Trento, 24 mag. (askanews) - Non usa mezzi termini Luca Ciriani, il ministro per i Rapporti con il Parlamento di Forza Italia che ammette il dissidio in seno alla maggioranza sulla questione del terzo mandato che la Lega vorrebbe ma rigetta tutta la responsabilità sul presidente del Trentino Maurizio Fugatti."E' tutto molto chiaro, c'era un accordo elettorale che prevedeva la vicepresidente per Fratelli d'Italia. Il terzo mandato non mi pare fosse nel programma essenziale del centrodestra, è stata una impuntatura del presidente Fugatti mentre sarebbe bastato aspettare la sentenza della Consulta. Si è voluto arrivare a questa frattura ma chi rompe paga e le conseguenze sono tutte sue, noi non possiamo prendere schiaffi e non fare nulla. Mi dispiace perché avrei preferito continuare sulla strada della collaborazione come faccio con tutti i ministri della Lega in Parlamento" ha detto Ciriani a margine del Festival dell'Economia a Trento".Le conseguenze? "Beh diciamo che il presidente Fugatti si mette contro il governo e Fratelli d'Italia, noi non staremo a guardare, se uno ti prende a schiaffi... noi di guance ne abbiamo soltanto due le altre le abbiamo finite"."Non è una politica contro questo o quel governatore, c'è il rischio che la legge possa essere impugnata da qualche cittadino e questo creerebbe gravissimi problemi. La Consulta si è già espressa sulle regioni ordinarie, si esprimerà anche su quella a statuto speciale, basta attendere. Non si capisce questa accelerazione; il problema è stato interpretato dal presidente Fugatti in maniera completamente distorta ed è stato preso come pretesto per una vendetta personale e politica che non possiamo accettare".
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Molto chiaro, c'era un accordo elettorale che prevedeva la vicepresidenza per Fratelli d'Italia.
00:05Il terzo mandato non mi pare fosse nel programma essenziale del centro-destra, è stata un'impuntatura
00:11del presidente Fugati che non si capisce neanche dal punto di vista pratico perché bastava
00:15aspettare la sentenza della consulta, si è voluto arrivare a questa frattura, ripeto,
00:21chi rompe paga e poi le conseguenze saranno tutte sue, noi non possiamo prendere schiaffi
00:27e non fare nulla. Mi dispiace molto perché avrei preferito continuare sulla strada del
00:32confronto e della collaborazione come faccio con tutti i ministri della Lega in Parlamento,
00:37con il massimo della serenità, con il massimo della collaborazione.
00:40Quali sono le conseguenze?
00:42Diciamo che il presidente Fugati si mette contro il governo, soprattutto contro Fratelli d'Italia
00:49e noi non è che staremmo a guardare, vediamo cosa fare, però se uno ti prende a schiaffi
00:56e noi più guance ne abbiamo solo due, le altre, facciamo le guance e abbiamo finito.
01:01Non c'è il rischio di una sfaccatura nella maggioranza, lei è d'accordo o no?
01:05Sono sicuro, il terzo mandato, come ho ripetuto anche oggi qui a Trento, l'impugnativa del
01:10terzo mandato prima per le regioni ordinarie e poi per le speciali deriva dal fatto che c'è
01:15un problema tecnico-giuridico che qualcuno deve sciogliere, deve risolvere, non è una
01:19scelta politica contro qualcuno, contro questo governatore o quell'altro governatore, contro
01:24una regione ordinaria o una regione speciale. C'è il rischio che senza impugnativa, che
01:30la legge possa essere impugnata a qualche cittadino in via incidentale, questo creerebbe
01:34gravissimi problemi per tutte le regioni. La consulta si è già spesa sulle ordinarie,
01:40si esprimerà anche sulle regioni speciali, basta attendere. Non si capisce questa accelerazione
01:46e questa ossessione sul terzo mandato, visto che il tempo c'è tutto per ragionare in maniera
01:49appaccata, tranquilla e ordinata. Mi dispiace che questo problema del terzo mandato sia stato
01:56interpretato da parte del Presidente Fugati in maniera completamente distorta. Gli ha dato
02:02il pretesto per una vendetta personale e politica che noi non possiamo naturalmente accettare,
02:08di cui si assume interamente la responsabilità.
02:11Grazie a tutti.