Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 7 settimane fa
PALERMO (ITALPRESS) - “Questa città ha una memoria ancora nitida del 3 settembre 1982: fu un fatto tragico, perché colpì un servitore dello Stato già impegnato nella lotta alle Brigate rosse e inviato qui per contrastare un fenomeno mafioso tracotante è insopportabile. La memoria di Dalla Chiesa viene conservata e proposta soprattutto ai giovani nelle scuole e nei luoghi di dibattito: queste cerimonie sono doverose, ma deve esserci una pedagogia educativa della storia e del valore della lotta alla mafia per rafforzare le istituzioni e la nostra comunità, attraversata qui come altrove da tanto disagio e da alcuni momenti di illogica violenza”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, presente alla cerimonia per il 43esimo anniversario dell'eccidio di via Carini, in cui persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'autista Domenico Russo. xd8/vbo/azn

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00La memoria ancora nitida in questa città di quel fatto, un fatto tragico perché coltiva
00:12un servitore dello Stato già noto e già impegnato per la lotta alle Brigate Rosse e qui inviato
00:21proprio per contrastare un fenomeno mafioso traccotante ed insopportabile proprio di quel periodo.
00:31Ne viene giustamente conservata la memoria e questa viene proposta anche e soprattutto ai giovani,
00:39nelle scuole, nei luoghi del dibattito pubblico, così come è giusto che sia perché queste sono cerimonie
00:49rituali e doverose negli anniversari, ma deve esserci una politica, una pedagogia educativa
01:00della storia e del valore della lotta contro la mafia, per rafforzare le istituzioni e per
01:10rafforzare anche questa nostra comunità che è attraversata sicuramente qui come altrove,
01:17da tanto disagio e da alcuni momenti di illogica violenza.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato