Non si contano più le buche che ogni giorno affiorano tra l’asfalto, tanto che ormai gli abitanti le usano per le indicazioni stradali: «Ci vediamo alla buca davanti al panificio». Il Comune, dal canto suo, promette che le buche verranno riparate, mentre c’è chi chiede che almeno si dia un nome alle più famose tipo la Buca di Porta Nuova, Il Cratere di corso Tukory o la Voragine del Foro Italico. Poi, quando piove, le buche si trasformano in laghetti naturali. Basta un acquazzone e in pieno centro puoi fare snorkeling urbano.
Babbìo a parte, pensate che negli ultimi due anni ci sono stati 270 incidenti causati dalle buche, con risarcimenti che creano buchi pure nelle nostre tasche. Il Comune sta provando a «tappare» i buchi, ma purtroppo il problema è frutto di anni di ritardi e di mancata programmazione. Oltre all’estetica - dall’alto sembriamo un’enorme forma di formaggio svizzero - c’è una vera e propria emergenza legata alla sicurezza. Gli incidenti causati da buche e manto stradale irregolare sono all’ordine del giorno, specialmente per motociclisti e ciclisti e soprattutto per quelli che camminano con il monopattino. Ogni giorno si fa lo slalom tra le buche, come lo sci alpino, con la differenza che se sbagli in montagna finisci sulla neve, a Palermo finisci al pronto soccorso. Io ricordo le buche della strada che da Pallavicino porta a Mondello (che finalmente è stata asfaltata), dove si giocava alla ruota della fortuna, nel senso che se superavi la strada senza che la ruota si bucasse era fortuna. Non è che in Sicilia siamo messi meglio, basti pensare alle autostrade, che a tratti sembrano trazzere di campagna. Ma come dimenticare Agrigento che, in occasione dell’inaugurazione di Capitale Italiana della Cultura, per evitare di accogliere il presidente Mattarella sulla Parigi-Dakar, hanno dovuto asfaltare in fretta e furia le strade, coprendo le buche ma pure i tombini, ritrovati poi con i metal detector? Ora ad Agrigento la gente spera che Mattarella torni ogni mese, così almeno si fa la manutenzione regolare! Il Comune e il Consiglio Comunale di Palermo sono d’accordo che va fatta una programmazione seria e in città molte strade si stanno rifacendo. Però non esageriamo! La copertura delle buche sta già creando proteste e malumori dal sindacato dei gommisti e meccanici. Il coordinatore regionale ha dichiarato che è una vergogna, migliaia di famiglie rischiano di finire sul lastrico perché grazie alle buche questa categoria ha visto crescere il fatturato, gomma dopo gomma, ammortizzatore dopo ammortizzatore, marmitta dopo marmitta ma adesso sul futuro c’è questa grossa buca, ehh incognita. E allora, più che arrabbiarsi, conviene riderci su: perché a Palermo, se non inciampi in una buca, inciampi in una battuta.
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