La polizia arruola Achille Lauro per la campagna contro l'odio: "E' una malattia da sconfiggere"

  • 2 anni fa
"L'odio è una malattia, qualcosa di contagioso che non fa male solamente agli altri ma anche a noi stessi", perché "vivere l'odio e le discriminazioni non ha nulla di costruttivo è solo di distruttivo". Parla Achille Lauro e con lui almeno altri 20 artisti, in gara e non all'Eurovision Song Contest, nelle clip che la Polizia ha realizzato per parlare ai giovani di tolleranza, lotta ai reati d'odio e alle discriminazioni. Il progetto è stato realizzato dal dipartimento della pubblica sicurezza, con Rai, Oscad, polizia postale e polizia stradale ed è stato presentato questa mattina agli studenti che hanno visitato il truck di "una vita da Social" all'interno di Eurovillage, al Valentino. Alla presentazione il vice capo della polizia, il prefetto Vittorio Rizzi, e il questore Vincenzo Ciarambino hanno incontrato gli studenti di una terza media torinese. "Siamo qui presenti in forze con la polizia postale l'Oscad, che è una struttura interforze di polizia e carabinieri, per mandare un messaggio ai giovani di tutto il mondo, un messaggio di pace e di non discriminazione, per la diffusione della cultura del rispetto, per educare e contrastare ogni forma di odio online e nella vita reale - ha spiegato Rizzi - abbiamo cercato di cogliere l'opportunità di un evento straordinario come Eurovision per raccogliere dai simboli che per i giovani sono un punto di riferimento, un contributo, ci rivolgiamo ai giovani con il loro linguaggio". "I crimini dell'odio hanno spaccato interi popoli e paesi - ha aggiunto - noi lavoriamo per diffondere una cultura del rispetto e dell'educazione, il nostro lavoro dura da 11 anni e siamo una delle poche forze di polizia al mondo che dispone di una struttura che lavora contro i crimini dell'odio, che fa formazione e educazione ma ancora resta molto da fare", ha concluso Rizzi. Gli operatori della polizia hanno iniziato a girare le clip a Torino una decina di giorni fa. Tra gli artisti che si sono prestati al progetto anche Diodato, Cristina D'Avena, le Karma B, ma anche gli artisti provenienti da Estonia, Lettonia, Montenegro Romania, Svizzera e Croazia (di Carlotta Rocci).

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