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https://www.pupia.tv - Firenze - REFERENDUM. SIT-IN PD DAVANTI SEDE RAI TOSCANA: SILENZIO PER DIKTAT MELONI
Firenze, 19 mag. - Un sit-in davanti alla sede della Rai Toscana, a Firenze, per denunciare "il silenzio assordante del servizio pubblico su un appuntamento fondamentale per la democrazia, come i referendum dell'8 e 9 giugno. C'è stato un diktat venuto dall'alto e TeleMeloni si è confermata TeleMeloni". Lo sottolinea il segretario toscano dei dem, Emiliano Fossi, nel giorno della mobilitazione nazionale promossa dal Partito democratico davanti alle sedi Rai. "Ai lavoratori Rai va la nostra massima solidarietà e vicinanza", ma con questa iniziativa "sottolineiamo in maniera pesantemente critica le responsabilità del governo e dei vertici della Rai, che applicano in maniera precisa e puntuale i diktat che arrivano da Palazzo Chigi", aggiunge con a fianco, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, l'assessora regionale al Sociale, Serena Spinelli, e quello alla Sanità, Simone Bezzini, i due capigruppo in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio, Vincenzo Ceccarelli e Luca Milani. Questa situazione "impoverisce la democrazia". Inoltre "così si evita discutere di temi fondamentali: il lavoro, da un lato, la cittadinanza dall'altro. Il governo non vuole discutere di questo perché ha paura", aggiunge. Il voto e l'andare alle urne, quindi, assume una doppia valenza per Fossi: "In primis per dare la dimostrazione che la democrazia è ancora forte nel Paese. E perché i cinque quesiti meritano un bel sì sonoro e ridondante". Come Pd, infatti, "vogliamo un mondo e un Paese con più tutele e più diritti sociali e collettivi". In questo "il Pd è compatto. Ha fatto una scelta in una direzione nazionale: quella dei cinque sì, senza chiedere abiure a nessuno, ma la posizione ufficiale chiara, netta e definita è questa. Convintamente cinque sì e in Toscana vediamo un Pd unitissimo nel sostenere questo passaggio referendario", conclude. (19.05.25)

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00:00Per riconfermare quanto ci sia un silenzio assordante da parte della televisione, soprattutto da parte del servizio pubblico della RAI
00:08su un appuntamento fondamentale per la democrazia come quello dell'8-9 giugno, cioè sui referendum.
00:15C'è stato un diktat, è venuto dall'alto e Tele Meloni si è confermata a Tele Meloni.
00:19Quindi naturalmente dal nostro punto di vista va alla massima solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e lavoratori della RAI
00:25ma sottolineiamo in maniera critica e pesantemente critica le responsabilità del governo e dei vertici della RAI
00:36che applicano in maniera precisa e puntuale i diktat che arrivano da Palazzo Chigi.
00:43Non se lo merita il referendum dell'8-9 giugno, non se lo merita l'istituzione del referendum che è prevista dalla nostra Costituzione
00:50e quindi non se lo merita la nostra Costituzione repubblicana e il fatto che i cittadini possano esprimere
00:55andando a votare direttamente qual è la scelta che deve essere fatta sul quesito sì o no.

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