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  • 3 mesi fa
Roma, 1 ago. (askanews) - Devono essere i giudici a decidere se un paese estero è "sicuro" e se è possibile inviarvi i migranti. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea dà ragione al tribunale di Roma nello scontro con il governo Meloni sui migranti nei CPR in Albania.Il nodo centrale riguarda il concetto di "paese sicuro": l'Italia ha così definito per esempio l'Egitto e il Bangladesh. Ma la Corte del Lussemburgo ribadisce che un paese è sicuro solo se offre protezione a tutta la popolazione, cioè se non ha leggi discriminatorie. Un governo può stilare la lista dei paesi sicuri, ma a una condizione, ha sottolineato la Corte. "A condizione che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale, vertente sul rispetto delle condizioni sostanziali di siffatta designazione - enunciate all'allegato 1 a detta direttiva - da parte di qualsiasi giudice nazionale investito di ricorso avverso, una decisione concernente una domanda di protezione internazionale"E quindi può cambiare l'esito delle procedure accelerate per le richieste d'asilo effettuate alla frontiera; se un paese non è sicuro, non sarà possibile rimandarvi i migranti, ma nemmeno trasferirli in Albania per il rimpatrio.Immediata la reazione del governo italiano che si dice "sorpreso" e ripete quanto affermato a riguardo dei giudici di Roma: anche la giustizia europea "rivendica spazi che non le competono a fronte di responsabilità che sono politiche", diconoImmediata anche la reazione della leader del PD Elly Schlein: il governo "si prenda la responsabilità di non aver letto le leggi italiane ed europee e di aver fatto una scelta illegale con centri inumani in Albania che calpestano i diritti fondamentali di migranti e richiedenti asilo, per cui hanno sperperato più di 800 milioni degli italiani".

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00:00Devono essere i giudici a decidere se un paese estero è sicuro e se è possibile inviarvi i migranti.
00:06La Corte di Giustizia dell'Unione Europea dà ragione al Tribunale di Roma
00:09nello scontro con il governo Meloni sui migranti nei CPR in Albania.
00:13Il nodo centrale riguarda il concetto di paese sicuro.
00:16L'Italia ha così definito per esempio l'Egitto e il Bangladesh.
00:20Ma la Corte del Lussemburgo ribadisce che un paese è sicuro solo se offre protezione a tutta la popolazione,
00:26cioè se non ha leggi discriminatorie.
00:28Un governo può stilare la lista dei paesi sicuri, ma una condizione, ha sottolineato la Corte.
00:34A condizione che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale
00:41vertente sul rispetto delle condizioni sostanziali di siffata designazione
00:49enunciate all'allegato 1 a detta direttiva da parte di qualsiasi giudice nazionale investito
00:58di un ricorso avverso una decisione concernente una domanda di protezione internazionale.
01:06E quindi può cambiare l'esito delle procedure accelerate per le richieste d'asilo effettuate alla frontiera.
01:12Se un paese non è sicuro non sarà possibile rimandarvi i migranti, ma nemmeno trasferirli in Albania per il reimpatrio.
01:19Immediata la reazione del governo italiano, che si dice sorpreso e ripete quanto affermato a riguardo dei giudici di Roma.
01:25Anche la giustizia europea rivendica spazi che non le competono a fronte di responsabilità che sono politiche, dicono.
01:33Immediata anche la reazione della leader del PD a Lischlein.
01:36Il governo si prenda la responsabilità di non aver letto le leggi italiane ed europee, dice,
01:41e di aver fatto una scelta illegale con centri inumani in Albania
01:44che calpestano i diritti fondamentali di migranti richiedenti asilo,
01:48per cui hanno sperperato più di 800 milioni degli italiani.
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