La rivoluzione nell’accesso ai corsi di Medicina si traduce già in numeri da record per le università romane. Alla Sapienza sono attesi almeno 4mila nuovi iscritti, mentre a Tor Vergata si stimano 1.500 studenti. Il nuovo sistema, varato dal Ministero dell’Università, prevede l’abolizione del tradizionale test d’ingresso, sostituito da un semestre aperto con lezioni e primi esami selettivi. Solo chi supererà le prove di chimica, biologia e fisica potrà accedere al secondo semestre. Le università si preparano a gestire l’afflusso straordinario: alla Sapienza le lezioni si terranno anche a distanza, mentre a Tor Vergata si stanno riorganizzando gli spazi per accogliere tutti in presenza. Il percorso prevede anche attività pratiche e tutoraggi per formare i medici del futuro, sempre più preparati a utilizzare le nuove tecnologie e a confrontarsi con l’intelligenza artificiale e la robotica applicate alla sanità. Un cambiamento epocale che, nelle intenzioni, punta a rendere la formazione più inclusiva, ma che solleva già dubbi sulle capacità logistiche e didattiche degli atenei.