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  • 9 mesi fa
Trascrizione
00:00Tutti hanno paura dei dazi di Donald Trump, ma la scelta non è campata per aria,
00:13sono piuttosto un modo per portare gli stati a negoziare. Ma visti in quest'ottica quale sarà
00:19l'impatto reale sulla produzione italiana? Lo abbiamo chiesto a Simone Crolla, consigliere
00:25delegato dall'aprile 2009 della American Chamber of Commerce in Italy, AMCHAM,
00:30ovvero la Confindustria Americana in Italia. Si dice sempre che Trump sia imprevedibile,
00:36ma invece come abbiamo detto è abbastanza prevedibile. I dazi saranno gli stessi che
00:40sono stati applicati nel 2017 contro l'Unione Europea e ovviamente anche verso l'Italia.
00:46Per il momento Trump ha fatto due cose. Con un Presidential Memorandum ha ordinato allo
00:50USTR, che è l'agenzia americana per il commercio con l'estero, di studiare il perché dello
00:56sbilancio commerciale del deficit commerciale americano verso il resto del mondo. Alla fine
01:00di quest'analisi, che avverrà il primo di aprile, si capirà se gli Stati Uniti applicheranno dei
01:05dazi su merci le più varie nei confronti dell'Europa e di conseguenza anche dell'Italia.
01:10Nel 2017 questo capitò, ma il problema fu poi risolto velocemente. Le esportazioni ebbero
01:16anche di prodotti alimentari un piccolo contraccolpo iniziale, ma poi ripresero e
01:20dopo il Covid, perché ovviamente non ce lo dimentichiamo, ci fu come dire un record anche
01:25nelle esportazioni italiane che perdura fino ai giorni nostri. Quindi primo di aprile si capirà
01:29quali tipi di tassazione aggiuntiva verrà applicata, se verrà applicata. Al momento,
01:35con un altro memorandum proprio di ieri, ha applicato una tariffa del 25% su tutte le
01:41importazioni americane di steel e alluminium. Crolla ci spiega tuttavia che i dazi voluti da
01:46Trump sono piuttosto una manovra meditata e hanno un sottofondo di verità. A suo avviso,
01:52alcuni paesi abusano di una posizione dominante per inondare il mercato americano di una produzione
01:59di acciaio e alluminio che invece potrebbe essere prodotta negli Stati Uniti d'America,
02:04ma essendo meno costosa quella importata, con del dumping all'origine, viene preferita.
02:10Al momento comporta che ci sarà un dazio del 25% sulle esportazioni di alluminio e acciaio,
02:17esportazioni che erano già state colpite a suo tempo, poi ci fu una sorta di pace che a questo
02:23punto è stata interrotta e verranno ripristinate, nel mentre però i grandi produttori di acciaio e
02:28alluminio italiani si sono riposizionati sul mercato americano investendo anche in capacità
02:33produttiva locale. Quindi l'acciaio italiano potrebbe oggi essere prodotto comunque in
02:39America e questo naturalmente eviterebbe di essere colpiti dal dazio. Naturalmente
02:45adesso queste tariffe entreranno in vigore il 12 di marzo sulla acciaio e alluminio,
02:49da adesso parte diciamo una trattativa anche diplomatica per cercare di capire
02:54se si può ottenere una esenzione come già accaduto nel 2017.
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