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  • 11/07/2025
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “Il discorso che è stata espresso l'altro giorno in plenaria nel parlare di ridurre il flusso di migranti e la loro influenza nelle nostre società come di un fattore che riduce la coesione sociale è qualcosa che per me è inaccettabile”. Lo ha dichiarato l’eurodeputata del Partito democratico, Cecilia Strada, commentando il discorso con cui la premier danese, Mette Frederiksen, ha presentato in plenaria al Parlamento europeo le priorità della presidenza danese del Consiglio Ue, che durerà fino al 31 dicembre. L’eurodeputata sottolinea inoltre il valore “antistorico” e “irrealistico” delle posizioni del governo danese. “Abbiamo un dovere verso i nostri elettori che si può limitare allo slogan ‘Chiudiamo i porti’ o ‘Ridurremo i flussi’ nel caso di quest'ultimo discorso danese, ma è il dovere di dare delle risposte vere”, ha concluso Strada.

xf4/sat/mca1

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Trascrizione
00:00A me preoccupa molto la posizione sul fenomeno migratorio che è stata espressa nel discorso l'altro giorno in plenaria.
00:10Parlare di ridurre l'influsso di migranti e l'influenza della popolazione migrante nelle nostre società,
00:17parlare dell'emigrazione come di un fattore che riduce la coesione sociale, questo è qualcosa che per me è inaccettabile.
00:23Al di là del fatto che è antistorico e realistico perché ce lo dicono i governatori delle nostre banche nazionali
00:30che noi abbiamo bisogno di più lavoratrici e lavoratori in Europa, non di meno, e queste persone evidentemente sono persone straniere,
00:38ma pensare di ricondurre tutto alla sicurezza come sempre si è fatto in quest'anno, in questo Parlamento, in Commissione, in Consiglio,
00:46io davvero penso sia un imbroglio degli elettori e qualcosa che non ci porta da nessuna parte,
00:50ci porta soltanto a violare i diritti delle persone e a non prenderci le nostre responsabilità.
00:55Il discorso della Presidenza danese l'altro giorno ne parlava come di una richiesta delle nostre società.
01:01Le nostre società quando hanno dei problemi di sicurezza o anche di percezione di sicurezza e di insicurezza,
01:07perché sono due cose diverse, a volte vediamo che le percezioni sono molto diverse dalla realtà,
01:14il problema evidentemente è la responsabilità della politica, che non è in grado di dare risposta ai cittadini,
01:19che non è in grado di lavorare su dei giusti processi di integrazione, che rispettino i diritti di chi arriva,
01:25che rispettino i diritti e le sensibilità di chi accoglie, è una responsabilità della politica,
01:32non può essere ributtata sulle persone migranti, che tra l'altro sappiamo non ci sono soltanto le migrazioni economiche,
01:39ci sono persone che scappano da guerra, persecuzioni, disastro climatico, persecuzioni delle persone omosessuali,
01:46donne che scappano da matrimoni forzati, dalle infibulazioni, noi abbiamo una responsabilità verso queste persone
01:52e noi abbiamo una responsabilità verso i nostri elettori, che è quella di non fornire lo slogan semplice
01:58chiudiamo i porti nel caso del governo italiano o ridurremo i flussi nel caso di quest'ultimo discorso danese,
02:05ma di dare le risposte vere, le risposte vere sono aprire i visti, sono aprire canali d'accesso sicuri e legali
02:14nella meravigliosa luce del diritto, sono processi di integrazione efficaci, queste qui sono le risposte.

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