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Soldat extraordinaire, génie militaire, on le disait presque infini, un homme d'une grande inventivité, à tel point que, jeune homme, on pensait qu'il choisirait la faculté d'ingénierie à l'université. Un homme parfois introverti, parfois grincheux, parfois même difficile à comprendre, mais capable de signes d'une grande humanité. Héros pour certains, traître pour d’autres, peut-être surfait. Et surtout, ce surnom qui lui colle à la peau, cousu dans les pages de l'histoire : le Renard du Désert.

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00:30...
01:00Soldato straordinario, genio militare si dice quasi infinito, uomo dalla grandissima inventiva,
01:22tanto che da giovane si pensava volesse scegliere la facoltà di ingegneria all'università.
01:27Uomo a volte introverso, a volte scorbutico, a volte anche difficile da capire, eppure
01:33capace di segni di grande umanità.
01:35Eroe per alcuni traditore, per altri forse sopravvalutato e soprattutto quel soprannome
01:41che gli resta addosso, cucito nelle pagine della storia, volpe del deserto.
01:46Avete già capito di chi stiamo parlando?
01:48Benvenuti nella storia del fed maresciallo Erwin Rommel.
01:51La nostra storia inizia a Tripoli, nel febbraio del 1941.
01:55Direte, ma come?
01:56Non avete detto che avreste fatto una storia per capitoli, iniziando dalla giovinezza?
02:02Sì, avete ragione.
02:03Ma c'è un motivo se iniziamo da Tripoli, febbraio del 1941.
02:07Erwin Rommel è appena arrivato in Africa.
02:09Sta osservando i preparativi di sbarco delle avanguardie della quinta divisione leggera tedesca,
02:15una delle due divisioni che Hitler gli ha messo a disposizione per quello che diventerà
02:19il nucleo del nascente Africa Corps.
02:22Fa preparare tutto, osserva i carri che vengono sbarcati, i materiali, i primi soldati.
02:27Si imbatte anche nei primi ufficiali italiani.
02:30Uno di questi nota sul petto del generale una decorazione in particolare, appuntata sulla
02:35divisa.
02:36La pur l'emerit, la più alta decorazione concessa all'interno dell'esercito imperiale tedesco.
02:42E ovviamente l'ufficiale italiano chiede al generale, a Rommel, dove l'abbia ottenuta.
02:47Rommel lo guarda, sorride ed esclama.
02:50L'ungarone.
02:51Già perché le fortune militari di Erwin Rommel non erano iniziate in Africa.
02:55E non erano iniziate nemmeno in Francia, alla guida della settima divisione Panzer,
03:00la cosiddetta divisione Fantasma.
03:02No, erano iniziate molti, molti, molti anni prima.
03:05Erano iniziate durante la Grande Guerra.
03:07Come tenente di fanteria, chiamato a comandare prima un plotone, poi una compagnia di soldati.
03:14Inizialmente sul fronte occidentale, con degli episodi anche di eroismo, nella conquista di
03:20alcune casemate francesi nell'Argon.
03:22Conquista che era accostata a Rommel la prima delle sue ferite di guerra.
03:25A una gamba, una pallottola che gli aveva colpito un polpaccio.
03:28Da quel momento Rommel aveva trascorso un piccolo periodo in un ospedale militare per
03:34ristabilirsi e poi era stato richiamato in servizio.
03:37Richiamato con, oltretutto al suo petto, già le prime decorazioni, la croce di ferro
03:43di prima classe.
03:44Già perché Rommel aveva denotato subito, già in quei primi mesi di guerra, una grande
03:50indole non solo o tanto al comando, quanto piuttosto all'inventiva, alla capacità di
03:56sopperire sul campo alle difficoltà.
03:58Puntando sull'intelletto e sul coraggio.
04:01Grazie a quelle doti e ai successi ottenuti, Rommel era diventato una piccola leggenda
04:07all'interno dell'esercito del Viertenberg.
04:10Ricordiamo che l'esercito imperiale era un insieme di eserciti territoriali che rappresentavano
04:15i vari principi riuniti sotto l'impero del Kaiser.
04:19Rommel, da suddito del Viertenberg, combatteva appunto in quell'esercito.
04:23Non solo Rommel gradiva.
04:25Cosa strana, se vogliamo guardare poi il suo prosieguo di carriera.
04:30Il terreno di scontro più aspro, più accidentato.
04:33Colline e montagne.
04:34Strano, no?
04:35Per chi poi diventerà una sorta di genio della guerra del movimento.
04:38Ma non proprio.
04:39E lo vedremo dopo.
04:40Viene trasferito Rommel assieme al suo reparto, una compagnia da montagna del XIII Corpo d'Armata
04:47del reggio esercito del Viertenberg, prima sul fronte transilvano, a dare manforte agli
04:52austriaci contro i rumeni e i russi, e poi sul fronte italiano, dove entra a far parte
04:57dell'Alpenkorps, un corpo di spedizione tedesco inviato dal Kaiser Guglielmo in soccorso
05:04dell'alleato austro-ungarico dopo l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915.
05:08Ebbene, proprio nell'Alpenkorps, Rommel otterrà i due successi più clamorosi della
05:13sua gioventù militare.
05:15Il primo di questi successi è la conquista del Monte Matajur.
05:19Il Matajur è un massiccio che domina le valli del Natisone, a poca distanza da Civitale
05:24del Friuli.
05:25E nel 1917, nel autunno del 1917, è parte di un sistema difensivo degli italiani che
05:33hanno conquistato con le battaglie dell'Isonzo un po' di spazio a est, fino a prendere Goizia.
05:38Ma austriaci, ungheresi e tedeschi hanno pronta una offensiva molto pesante.
05:45Dovrebbe essere inizialmente un'offensiva di alleggerimento, un tentativo di saggiare
05:49le difese italiane, ma anche di allentare la presa del reggio esercito sulle difese austro-ungariche
05:57più orientali verso il Carso.
05:59Quello che doveva essere solo un'iniziativa di rottura si trasformerà in un successo clamoroso
06:05per gli imperi centrali e nella rotta dell'esercito italiano, del reggio esercito, che si fermerà
06:10solo sulla linea del Piave.
06:12Ebbene, il 26 ottobre del 1917, nel quadro di quella che diventerà nota come l'offensiva
06:18di caporetto, Erwin Rommel compie il suo primo incredibile capolavoro.
06:22Con 52 ore di marce forzate in terreno di montagna e collinare, porta sei compagnie di
06:29kaiserieger imperiali a conquistare la vetta del Monte Mataiuro.
06:34Voi direte, sì va bene, è un'impresa di puro alpinismo.
06:37Non proprio, perché nella sua avanzata davvero travolgente, Rommel riesce a sbaragliare
06:42due brigate dell'esercito italiano e a conquistare, oltre a Calavetta, anche un ricco bottino,
06:48compresi 9.000 prigionieri.
06:50Il crollo del fronte italiano, prima che a Caporetto, si verifica proprio lì, sul Monte Mataiuro.
06:55Avviene un collasso delle linee difensive, un collasso tale per cui intere brigate o vengono
07:02catturate, o vengono distrutte, o scappano verso ovest.
07:05Esponendo addirittura le retrovie, a cominciare dall'artiglieria, all'avanzata nemica.
07:09Gli artiglieri devono abbandonare i pezzi, impossibilitati a difenderli, talvolta senza
07:14avere nemmeno il tempo di sabotarli.
07:16L'avanzata di Rommel e dei suoi è inesorabile, è qualcosa di incredibile, visto con gli occhi
07:24di oggi.
07:24Perché è chiaro, oggi la guerra è molto più rapida, certo, se ci sono le condizioni
07:30per praticarla.
07:31Ma se non è rapida oggi, figuriamoci, oltre un secolo fa, quando la motorizzazione era
07:37agli albori, quando i rifornimenti dipendevano molto dalle salmerie e dalle truppe sommeggiate,
07:43e quando la stragrande maggioranza della massa dei soldati si spostava a piedi.
07:47Ebbene, solo due settimane dopo la conquista del Matajur, Rommel compie un altro miracolo
07:54militare.
07:55Immaginate la distanza dal Matajur, sopra Cividale, a Lungarone, quel paese che diventerà tristemente
08:01noto quasi 50 anni dopo per la tragedia del Vaillant, di cui tra l'altro abbiamo già
08:06parlato in un altro video.
08:07Ebbene, in due settimane Rommel copre la distanza e, passando per la valle del Vaillant, dove
08:13oggi c'è la diga e la frana, e all'epoca invece c'era solo il torrente che attraversava
08:18la vallata, passando per quella valle di notte, Rommel piomba sulle retroguardie italiane
08:23in ritiro dal cadore e, al prezzo di un morto e due feriti dei suoi, cattura altri 10.000
08:29prigionieri. Non solo. Il suo diario di guerra recita 200 ufficiali catturati, oltre 8.000
08:36uomini catturati, 20 cannone a montagna, 60 mitragliatrici, 250 carri delle salmerie, 600
08:43bestie da somme, 12 camion. Nota anche tempo soleggiato e sereno, temperatura fredda. Un report
08:50preciso, puntuale, come era lui, come già aveva imparato a farsi conoscere i suoi soldati.
08:57E lì, a Longarone, per quel successo che aveva addirittura portato a un'interrogazione
09:02parlamentare e a una inchiesta interna allo Stato Maggiore del Reggio Esercito italiano,
09:07Rommel si era guadagnato la purle merita, perché al comando di qualche compagnia di soldati da
09:13montagna aveva catturato l'equivalente quasi di una divisione. C'era riuscito con un attacco a
09:19sorpresa, sfruttando l'oscurità, colpendo la sera, e puntando anche sull'impreparazione del nemico,
09:25sul fatto che il Reggio Esercito non avesse organizzato bene la ritirata e non avesse le
09:31giuste informazioni, quelle che oggi chiamiamo intelligence, per capire quali fossero le mosse
09:37dei tedeschi e degli austro-ungarici e la loro velocità di movimento. Con poco, Rommel è riuscito
09:42a tenere tantissimo, diventerà una costante in Africa. Ecco, a Longarone, Rommel aveva ottenuto
09:47quella decorazione. Era il suo secondo rapporto con Italia, il primo era un rapporto di tipo personale,
09:53perché anni prima Rommel aveva conosciuto una ragazza, Luzie, vero nome, Luzie era il suo
10:00soprannome, il suo vero nome, era Lucia Maria Mollita, figlia di emigrati italiani ad Azica,
10:07emigrati di Conegliano, provincia di Treviso, qualche decina di chilometri a Longarone. Si
10:11potrebbe quasi dire i scherzi della storia. Da Luzie amatissima fino in fondo, Erwin Rommel
10:18avrebbe avuto il figlio prediletto, Manfred, che poi ci avrebbe diventato un politico di successo
10:23nel dopoguerra. Si dice che Rommel abbia avuto comunque anche una relazione adulterina poco prima
10:28della guerra, ma non c'è mai stata un'autentica riprova di tutto ciò. Anzi, i suoi rapporti
10:35epistolari con la moglie nel corso della sua carriera ne hanno certificato la figura di padre
10:40di famiglia, di uomo molto, molto attaccato alla famiglia. La cosa incredibile di Rommel,
10:47del giovane Rommel, è che nonostante tutti questi successi, nonostante avesse dimostrato
10:54delle capacità, abbia dovuto attendere innanzitutto un mesetto quella pure L'Emery e quello lo fece
11:00un po' arrabbiare. E poi abbia dovuto attendere la fine della guerra per vedersi riconoscere
11:04uno scatto di carriera, un avanzamento di grado. Ma era dovuto tutto questo anche al caos della
11:09Germania imperiale, travolta all'inizio novembre 1918 dalla rivoluzione, dall'ammutinamento
11:15della flotta, dagli operai in rivolta e dall'abdicazione del Kaiser. Travolta poi dai tumulti,
11:21la nascita delle effimere repubbliche sovietiche in Baviera, travolta dagli esiti della conferenza
11:27di pace di Versailles, dall'autofondamento a Scappaflow e ciò che rimaneva della flotta
11:32imperiale. Insomma, da una Germania umiliata dalla fine della guerra e in forte crisi. Una Germania
11:38a cui era stato riservato un esercito estremamente ridotto nei numeri e nelle capacità. Un esercito
11:45affidato a quel genio di Hans Fonsecht. Abbiamo già parlato di lui. L'uomo che fece rinascere
11:51l'esercito tedesco sotto forma di Reichweil e che pose le basi per la Blitzkrieg, la guerra
11:57lampu. Ma se sotto Fonsecht già si iniziava a teorizzare la guerra di movimento, e per guerra
12:04di movimento intendiamo una guerra condotta con mezzi motorizzati, meccanizzati, corazzati,
12:09in simbiosi o comunque in comunione di intenti con l'intervento dell'aviazione, Rommel in quel
12:15periodo preferiva ancora la fanteria, meglio ancora quella da montagna. Era stato mandato
12:20a comandare un reggimento in Slesia. Poi era stato mandato alla scuola di fanteria di Dresda
12:25come istruttore. E infine all'Accademia di Guerra, a Posta. In quel periodo aveva scritto
12:30un libro, i suoi diari di guerra dal fronte italiano. Un libro che è stato ristampato
12:35anche di recente, potete trovarlo in libreria. Si intitola in italiano Fanteria l'attacco,
12:39Infanterie Greifkan in tedesco. Un libro che racconta la sua esperienza e che proprio in quel
12:44periodo, nel finire degli anni 30, venne preso a modello quasi un manuale pratico di come condurre
12:50la guerra di movimento in montagna. Era lì che era nata la fortuna militare di Erwin Rommel.
12:56Una fortuna divenuta sempre più grande, non solo dopo la nomina ufficiale comandante
13:03dell'Accademia a Wiener Neustadt. No, era una fortuna che era diventata tale, una volta
13:08che il nuovo dittatore di Germania, Adolf Hitler, lo aveva scelto come comandante del suo battaglione
13:15della guardia, la guardia personale, ben prima che arrivasse la Leibstandarte delle SS. Lì
13:20era cominciata la vera fortuna militare di Erwin Rommel. Da lì in avanti sarebbe nata
13:26la sua leggenda, però la nomina generale di divisione con effetti retroattivi, le prime
13:31esperienze al seguito di Hitler durante l'avanzata in Polonia, poi la nomina comandante per la
13:38settima Panzer, sotto il controllo del generale Hoth, specialista dei mezzi corazzati, durante
13:44il Fall Club, il piano per la conquista della Francia. Suona quasi strano oggi che un ufficiale
13:51che aveva passato quasi tutta la sua carriera tra le truppe di montagna fosse stato spostato
13:56improvvisamente a comandare la divisione Panzer. Eppure l'esperienza maturata sul fronte italiano
14:01e poi in Accademia, ma anche con le truppe da montagna della Slesia, aveva favorito in Rommel
14:07lo sviluppo di quello che verrà chiamato dal storico Fraser il demone della velocità. Dentro
14:13Rommel bruciava un fuoco, un fuoco di impazienza, di volontà di correre, e se quella volta era
14:19riuscito a muovere i suoi uomini tra le montagne delle prealpi friulane non solo, con delle marce
14:26estenuanti e bene con l'avvento dell'arma corazzata, Rommel era diventato un personaggio, era diventato
14:33più che un personaggio, era diventato il genio delle Panzertruppe. Lo aveva dimostrato lì in Francia,
14:40alla guida di quella settima Panzer che era diventata la parte più tagliente, ma anche
14:45più delicata, della lama di scimitarra con cui l'Oher aveva vibrato il colpo dopo la conquista
14:51repentina dei Paesi Bassi e del Belgio. Lì Rommel aveva sperimentato le sue prime tattiche
14:58con i carri armati, movimenti rapidissimi, così rapidi che nemmeno lo stato maggiore tedesco
15:03riusciva a seguirli, figurarsi i francesi e gli inglesi che spadamente gli si erano
15:07opposti. Rommel aveva anche sperimentato le prime tattiche distaccando delle unità da
15:13combattimento, i Kampfgruppe, per attaccare il nemico a sorpresa, oltrepassando non solo
15:19le difese predisposte, ma anche gli ostacoli naturali, ad esempio passando, guadando i fiumi.
15:25Così sarebbe nata la leggenda della divisione fantasma, questa divisione che appariva e scompariva
15:30dal campo di battaglia in maniera repentina e incontrollabile e così sarebbe nata la
15:36leggenda del genio delle forze corazzate, una leggenda che gli avrebbe portato grande
15:40fortuna e che dopo la conquista della Francia e la cattura anche di alcuni generali, sia
15:47francesi che inglesi, generale Hilaire e generale Fortune tra gli altri, aveva portato Rommel
15:52in cima alla lista dei generali da destinare a un incarico differente.
16:00Erwin Rommel arriva a Tripoli, in Africa settentrionale, a metà del febbraio del 1941, ha ricevuto
16:10ordini precisi al quartier generale dell'esercito tedesco.
16:15L'operazione Sonnenblume, girasoli, barata da Loher, è un'operazione quasi di soccorso
16:21all'alleato italiano che si è ritrovato in serie difficoltà nello scacchiere desertico.
16:27Appena un paio di mesi prima, all'inizio di dicembre 1940, il maresciallo Graziani ha
16:33perso, tra Sidi e il Barrani, e la ritirata lungo la Cirenaica, un'intera armata. Non
16:39l'ha persa come si può perdere un portafogli sull'autobus o in metro, no, l'ha persa perché
16:45le divisioni che componevano questa armata sono state annientate dagli inglesi e dagli
16:50australiani. Annientate nel deserto dove Graziani ha sbagliato completamente la strategia.
16:56Si è comportato da vecchio centurione romamo che avanza di un po' di chilometri, si ferma,
17:02crea il campo trincerato, alle spalle costruisce la strada, l'acquedotto e tutto il resto.
17:08Una tattica di guerra vecchia, non applicabile negli ampi scenari del deserto.
17:14L'obiettivo di Rommel e la sua missione è quella di tenere a tutti i costi la linea della
17:20sirtica, evitare che l'Italia perda anche la Libia dopo che ormai anche l'Africa orientale
17:27è prossima a essere in parte restituita al Nellus e per il resto presa completamente dagli
17:32inglesi. Ebbene Rommel arriva a Tripoli, può contare su due divisioni, in realtà all'inizio
17:39conta solo su una divisione, la quinta leggera, la light del generale Stryker e ha l'obiettivo
17:45appunto di tenere il posto, evitare una ulteriore crisi per l'alleato italiano.
17:51Come abbiamo già ricordato, uno dei primi impatti con la nuova realtà è il dialogo
17:56con gli ufficiali italiani che si stupiscono per quella pur l'emerit guadagnata a Longavone.
18:00Ma non ci si ferma lì. Rommel nel giro di qualche settimana analizza la situazione e la
18:06analizza molto bene. Capisce che gli inglesi possono contare almeno a livello di mezzi su
18:12una certa superiorità, almeno nei confronti degli italiani, che in gran parte si appoggiano
18:17ancora su divisioni largamente appiedate, con una piccola dotazione di veicoli da trasporto
18:24e con una componente corazzata il più delle volte di scarsa efficacia. Come si combatte
18:29tutto ciò? Con l'inventiva. Qui emerge parte della genialità di Erwin Rommel che chiede
18:36ai genieri tedeschi e italiani di provvedere installando su alcuni camion dei motori d'aereo
18:42in modo tale che viaggiando nel deserto alzino grosse colonne di polvere e sabbia in modo da
18:48ingannare i ricognitori nemici, da far credere che ci siano delle enormi colonne corazzate
18:53in marcia. Pure segando dei vecchi pali del telegrafo e verniciandoli in modo da farli sembrare
19:00dei cannoni anticarro, anche se in realtà non lo sono. È l'inventiva applicata all'esigenza
19:05del momento bellico. Non solo, Rommel viene a sapere anche della resistenza di un caposaldo
19:11italiano a sud del Jebel Cirenaico. Il caposaldo diventerà epico, Jarabub. Comandato dal maggiore,
19:18poi tenente colonnello Salvatore Castagna, resisterà a lungo. Ebbene, Rommel uno dei suoi primi
19:24atti è quello di mandare un messaggio a Jarabub. Resistete, tra qualche settimana saremo tra voi.
19:29Purtroppo il messaggio che comunque rincuora Castagna e i suoi uomini, che gli dà una nuova
19:36speranza, una nuova capacità anche di affrontare quelle che sono le tante difficoltà, non basterà
19:44a evitare la prigionia ai difensori di Jarabub. L'oasi cadrà il 21 marzo del 1941. Dieci giorni
19:52dopo, esattamente dieci giorni dopo, Erwin Rommel decide di provare una delle sue puntate offensive.
19:59Diventeranno note così. Un modo per assaggiare la preparazione del nemico. Nemico che nel frattempo
20:04ha dovuto trasferire gli organici di tre divisioni in Grecia per supportare lo sforzo bellico
20:09degli ellenici aggrediti proprio dal reggio esercito italiano. La prima puntata offensiva
20:13di Rommel è a Marcel Brega, nel pieno della Sirtica. Dovrebbe essere una punzecchiatura,
20:19una puntura di spillo. Invece Rommel ci prende gusto. Perché a sera, a fronte di perdite esigue,
20:25e ricordiamo che ancora non dispone della quindicesima Panzer, non solo è padrone del
20:29campo, non solo ha messo in fuga gli inglesi, ma gli ha anche distrutto 30 carri e 50 autoblitto.
20:35Insomma, il primo approccio di Rommel col deserto è stato molto positivo. Soprattutto Rommel
20:39vede nel deserto delle opportunità uniche per la guerra di movimento. Per lui è il paradiso,
20:45la possibilità finalmente di sfruttare al massimo tutte le potenzialità dell'arma corazzacqua.
20:50E allora cosa fa? Vede gli inglesi in fuga? Se ne frega dei richiami di Gariboldi,
20:55che sarebbe il suo superiore in grado italiano? Pinge di non capire l'italiano? Chiede ordini
21:00solo in tedesco? E prosegue per la sua strada? Divide le forze in tre. Tre direttrici. Una
21:05direttrice costiera, rappresentata da quello che resta delle divisioni italiane appiedate
21:12e dal reparto di ricognizione della Quinta Leggera, marcia su Bengaso. La troverà sgombra.
21:17Gli inglesi se ne sono già andati. Un'altra colonna con la divisione corazzata italiana
21:22Ariete marcia attraverso il Jebel Cirenalco. Infine il reggimento corazzato della Quinta Leggera
21:29taglia il deserto a sud del Jebel. L'obiettivo è raggiungere il vecchio confine con l'Egitto
21:35e tagliare fuori le forze inglesi e australiane. È una manovra incredibile, una manovra eccezionale
21:42che riesce. Anche perché Rommel non è il classico generale da scrivania. È un generale
21:47da campo. Si espone molto. Si espone col suo veicolo corazzato oppure in volo col suo
21:54aereo leggero. Proprio in volo magari si accorge che una colonna ha leggermente deviato
21:59la tariettoria. Da subito l'ordine via radio e la fa correggere. Oppure ne vede una ferma.
22:03A terra. Cos'è successo? Chiede. Figliete la benzina. Ok, state fermi lì. Rommel torna indietro,
22:09trova la benzina, gliela riporta indietro alla colonna e dice bene avete il carburante adesso
22:14di volata verso l'obiettivo. I soldati tedeschi cominciano a idolatrarlo. Anche gli italiani piace
22:20perché non erano abituati a vedere generali sul campo della battaglia soprattutto che intervenissero
22:26così direttamente. C'è chi dice che Rommel faccia il generale davanti ai comandanti di reparto,
22:32che faccia il colonnello quando si trova davanti a un reggimento e che faccia il capitano davanti
22:36a una compagnia. Insomma, trova sempre il modo giusto per dare gli stimoli giusti ai suoi
22:41sottoposti. Fatto sta che nel giro di pochissimo tempo la Cirenaica è riconquistata. Non proprio
22:47tutta. C'è una spina nel fianco. Si chiama Tobruk, la piazza forte che è già stata un simbolo
22:53della guerra e che diventerà un ulteriore simbolo di resistenza da una parte e di assedio dall'altra.
22:58Ed è qui che Rommel sembra quasi rinnegare il suo demone della velocità perché non riesce a
23:05prendere di infilata la piazza forte. Gli australiani comandati dal generale Mughred si
23:10sono princerati all'interno della città. Allora Rommel cosa fa? La prima volta parte l'assalto
23:15respinto con perlite. Allora decide di far costruire una sorta di circomballazione lungo
23:20la via Valvia e posizionare delle piazzole per l'artiglieria. Insomma, un assedio vecchio
23:25stile. Come detto, un controsenso per un demone della velocità come lui. Gli inglesi proveranno
23:30un paio di volte a forzare l'assedio di Tobruk. La prima va male. La seconda, invece, quando
23:36si avvicina l'inverno con l'operazione Crusader che porta il nome del nuovo carro incrociatore
23:41degli inglesi. Ebbene, quella va a buon fine. Gli inglesi riescono dopo tanti mesi a rompere
23:46l'assedio, la cintura attorno a Tobruk e a ricacciare indietro Rommel che nel frattempo
23:51ha dato fondo a tutte le riserve, sia dei tedeschi che degli italiani. Al punto che
23:56deve ritornare dal punto di partenza, ad Accedabia, nel fondo della Sirtica, da dove
24:01era partito a fine marzo precedente. Tutto perduto un'altra volta. Tutto da riconquistare
24:06di nuovo. E Rommel lo riconquista. È questo che stupisce gli osservatori. Stupisce i giornalisti
24:13anglo-americani, che lo definiscono un genio. E affascina la propaganda tedesca, che conia
24:19quel nomignolo, Volpe del Deserto. È un nomignolo che viene cavalcato dalla stampa. Basta dire
24:26arriva Rommel e gli inglesi si impauriscono. Quella cavalcata attraverso la Cirenaica gli
24:31ha scottati, gli ha feriti. E quando arriva la primavera del 1942, Rommel si rimette in
24:36marcia. Un'altra volta. Questa volta si concentra su un calderone, quello di Einel Gazzala, la
24:42fonte della Gazzella. È lì che lui dà battaglia in maniera totale, girando, rigirando le sue
24:49truppe, facendole correre in una direzione, poi nell'altra, non dando punti di riferimento
24:54alle varie brigate inglesi, indiane, sudafricane, che cercano in ogni modo di scappare da una trappone
25:02infernale. Ci sono anche i francesi della legione, della Francia libera, comandati dal brigadier
25:07generale König. Contro questi francesi se la deve vedere la divisione Ariete, la vecchia compagna
25:12d'armi nel deserto di Rommel. Ma l'Ariete si impantana su un giardino del diavolo, una distesa
25:19di mine, davanti al campo trincerato di Birakeim, dove ci sono i francesi. Lo stesso Rommel rischia
25:24due volte la pellaccia, perché a forza di esporsi col suo veicolo semicingolato, rischia di finire
25:31sotto il tiro degli inglesi, e il suo aiutante di campo, il colonnello Bayerlein, più di
25:35una volta lo soccorre, e a un certo punto anche lui perde di vista l'Ariete. Quando incrocia
25:40una colonna italiana, chiede, bisensivo stete di Ariete divisione? Avete visto la divisione
25:47Ariete? No, non l'ha vista nessuno. Ci vuole un po' perché l'Ariete riesca a sganciarsi
25:51da Birakeim, dove tra l'altro i francesi scappano di notte. L'obiettivo di Rommel, una volta
25:56ripresa tutta la Cirenaica, è di liquidare Tobruk. Gli serve Tobruk. Gli serve come base
26:02logistica fondamentale per quello che è il suo ulteriore piano, partire all'assalto
26:08dell'Egitto. A differenza di quello che era avvenuto l'anno prima, non ci sono gli australiani
26:13di Moorhead dentro Tobruk. Ci sono dei volontari polacchi, ci sono dei sudafricani, ci sono i resti
26:19di una brigata indiana. Non sono quelli che erano diventati famosi come i topi di Tobruk.
26:25Non sono i difensori arcigni che avevano obbligato Rommel a un assedio vecchio stile.
26:31E questa volta Rommel ce la fa a prendere Tobruk. Manda avanti i guastatori, gli italiani
26:36del 31esimo battaglione, comandati dal maggiore di Silavengo. Sono loro ad aprire i varchi
26:43per i carri nei campi minati. E quando finalmente Rommel può vedere Tobruk è impaziente come un
26:49bambino. Non vede l'ora di prenderla tutta. Anche perché dentro Tobruk trova un tesoro.
26:53È un tesoro sotto forma di veicoli, benzina, viveri, acqua potabile, addirittura uniformi
27:01inglesi e diesel boots, gli stivaletti da deserto fatti apposta per le truppe anglo-americane.
27:08Con tutto quello un vero ben di Dio. Rommel può rivestire quella che ormai è diventata
27:14la Panzerarmee Africa e non più semplicemente il primo nucleo del dolce Africa Corps, come
27:20un altro esercito inglese. Alcuni osservatori diranno che c'erano due eserciti inglesi
27:26nel deserto in quei giorni. Uno in fuga verso Oriente e un altro che lo tallonava le calcane.
27:32Cosa un po' buffa. Sembra che Rommel in quei giorni d'inizio estate del 42 sia inarrestabile.
27:38Gli inglesi scappano, ma Rommel ha fatto mali conti. Ha fatto mali conti perché non sa o non
27:43ha ben capito quanto sia importante la distanza, soprattutto per i rifornimenti. Perché se gli
27:49inglesi avvicinandosi ad Alessandria d'Egitto accorciano le linee di rifornimento e possono
27:55contare sempre di più su forze fresche e su nuovi materiali, da Tobruk fino ad El Alamein,
28:00dove si ferma l'avanzata italo-tedesca, la strada è molto lunga. Molto lunga e non comoda. Anche perché
28:07è battuta dall'aviazione, dalla RAF. Ah, El Alamein si impantana. Rommel. Si impantana perché il primo
28:13assalto va male. Gli inglesi temono. Il secondo, la battaglia di Alamalfa, è un massacro. L'ultima
28:20divisione italiana a provare a sfondare è la meccanizzata Trieste. Arriva al massimo a quella
28:26che oggi è nota come quota 33. Lì uno dei carri degli M13, di cui è dotata la Trieste, incassa una
28:33pillola inglese e viene bloccato. È il massimo punto dell'avanzata italo-tedesca in Nordafrica.
28:39Da quel momento in avanti Rommel è costretto a fermarsi. Fermarsi non solo a livello militare,
28:45nonostante abbia chiesto più e più volte a Hitler di mandargli rinforzi, ma la campagna in Russia ha
28:51prosciugato le risorse dell'esercito tedesco. Quindi Rommel può contare solo su un'altra divisione
28:57di rinforzo, di fanteria motorizzata, e sulla brigata Ramke, i diavoli verdi del generale
29:02dai denti d'acciaio, dei paracadutisti che dovevano prendere Malta e che sono stati deviati
29:07nel deserto come fanteria piedata. Rommel deve fare i conti anche con i problemi fisici. Soffre
29:13Rommel. Soffre per emicrania, insonnia, bassa pressione e soprattutto un'infezione al fegato.
29:19Per questi motivi viene richiamato in patria per curarsi. Al suo posto viene messo un condannato
29:26a morte. Il generale Georg Stumme, un generale che proprio in Russia aveva ottenuto dei risultati
29:33scadenti, anzi sembrava secondo alcuni che avesse favorito il contrattacco dei sovietici. Per questo
29:40motivo Hitler aveva ordinato di inviarlo alla corte marziale per una punizione esemplare che si
29:45era tradotta in una condanna a morte, sospesa per inviarlo al comando della Panzerarme Africa. Un
29:51dead man walking, un morto che cammina a sostituire la volpe del deserto. Tra l'altro
29:56Rommel quando è in licenza a casa in Germania per curarsi chiede comunque informazioni. Di
30:02ne è rassicurato. Lo rassicura Ritter von Toba, il vicecomandante lasciato in Africa. Gli
30:07dice che tutto sommato è tutto sotto controllo. La linea di difesa è stata predisposta nelle
30:12divisioni tedesche vicino alla litorale, quelle italiane nel mezzo, a sud i paracadutisti,
30:17la folgore e ranche. Non dovrebbe accadere nulla, anche perché poi verso sud c'è la
30:21depressione di Katara, una zona impraticabile per i carri. In realtà sono mesi che gli
30:27inglesi stanno ottenendo tante, tante, tante risorse in più, di uomini e soprattutto di
30:32materiale. E quando a fine ottobre si scatena l'offensiva inglese per l'armata italiana tedesca
30:38è la fine. Stum muore già il primo giorno della battaglia. Si dice che c'è stato sorpreso
30:43all'uscita della propria tenda da un proiettile in fronte. Verità, leggenda, però che è certo
30:47è che Stum muore subito e soprattutto per un paio di giorni non si sa nulla di lui,
30:53comparso nel nulla, finché non si trova il suo cadavere, semisommerso dalla sabbia.
30:57Ritter Fontoma viene catturato dagli inglesi, esce con le braccia alzate dalla buca dove era
31:02il suo comando. Rommel rientra in tutta fretta per cercare di salvare il salvabile, ma capisce
31:07che non c'è nulla da fare. Troppo ampia la differenza di materiale, troppo ampia anche la
31:13differenza in termini di uomini a disposizione, soprattutto uomini freschi, riposati, le sue
31:18truppe sono l'ovore. Le truppe italiane poi in argapatte non sono motorizzate e quindi ci
31:23si deve ritirare via lungo la litoranea. A coprire la ritirata saranno la Trieste, che si
31:28sacrifica completamente, la Riete, che salva pochissimi carri e per il resto viene distrutta,
31:33la Folgone e i diavoli verdi di Ramache. Questi ultimi hanno la fortuna di intercettare
31:38nel deserto una colonna di riferimento degli inglesi. Viene assaltata, gli autisti lasciati
31:44in mezzo al deserto e i paracadutisti tedeschi riescono a squagliarsela e a ricongiungersi
31:49con il resto dell'armata in fuga. La Folgore, invece, comandata dal generale Fattini, resta
31:55sul posto. Con degli atti di eroismo, a volte anche esagerato, vedono i paracadutisti che
32:01bomba a mano in pugno assaltano i carri per cercare di salire sulle torrette e sganciare
32:06la bomba all'interno del carro. Molti muoiono tentando questa impresa. Rommel, a quel punto,
32:11anche se gli arrivano ordini di attestarsi a difesa, cercare un punto in cui fermarsi,
32:16questa volta tira dritto. Non si ferma Sidia Barani, non si ferma Pardia, non si ferma Tobruk,
32:21non si ferma Abengasi. Gli chiedono di difendere almeno la Tripolitania, ma gli sbarchi avvenuti
32:27con l'operazione Torch in Marocco fanno intendere che questa volta le cose andranno diversamente.
32:33Col passare delle settimane, Rommel risale tutta la Tripolitania e arriva in Tunisia,
32:38la occupa e proprio in Tunisia coglie l'ultima sua grande vittoria, al passo di Kasserin,
32:43dove si confronta per la prima volta con gli Sherman americani. I americani che fanno la
32:47conoscenza di Rommel e devono ammettere che pur nel caos di una battaglia abbastanza complessa,
32:54dovuta anche a un terreno di scontro dominato dalle rocce, ebbene sì, quel generale sarà
33:00anche imprudente, gli piacerà anche giocare d'azzardo, però a volte le sue puntate sono
33:05positive. Ma anche la Tunisia è indifendibile. Rommel rientrerà in patria per ordine diretto
33:10di Hitler, che non vuole che il suo generale, tanto beatificato dalla stampa nei due anni
33:14precedenti, cada in mano nemica. Sul posto verrà lasciato Giovanni Mespe, maresciallo
33:19d'Italia, nominato maresciallo d'Italia all'ultimo, per anche lui salvare almeno la faccia,
33:24perché d'altronde nemmeno la Tunisia è salvabile da parte delle ultime formazioni
33:29italo-tedesche, che fino all'ultimo impiegano tutto il materiale a disposizione, che è sempre
33:35di meno, nonostante l'afflusso di Panzer IV e di nuovi semoventi di artiglieria italiani,
33:41per rallentare l'inesorabile avanzata degli alleati. Rommel torna nel continente e avrà
33:47altri incarichi, prima la difesa per l'Italia e l'occupazione dopo l'8 settembre, poi un'altra
33:54opera difensiva. Lui era così a suo agio, sia sul fronte offensivo che nelle manovre
33:59povimentate. No, doveva sovrintendere al completamento e alla difesa del Pallo Atlantico,
34:06le fortificazioni ordinate da Hitler per prevenire un'eventuale invasione da parte degli angloamericani,
34:12invasione che era già stata testata senza successo a Dieppe e che avverrà in Normandia nel
34:18giugno del 1944, proprio mentre Rommel tra l'altro è in licenza a casa dalla moglie. La sera prima era
34:25partito dal suo quartier generale al castello di La Roche-Guillonne, tranquillizzando i suoi
34:31sottoposti. Tranquilli, non avverrà nessuna invasione, bassa marea, gli americani non rischieranno
34:36un attacco. Sbaglia, clamorosamente. E quando tornerà per cercare di coordinare un controattacco,
34:42si scontrerà con diversi problemi, ad esempio con un collega comunque molto preparato come il
34:48nobile Geir von Schweppenburg che ritiene nella sua teoria militare che la riserva va concentrata al
34:55centro per un efficace utilizzo delle truppe corazzate, ma soprattutto si scontra con la volontà
35:01pervicace di Hitler di non concedere le riserve corazzate ammassate al passo di Calais. Poi avverrà
35:08dell'altro. Avverrà quel mitragliamento lungo una strada da parte di un aereo alleato, i colpi
35:13ricevuti al corpo e in testa, la convalescenza a casa, fino all'immersione del sospetto, anzi
35:20dell'accusa più infamante, quella di tradimento di aver partecipato, anche se con un ruolo di
35:26secondo piano, al complotto del 20 luglio del 44, al complotto di von Stauffenberg, l'operazione
35:31Valkyrie.
35:38Quando a Rastenburg, alla Wolfschanze, esplode la bomba al plastico posizionata dal colonnello
35:45von Stauffenberg, Erwin Rommel è a casa, in convalescenza. Tre giorni prima, un aereo
35:51della RAF ha mitragliato la sua vettura in Francia e lo ha colpito, lo ha colpito causandogli
35:58una frattura al cranio, una frattura allo zigomo, una ferita all'occhio e altre contusioni.
36:04In quel momento, Erwin Rommel non è assolutamente parte del complotto del 20 luglio, anche se
36:12probabilmente qualcosa ha sentito. D'altronde, il suo diretto superiore in Francia, von Stülpnagel,
36:18fa parte del complotto. È il governatore militare in Francia, ha garantito agli uomini dell'operazione
36:24Valkyria di prendere il controllo di Parigi e delle aree circostanti, arrestando le SS e
36:32garantendo l'ordine. Von Stülpnagel verrà scoperto, trasportato a Berlino e nel corso
36:38del viaggio tenterà di suicidarsi, poi verrà ucciso comunque dalle sue guardie. Rommel,
36:44invece, trascorre tutta l'estate del 1944 in convalescenza. In quel periodo, mentre si
36:51susseguono gli arresti, le torture, gli interrogatori, i processi sommari e le prime
36:56esecuzioni, ci si interroga sul suo ruolo. Qualcuno dello staff di Stülpnagel ha fatto
37:03il suo nome, il nome del felmaresciallo, come simpatizzante della causa di von Stauffenberg
37:10e degli altri. Simpatizzante può dire tutto, può dire niente. È questo il problema. Un
37:16complotto che vede la partecipazione attiva di un centinaio di persone coinvolgerà come
37:22vittime, 5.000 unità, 50 volte tanto. Ancora oggi ci si domanda se la furia di Hitler e
37:30dei suoi schierani nel trovare i colpevoli e dare una lezione esemplare non abbia coinvolto
37:36anche degli innocenti, persone che assolutamente non avevano nulla a che fare con la macchinazione
37:42e che si ritrovarono semplicemente ad aver detto una parola di troppo o ad essere stati contigui
37:49a qualcuno che aveva effettivamente partecipato al complotto. Prato sa che per accertare le
37:55colpe o eventuali colpe di Erwin Rommel si era riunita una corte militare d'onore, composta
38:02da diversi ufficiali d'alto grado, tra questi Gerd von Rundstedt, il decano dei generali tedeschi,
38:09Heinz Guderian, un allievo diretto di von Seicht che era stato il padre delle truppe corazzate
38:16che però aveva perso prestigio al punto di essere trasferito alla sovrintendenza alle
38:23Panzertruppe senza più un ruolo operativo sul campo. E poi un altro generale più oscuro,
38:31Heinrich Kierkeim, un generale che con grado inferiore aveva servito proprio sotto Rommel
38:36in Africa settentrionale nel 1941 e che era stato uno degli ufficiali che avevano deluso
38:43le aspettative di Rommel nel tentativo di prendere Tobruk. Forse Kierkeim aveva qualche
38:48riserva nei confronti di Rommel, forse anche Guderian non aveva una grande o assoluta fiducia
38:56in Rommel. Von Rundstedt, da quello che si sa, aveva tutt'altre idee, non gli piaceva il carattere
39:03di Rommel ma ne riconosceva il genio e soprattutto non dubitava assolutamente del fatto che potesse
39:10aver partecipato a un complotto per rovesciare il regime. Ma Rommel era nazista? Secondo tutto
39:17quello che è stato studiato nel tempo, tutti i documenti, le testimonianze, Erwin Rommel non
39:22ha mai preso la tessera del partito nazista. Quindi non lo si può definire effettivamente
39:28un nazista. Era un soldato, questo sì. Era un soldato che bramava a fare carriera. Anche
39:33questo è vero. Lo si evince dalle tante, tantissime lettere che aveva scritto alla moglie
39:38Luzie già in Africa. Quando gli scriveva di essere diventato ben più che un comandante
39:45di divisione, quando gli scriveva che stava aspettando il bastone da Fed Maresciallo e che dopo
39:50averlo ottenuto, si era lamentato con lei, dicendo che avrebbe preferito avere un paio
39:55di divisioni in più, rinunciando a quel bastone. Insomma, il ritratto che esce dalle testimonianze
40:01di chi ha conosciuto molto da vicino Erwin Rommel, i suoi più stretti collaboratori,
40:06Bayerlein, ma anche Krüvel, così come i suoi familiari, la moglie, il figlio Maffred,
40:12ma anche qualche detrattore come Geir von Schweppenburg, che non era convinto delle idee tattiche di
40:20Rommel, oppure del generale Hans Speidel, che forse sì aveva avuto un piccolo ruolo nel complotto,
40:26ma che è stato uno dei pochi a salvare la pelle. Tutte queste testimonianze tratteggiano un Rommel
40:32non nazista, ma nemmeno antinazista. Un Rommel che probabilmente si era servito del regime per fare
40:39carriera. Probabilmente aveva intravisto ancora, quando era stato nominato comandante del battaglione
40:45della guardia personale di Hitler, la possibilità di calare le gerarchie, diventare sempre più in vista
40:52e quindi avere un grado sempre maggiore, semplicemente dando ragione al piccolo caporale
40:57austriaco, a quell'ometto coi baffi che spesso andava in escandescenze, dando ordini a chi aveva
41:05un'esperienza militare ben più forte della sua, ben più solida della sua. Ecco, Erwin Rommel non era
41:14nazista e non era nemmeno antisemita. Anche questo è qualcosa che è emerso tanto dai suoi carteggi con
41:21la moglie quanto dalle testimonianze dirette. Quando era ancora in Francia, nel 1940, Rommel aveva
41:26ricevuto la visita del generale von Blaskowicz, suo superiore in grado, un generale di provata
41:32esperienza che aveva condotto parte della campagna contro la Polonia, con ottimi risultati tra l'altro.
41:38Eppure von Blaskowicz, a differenza di altri suoi pari grado, non aveva ricevuto promozioni,
41:44non aveva neanche lui ricevuto il bastone da Fed Maresciallo. E in quel colloquio con Rommel
41:50si era lamentato proprio di questo, dicendo delle parole molto importanti. Aveva riferito
41:56von Blaskowicz a Rommel di aver assistito alle prime atrocità delle SS contro la popolazione
42:04polacca e contro gli ebrei e le aveva menzionate nei rapporti von Blaskowicz, diasimando quello che
42:10aveva visto. Probabilmente era questo, questo particolare che era costato a von Blaskowicz la
42:17promozione. Rommel aveva incassato, secondo alcuni avrebbe anche confermato a von Blaskowicz
42:23le proprie idee, cioè dato che anche a lui dessero fastidio determinate situazioni. Si era
42:28anche opposto successivamente alla richiesta giunta dal comando della Polizia Militare e
42:35del SS in Francia di fornire un paio di compagnie di fucilieri per i rastrellamenti, ma non era
42:41andato oltre. Il rifiuto di fornire le compagnie di fucilieri era stato motivato semplicemente
42:47per delle esercitazioni. Forse era stata una mossa che lo stesso Rommel aveva deciso di
42:53compiere per salvaguardarsi da eventuali situazioni come quelle che avevano riguardato von Blaskowicz.
43:00Certo è che anche nella sua militanza in Africa settentrionale Rommel non si era mai lasciato
43:06scappare nemmeno un commento antisemita. E dire che era stato molto duro, duro con Cavallero,
43:13che disprezzava, lo chiamava un passacarte, non un generale, con Bastico, chiamato spreciativamente
43:19bombastico, con Gariboldi, che secondo lui era poco più che un paio di baffi, con Gastone
43:25Gambara, secondo Rommel una sorta di fuggiasco o di imboscato. Era stato duro anche con ufficiali
43:32tedeschi, con Streicher, con Kierkeim, con il Fliegerfuehrer Africa von Waldau, cui aveva
43:38chiesto il bombardamento dei porti, sentendosi chiedere in maniera sprezzante se avesse inteso
43:45invadere la Cirenaica nel giro di 48 ore. Non aveva avuto dei rapporti facili con le persone,
43:53Erwin Rommel, però nessuno l'aveva mai sentito pronunciare frasi antisemite e nessuno gli aveva
43:59mai sentito chiedere di provvedere a identificare gli eventuali ebrai presenti tra Tripolitana
44:05e Cirenaica e provvedere alla loro deportazione. Nemmeno in Italia, nel periodo trascorso nel
44:10nostro paese, come comandante delle truppe occupanti, si era mai preoccupato di questioni
44:16riguardanti il loro causto. Quindi anche questo è un qualcosa che depone contro la tesi del Rommel
44:22nazista, seppur senza tessera. C'è chi dice che Rommel, parlando con Hitler, una volta
44:28che abbia addirittura caldeggiato, se non la candidatura degli ebrei a ruoli all'interno
44:34dell'amministrazione nazista, comunque il progetto di migrazione in Palestina, sentendosi
44:40a rispondere con una battuta un po' pesante da parte dello stesso Hitler. Rommel quindi
44:44non possiamo definirlo un nazista, ovviamente non con tessera, ma nemmeno senza tessera.
44:48Non credeva nel nazismo, non credeva nelle politiche naziste, ancor meno nelle politiche
44:55razziste proprie del nazismo. Nonostante fosse diventato un eroe nazista, difeso ad esempio
45:03da Goebbels che l'aveva trasformato in una sorta di simulacro, ma versato da Bormann, il suo
45:09primo grande detrattore. Erano stati proprio Bormann e Goebbels a decidere le sorti di Erwin
45:15Rommel durante quella convalescenza. Bormann insisteva con Hitler perché anche il felmaresciallo
45:21fosse sottoposto a giudizio, perché anche Rommel riesce ad essere spedito in un'aula
45:27di tribunale, come era avvenuto per Erwin von Witzleben, per essere giudicato dal terribile
45:34Freisler. Il pubblico ministero e giudice nazista convinto, già partecipante alla conferenza
45:42di Banz è divenuto noto per le sentenze Lampo con cui condannava gli imputati a morte.
45:47Goebbels però intervenne in quel caso. Fece presente a Hitler che un processo, per quanto
45:52rapido, sarebbe stato pubblico e avrebbe generato una tale ondata di dubbi, domande,
45:59riprorazione, da causare danni al regime. Rommel era un eroe. Cosa avrebbe pensato il tedesco
46:05medio se un eroe fosse stato portato in tribunale accusato di alto tradimento? Come avrebbe reagito
46:11al tedesco medio? Sarebbe rimasto in silenzio? Avrebbe accettato ancora una volta la propaganda?
46:16Avrebbe ascoltato ancora la voce di Hitler? Oppure si sarebbe posto delle domande? Oppure
46:21avrebbe cominciato a dubitare e quindi a sgritolare l'impianto nazista? Per questo motivo Hitler
46:28decise per una soluzione alternativa. Decise di inviare a casa di Rommel, che si trovava ancora
46:34in convalescenza. Due ufficiali di provata pede nazista, non due dell'SS, giusto anche per mandare
46:41un segnale diremmo quasi distensivo al famiglia Rommel. Questi generali erano Ernst Meisel e
46:47Willem Burndorf, ufficiali facenti parte della tretta cerchia di consiglieri militari di Hitler. A
46:53questi due generali era stata fornita una fiara di veleno e l'istruzione di darla a Rommel dopo
47:00avergli fatto un preciso discorso. Ebbene, il 14 ottobre del 1944, Meisel e Burndorf andarono
47:07a casa di Erwin Rommel. Lo trovarono ancora in vestaglia, sofferente per le ferite, non pronto
47:13a tornare al suo posto. La moglie, Luzie, intuì subito che qualcosa non andava. E anche il figlio,
47:19Manfred, erano tutti e due piuttosto nervosi. Rommel capì in fretta perché quei due ufficiali
47:25erano andati a casa sua. Ed ne ebbe conferma in un colloquio successivo, quando Burndorf
47:30gli disse che nei pressi della casa, nella foresta vicina, si era appostata una compagnia
47:35di fanteria con due panzer di rinforzo per sorvegliare la situazione, neanche ci fosse
47:40un pericolo di fuga nel Feldmaresciallo. E che l'alternativa era tra il processo pubblico,
47:45con le accuse anche alla famiglia, la perdita di ogni privilegio, e il suicidio, che invece
47:50avrebbe provocato funerali di Stato, il mantenimento di ogni privilegio per la sua famiglia e soprattutto
47:56la protezione per i suoi cari, che non sarebbero mai stati toccati neanche dalla minima accusa
48:02di tradimento. Rommel non impiegò moltissimo a decidere, anzi, la sua decisione fu abbastanza
48:07rapida. Si congelò dalla moglie e dal figlio, disse loro di non preoccuparsi. Salì in macchina
48:12con Burndorf e Meisel, sul sedile posteriore. L'auto, che c'è qualche chilometro, si addentrò
48:18nel bosco, dove Rommel prese la fiala di veleno. E lì morì nel giro in nemmeno un minuto.
48:24Al ritorno a casa, il generale Burndorf comunicò a Luzier la morte del marito. Da quel momento
48:31si dovette inscenare una farsa. La morte non per suicidio, per avvelenamento, ma per conseguenza
48:39delle ferite patite tre mesi prima in Francia. Ne ha messi in scena, anche abbastanza macabra.
48:45Non tutti bevero la balla della morte per ferite. Anzi, più di qualcuno, senza comunque
48:51dire nulla. Capì che si trattava solo di una messa in scena per salvare da un lato la
48:56famiglia Rommel e dall'altro il regime, che altrimenti sarebbe stato messo in discussione.
49:01I funerali, solenni, militari, con gli onori di Stato, videro la partecipazione non di Hitler,
49:07ma di Gerd von Rundstedt. Fu lui a essere scelto per leggere l'orazione funebre. Un'orazione
49:13funebre che era una sorta di testamento militare, ma anche morale, della vecchia volpe del deserto.
49:23Un testamento che dava a Rommel anche qualche merito in più rispetto a quello che aveva
49:30effettivamente avuto sul campo, nascondendo le pecche che gli erano state sottolineate,
49:36i vari richiami per insubordinazione, per aver esagerato, o addirittura per gli errori commessi
49:42nelle scelte tattiche e strategiche. Bisognerà attendere la fine della guerra per la pubblicazione
49:50delle lettere alla moglie e dei suoi diari. I diari scritti soprattutto durante l'esperienza
49:56in Francia e in Africa settentrionale. Diari che sono diventati la base per una grande opera
50:03di ricerca storica. In tanti si sono dedicati a studiare la figura di Erwin Rommel, una figura
50:09complessa di quel ufficiale che sapeva adattarsi alla situazione, del genio senza regole, del demone
50:17della velocità, della volpe del deserto, che però sapeva adattarsi anche a costruire tale, anche a
50:23organizzare trappole e non solo a colpire di rapina velocemente. Erwin Rommel è sepolto nel
50:29cimitero di Erlingen, la sua città, e quella tomba per tanti anni è stata visitata dai reduci
50:35dell'Africa Corps, della Panther Army Africa, dei reparti da lui comandati, anche da alcuni
50:42veterani italiani dell'Africa e da alcuni avversari, soprattutto inglesi. Erano degli
50:47omaggi postumi a quello che è stato un soldato, forse anche qualcosa di più, un simbolo valido
50:53da ambo le parti di un uomo che venne affascinato da un nuovo modo di concepire e condurre la guerra
50:59e che, per onore, ma soprattutto per amore della famiglia, decise alla fine di sacrificarsi.
51:29Grazie a tutti.

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