Istituto Italiano per la Donazione. Il dono, in tutte le sue forme, è una dimensione fondamentale per le organizzazioni del Terzo Settore. Bper guarda al dono e guarda alle organizzazioni come a un soggetto diciamo d'elezione del nostro tessuto civile sociale ed economico".
Lo dichiara Daniele Pedrazzi, responsabile Bper Bene Comune, evidenziando che "Bper Bene Comune è impegnata appunto attraverso collaborazioni e forme di rete come queste nell'animare il dibattito proprio civile sull'impegno sociale, e nel cogliere tutte quelle dinamiche nascenti che possono spingere avanti, diciamo così, la capacità del nostro tessuto sociale di generare coesione e di generare anche valore economico.
Siamo a fianco quotidianamente - chiosa Pedrazzi - di associazioni, organizzazioni di volontariato, fondazioni, enti religiosi nell'accompagn...
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