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  • 11 mesi fa
Trascrizione
00:00ringrazio gli onorevoli interroganti per il quesito posto perché mi consente di
00:04illustrare
00:05i progressi che questo ministero sta conseguendo
00:08attraverso il rafforzamento di politiche di bilancio virtuose e
00:11responsabili nella gestione delle istituzioni museali. I conti del 2024
00:16saranno ancora migliori.
00:18In attuazione dell'articolo 9 della Costituzione, allo Stato spetta la
00:22tutela del patrimonio storico e artistico della nazione. Pertanto
00:25l'incommensurabile valore dei luoghi della cultura italiana deve essere
00:28sostenuto, e non può non essere sostenuto, dalla finanza pubblica, ma
00:33condivido le premesse degli interroganti, ovvero la necessità di superare la
00:38dipendenza cronica e preponderante dalle erogazioni pubbliche nel sistema
00:42culturale
00:43di gestione statale.
00:45Ringrazio gli onorevoli interroganti per aver citato l'esempio del Maxi,
00:50fondazione di diritto privato, vigilata dal Ministero della Cultura,
00:54che come molti altri musei e centri di cultura nazionale da sempre si sostiene
00:58grazie all'importante contributo pubblico.
01:01Ciò non ci ha però impedito di dialogare con l'imprenditoria intesa
01:05quale asset strategico di sostegno della cultura pubblica.
01:09Cito fra tutti, fra tanti,
01:12l'esempio dell'accordo siglato con KME, una delle aziende leader nel
01:16proprio settore in Italia, che ha scelto di adottare la programmazione di Maxi
01:20Architettura per i prossimi anni.
01:23Supportando con il proprio contributo economico proposte di ricerca e di
01:26programmazione in quel campo, stiamo parlando di un milione e trecentomila
01:30euro in cinque anni totali.
01:32Il lavoro che ho iniziato assumendo la guida della fondazione, che ho portato
01:35avanti per un anno e mezzo, è stato improntato, oltre che al potenziamento
01:39delle relazioni economiche tra pubblico e privato,
01:41anche al rigoroso controllo dei bilanci, al contenimento della spesa e al
01:46rafforzamento delle strutture di vigilanza.
01:49In quest'ottica, ad esempio, ho ritenuto come scelta di buona gestione
01:53far uscire la fondazione da partenariati e progetti ereditati,
01:58finanziati attraverso bandi che, in apparenza, avrebbero potuto sembrare
02:02appetibili da un punto di vista finanziario,
02:04ma che, da un'attenta riflessione con lo staff e da un'approfondita analisi
02:08contabile,
02:09si sarebbero presto rivelati non efficienti da un punto di vista
02:12economico e, per certi versi, addirittura inefficaci nel perseguimento della
02:16missione della fondazione,
02:18soprattutto all'indomani di una direzione artistica rinnovata.
02:21Credo, infatti, che il solerte lavoro di reperimento di finanziamenti privati e
02:25indipendenti che ogni manager culturale chiamato a fare non debba mai essere
02:28svolto in modo sconclusionato,
02:31anteponendo la possibilità di ottenimento di fondi alla coerente
02:34valutazione del loro impiego.
02:36Sempre nella mia attività di riorganizzazione e rafforzamento della
02:39fondazione ho promosso l'istituzione dell'organismo di vigilanza,
02:43di cui, prima della mia presidenza, il maxi era sprovvisto.
02:49E ho proceduto a istituire, in prima forma monocratica e poi collegiale,
02:52avviandolo nel contempo
02:54a un lavoro profondo di revisione del modello e delle procedure. Ho ridotto
02:58il valore e il numero dei dipartimenti per snellire la struttura,
03:02contenere la spesa, valorizzare le risorse interne.
03:05Concludo. Sul caso maxi aggiungerei,
03:08oltre alle azioni intraprese al fine di incentivare una gestione orientata a una
03:12maggiore sostenibilità economica,
03:14la revisione della indennità del Presidente, che come tale rimane
03:19costituita dalla sola parte fissa.
03:21Ho proposto e ho tenuto dal Consiglio di Amministrazione di abrogare
03:26la componente premiale della rimunerazione, come pure ogni
03:31indennità aggiuntiva.
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