Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 21/05/2025
Trascrizione
00:00Dopo 18 anni non finiscono i colpi di scena nel delitto di Garlasco, un'indagine per la morte di Chiara Poggi che sembrava già chiusa con una sentenza passata in giudicato.
00:11Eppure in martedì scorso c'è stato un maxi interrogatorio incrociato che ha visto come protagonisti Alberto Stasi, condannato in via definitiva per essere l'assassino di Chiara Poggi,
00:21Andrea Sempio, il nuovo indagato per la morte di Chiara e Marco Poggi, il fratello di Chiara.
00:27Ma chi era Chiara Poggi? Che cosa sappiamo della scena del crimine? Che cosa ci racconta?
00:33Io sono Anna Vagli e questa è Scena, anatomia di un crimine.
00:44Dal punto di vista vittimologico, che è quel ramo della criminologia che studia la vittima di un reato per risalire al suo aggressore,
00:52e in questo caso all'assassino di Chiara Poggi, Chiara è una vittima a basso rischio,
00:58cioè una vittima che non teneva né aveva uno stile di vita che la esponesse in alcun modo alla fine che poi ha fatto.
01:07Chiara Poggi infatti aveva una routine prevedibile.
01:09Era neolaureata, lavorava in un'azienda milanese, conduceva una vita di provincia,
01:15aveva una relazione stabile con Alberto Stasi e non conduceva né doppie relazioni né uno stile di vita marginale.
01:23Eppure ha trovato la morte in un giorno feriale all'interno della propria abitazione
01:28e quindi nel luogo simbolicamente più sicuro, la sua velletta in via Pascole numero 8 a Garlasco.
01:35Chiunque abbia ucciso Chiara Poggi, Alberto Stasi o Andrea Sempio,
01:40non ha dovuto forzare né l'ingresso di casa né la fiducia di Chiara.
01:45La scena del crimine è infatti stata la fotografia di un'ordinaria mattina estiva.
01:51Chiara Poggi indossava il pigiama, la televisione era accesa ed il letto sfatto.
01:56Questo significa che non c'erano segni di effrazione, nessun allarme attivato.
02:01La mente di Chiara non era in allarme e non lo era neppure la porta.
02:05Questo perché Chiara conosceva il suo assassino, probabilmente lo aspettava.
02:12Che Chiara Poggi conosceva il suo assassino ce lo conferma la scena del crimine ancora una volta.
02:19In particolare la Blondestein Pattern Analysis o BPA,
02:23quella tecnica forense che ricostruisce un'aggressione, in questo caso un omicidio,
02:29attraverso l'analisi delle tracce di sangue.
02:33In particolare tenendo conto di come macchie e schizzi di sangue
02:37impattano sulle superfici in cui si è consumato un omicidio.
02:42La BPA in questo caso ci dà una mappa emotiva dell'aggressione.
02:47Ci racconta che Chiara Poggi è stata aggredita in prima battuta all'ingresso, alla porta d'ingresso,
02:53quindi astrattamente in quel frangente chiunque poteva fermarsi a parlare con Chiara.
02:58È però la fase successiva che ci racconta che Chiara conosceva il suo assassino.
03:03Chiara Poggi è stata infatti aggredita ai piedi della scala che porta al piano superiore
03:08e poi trascinata verso la porta al libro che conduce verso la cantina.
03:13Quindi che cosa ci dice questo?
03:15Una porta che qualcuno doveva conoscere perché già si era trovato in quella casa.
03:21Quindi chi ha ucciso Chiara Poggi non solo era stata all'interno di quella casa,
03:26della villetta di Via Pascoli al civico numero 8, ma sapeva anche come muoversi.
03:32A chiudere l'analisi sul fatto che Chiara conoscesse il suo assassino è anche l'autopsia.
03:37Chiara Poggi non si è difesa sul suo corpo nessun segno di reazione,
03:43nulla che le potesse probabilmente far presagire che quel giorno sarebbe morta di morte violenta.
03:50Probabilmente quindi, oltre ad avere il corpo immobile, la sua mente era fiduciosa,
03:55fiduciosa nei confronti della persona che aveva davanti.
03:59Sono passati 18 lunghi anni e ancora per qualcuno c'è necessità di ricercare giustizia.
04:06Ad oggi però sappiamo che Alberto Sasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni.
04:14Due istanze di revisione rigettate e una pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea
04:19che ha deciso che il processo nei suoi confronti è stato equo.

Consigliato