“Kalos kai agathos” sostenevano gli antichi greci. Si traduce in “bello e buono”, concetto che Bhica, luxury start-up calabrese di nutraceutica e skincare, ha fatto suo in tutto e per tutto, contemplando la bellezza come forma più autentica di benessere psicofisico. Se ci pensate bene, ha senso: se il mio corpo e la mia mente sono in equilibrio, questo si rifletterà sulla mia pelle, sul mio viso, sulla mia immagine. È una visione che deriva dalla cultura millenaria della “cura del sé” sibarita, caratteristica proprio del luogo di origine dei fondatori di Bhica, acronimo di Biological Healthy Italian Calabrian Attitude. Claudia Ciocca & la skincare made in Italy Bhica La storia della casa cosmetica inizia, infatti, nel Parco Nazionale del Pollino, una fonte incredibile di biodiversità nonché Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che ha ispirato la creazione di una linea di prodotti che riflette l’arte di nutrire la propria bellezza dall’interno e dall’esterno. Questo approccio si traduce in una routine che invita a rallentare, che incoraggia la consapevolezza e il tempo dedicato a se stesse, con prodotti pensati per coccolare ogni aspetto del proprio benessere.
Tra i fiori all’occhiello della linea Bhica, oltre a Nutrasoul (mix di frutta disidratata che garantisce in soli 30 grammi di prodotto l’apporto vitaminico di 400 grammi di frutta fresca), ci sono Serikon ed Elios.
Il primo è un gel-detergente viso: combina la purezza degli ingredienti del Pollino con una formula delicata, che lavora in profondità senza alterare l’equilibrio naturale della pelle. Il secondo è una crema idratante giorno, che completa la routine con la sua ricca composizione di elementi nutritivi come le bacche di goji e gli estratti di melone, fragola e mela, che proteggono (grazie anche all’Spf).
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