Vladyslav ha donato il cuore e gli organi. Era venuto per ricevere protezione e pace, ed è andato via donando. La breve vita del bambino ucraino di 6 anni, arrivato a Padova il 27 luglio per scappare dalla guerra, ospitato nella parrocchia di Murelle a Villanova di Camposampiero da don Mirco e accolto dalla cooperativa Levante, ha perso la vita mercoledì scorso quando è stato investito da una macchina in via Noalese a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia.Sabato mattina, dopo che venerdì alle 23 le macchine all'ospedale di Padova sono state staccate e il bambino si è spento, la famiglia e la comunità di Murelle hanno pregato insieme davanti alla canonica, con il vicepresidente della cooperativa Levante, Roberto Tuninetti, e don Mirco, il parroco. «Vi ringrazio per la vostra vicinanza. Vi prego fate attenzione anche ai vostri cari», ha detto il papà di Vladyslav, Viacheslav Malamen. Accanto a lui la mamma Antonietta e i fratelli del bambino scomparso, di 13 e 18 anni. Mamma si è commossa ed è scoppiata in pianto. A fianco a lei una concittadina ha tradotto in italiano le parole dei famigliari. «Fino a tre giorni fa, Vladyslav era qui e giocava in questo piazzale», ha detto Tuninetti commosso. Nei prossimi giorni con la prefettura verrà disposto il rientro in patria della salma.
00:00Siamo qui per dare ufficialmente un ultimo saluto, per accompagnare la mamma e il papà e i due fratelli che sono qui con noi in questo momento di dolore e per ricordarlo l'ultima volta, era qui che giocava fino a 30 anni fa.
00:30E per favorevole tutti i nostri amici, per favorevole la mia famiglia, per favorevole i nostri amici.
01:00Non è facile in quel momento portare un bambino così, voglio dire che dovete stare attenti anche con i suoi bambini, con la gente che è vicina a voi, perché la vita è molto importante.
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